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Autore: Shark Attack    26/04/2006    9 recensioni
Non so nemmeno io che dirvi riguardo a questa fic, sinceramente. So solo che è terribilmente romantica e il termine "terribilmente" starebbe per "drammaticamente", solo che poi non c'azzeccava più nulla con "romantica"... beh, leggete! Non penso proprio ve ne pentirete, anche perchè è romanticamente velata e se è piaciuta a me che in primis l'ho scritta e che per seconda cosa odio i lieti fine, le cose sdolcinate ect., è tutto dire!
Genere: Romantico, Triste, Malinconico, Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Kyoyama, Yoh Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A/N: Here is a songfic based on one of my recent favorite songs

Allora, questa song-fic è stata ideata con la canzone “If we cannot see” di Devics (credo), ed è lo scheletro di tutto quindi il testo è da leggere assieme alla fic, se no perché l’ho scelta? ^   ^

Divertitevi, è una one-shot un po’ lunga e fuori dal mio solito stile di scrittura, ergo spero proprio vi piaccia! Per ulteriori spiegazioni (magari durante la lettura non cogliete qualche cosa che poi scoprirete più avanti) vi aspetto alla fine della fic, o nelle mail! Ma non andate a leggere il riassunto esplicativo prima di aver letto la fic, se no vi rovinate tutto!

 

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You were born with a heart that can never be filled

And a head like snow that can never be still

“Anna... ”

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Flashback

“Vuoi sposarmi? ”

Le sue mani tremavano, era molto nervosa.Con quelle parole, era stato esposto uno splendido anello di fidanzamento.

Per farla diventare ufficialmente la sua fidanzata. Per non desistere.

Silenzio.

Prese posto una rapida pausa e una goccia di sudore scese ancor più rapida sul viso del possessore dell’anello…

La tensione era insopportabile.

Lentamente, le parole finalmente arrivarono.

“I-Io …… mi dispiace, ma... c’è qualcun altro che amo.”

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There are streets paved in gold that shine so bright

That you force yourself to look away

-

Portarono indietro le mani, reggendo ancora saldamente l’anello.

Com’era inutile stringere quell’anello di fidanzamento quando entrambi avevano già la loro risposta.

La bionda lo stava ancora tenendo in mano lentamente cominciò a stritolarlo fino a formare un pugno.

La sua testa si chinò all’uomo che aveva amato così tanto alcuni anni prima.

“Capisco… ”

Le sue labbra tremolarono.

Sentiva la voglia di piangere.

Ma non di fronte a lui.

Mai di fronte a lui...

Gli occhi della ragazza lacrimavano. Stavano lacrimando contro la sua volontà. Lui la guardò triste e cominciò ad osservare con insistenza le sue scarpe da ginnastica.

Ancora, sperò…

“Mi spiace… ”

Non l’avrebbe preso.

“E’ tutto okay ” gli disse.

Ma lo era?

Aveva voluto dire che era okay? O che lei era okay... ?

Per lui, rimase un mistero.

La tensione andò via.

Non c’era più niente per cui restare.

Niente per cui vivere.

Lei non aveva niente, tranne l’anello.

Doveva andare.

Lasciò la casa come una donna veramente triste.

Prima di chiudere la porta, quella che aveva sempre aperto per vedere il fidanzato dopo gli allenamenti, sperò di sentire qualcosa di udibile anche a stento.

La sua ultima speranza…

“Arrivederci Yoh …”

Niente da fare.

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If we can't see now, we might never see

We only kill ourselves more slowly

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“Yoh …”

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Flashback

“Vuoi sposarmi? ”

Ci fu una piccola pausa prima che la risposta arrivasse.

“Sì! Certo!”

Lui si voltò subito verso il volto della fidanzata.

La nuova coppia s’abbracciò gioiosa. Lei appoggiò il suo volto al petto di lui.

“Ma certo che ti sposo Hao …” sussurrò.

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The words that fall from your mouth

They crystallize and break on the ground

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“Che succede?Sembravi così serio al telefono.”

“Mio caro fratellino, siamo lieti di annunciarti l’inizio della nostra nuova eterna felicità.” Hao sorrise gentilmente.

“Eterna felicità? ”

“Sì. La mia cara Anna e io siamo fidanzati.”

-

And everything you want, you can't have

But you force yourself to look away

-

Il suo cuore sprofondò.

Ma pensò fosse giusto.

Lui aveva spezzato il cuore di Anna perchè amava qualcun’altro.

E lui era felice che Anna avesse trovato qualcun altro da amare.

Ma sentiva ancora quel pugnale affilato infilzato nel suo cuore, perché stava cercando di dirgli altro… ?

Aveva amato Anna?

O la stava amando ancora?

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If we can't see now

We might never see

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“Beh, questo sa tanto di deja-vu.”

“Davvero? E perchè ?”

“Anch’io ho un annuncio da farvi.”

La coppia attese ciò che stava per arrivare.

Specialmente la bionda.

“La mia ragazza e io ci stiamo per sposare.” Yoh sorrise.

-

We only kill ourselves more slowly

If you can't find love, then you will finally see

-

Tempo dopo, per entrambi…

“Io vi dichiaro marito e moglie.”

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“ Mi spiace.”

“Non ti amo più.”

“Voglio un divorzio”

“Non posso stare con te ancora.”

“L’ho rivisto ieri. Era il mio primo amore. Mi spiace ma io e te… non può funzionare.”

“Torno da lei. Mi spiace.”

“Lo amo.”

“La amo.”

“E’ finita... ”

Quelle parole rimbombavano continuamente nella testa della ragazza, seduta per terra in una stanza vuota.

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Un giorno – Molti anni dopo

“Come sta oggi, Miss Kyoyama?”

I suoi occhi di aprirono lentamente come un bimbo appena nato.

“Bene.”  sussurrò.

“Hmm .. Non sembra a posto, siete sicura di stare bene?”

“Sì ..”

“Okay, allora...”

“Infermiera?”

“Si, Anna?”

“E’ quasi ora, giusto?”

L’infermiera  tamburellò le dita sul dorso dell’altra mano. Credo sia questa la parte più difficile nel lavorare in un ospedale.

“ Non si preoccupi Anna. Andrà tutto bene.”

Anna sorrise solamente.

Sapeva che l’infermiera stava solo cercando di essere gentile.

“La ringrazio,” disse infine, grata.

Immediatamente dopo la dimostrazione di gratitudine di Anna si sentirono ripetuti colpi di tosse provenienti dall’altro lato della stanza.

La tosse peggiorò.

L’infermiera si precipitò subito dietro le tendine che separavano la stanza.

-

How we kill ourselves more slowly

-

Anna posò le sue pillole, esausta.

Si tirò su le coperte e girò la testa verso destra.

Sentì l’infermiera parlare

“Signore! Signore! Sta bene? E’ tutto a posto?”

L’uomo tossì ancora più forte.

Non aveva un momento per replicare.

Successivamente, un dottore entrò nella stanza. Camminò oltre il letto di  Anna e andò dietro le tendine dove c’era anche l’infermiera.

Anna aveva oensato che una volta o l’altra sarebbe potuta diventare amica di quell’uomo con il quale divideva la stessa stanza. Perché non diventare amici con quel tempo che avevano?

Qualche minuto dopo, il dottore venne fuori dalle tendine e uscì dalla stanza. Contemporaneamente a lui uscì anche l’infermiera.

“Quella persona sta bene?” domandò Anna.

“Oh … lui… starà bene.”

“Starà bene...  Come me?”

L’infermiera fece una pausa.

“Sì, proprio come te...”

“ Starete entrambi bene.” L’infermiera sorrise calorosamente, sperando di rassicurare Anna.

“Pensa che posso vederlo?”

“Temo di no. Deve riposare al momento.”

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If you can't find me then you can't find love

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“Oh… va bene… allora aspetterò che si svegli. Voglio comunque conoscere la persona con cui ho condiviso la stanza.”

L’infermiera la guardò tristemente.

Camminò verso di lei e si sedette sul bordo del suo letto. Le prese la mano, deperita e fredda, e l’avvolse con entrambe le sue, calde e colorite.

“Anna...  lui è proprio come te.”

“Sì, l’avevo immaginato. Ma non possiamo ancora incontrarci? Sono stata sola per tanto tempo. Credo di aver bisogno di un amico.”

“Sono qui  Anna.”

Anna sorrise.

“Lo so, e ti ringrazio. Ma...  tu sei qui solo per aiutarmi a guarire. Io ho bisogno di qualcuno che sta vivendo quel che sto vivendo io.

“Anna …” l’infermiera tacque.

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Dall’altro lato della stanza, l’uomo si era appena svegliato al suono delle voci.

Sbattè le palpebre e vide due figure femminili attraverso il blu cielo delle tendine.

L’uomo spostò all’indietro i capelli grigi  per ascoltare meglio.

Conosceva una voce, quella dell’infermiera.

E l’altra... gli suonava familiare.

Continuò ad ascoltare.

“L’ultima cosa che voglio è farmi un amico.”

“Sentire un calore veramente amico ancora una volta. Quel calore che ho avuto una volta ma perso del tutto.”

“Cosa successe.. ” chiese l’infermiera.

“Oh, è una lunga storia. Quando ero giovane, ho fatto qualcosa, mi spiace ma non posso ricordarlo del tutto. Ricordo che c’era un uomo. Un uomo che ho conosciuto per tanto tempo. E che ho amato così tanto...  ma lui amava qualcun’altra.”

L’uomo udì un sospiro malinconico.

“Mi spiace sentire una cosa del genere..”

“Non è niente.”

“Ricordo anche...  un altro uomo. Assomigliava molto al mio primo amore, quando ci sposammo. Ma dopo un po’ di tempo tornai da lui. Dall’unico uomo che ho realmente amato. L’uomo che amo ancora...”

“Disse che anche lui si stava per sposare.”

“Entrambi ci siamo spezzati il cuore. Anni dopo, mio marito volle un divorzio. Aveva preso quel che voleva e se n’era andato da qualche parte. Da quel giorno, io non so dove sia. Come il mio primo amore. Ho sentito che lui e sua moglie si sono separati. E’ successo anche a lui.”

L’infermiera cominciò a parlare a voce più alta, stizzita, incuriosita dalla storia che stava ascoltando.

“Non si ricorda proprio cosa avete fatto quando lui vi confessò che amava un’altra persona?”

Silenzio.

“I-Io credo... dovrei saperlo” ultimamente Anna soffriva di vuoti di memoria.

“Io... Io gli ho dato qualcosa da tenere ma lui non l’aveva voluto.”

“Che cos’era?”

“Aspetti.” rispose Anna.

“Puoi guardare in quell’armadietto” indicò quell’alta grigia sotto la finestra “Dovrebbe esserci una scatola. La tengo da quando sono venuta qui.”

“Questa scatola?” chiese l’altra.

“Sì, quella lì. E’ la mia scatola delle memorie. Vi ci ho tenuto tutte le mie memorie.”

Anna soffiò via la polvere dal coperchio. L’aprì cautamente e lasciò guardare l’infermiera al suo interno.

“Wow. Guarda tutte queste cose! Foto, lettere, una collana…”

“Sì, è una modesta collezione. La collezione dei miei ricordi…” disse Anna.

Poi cominciò a tossire e il suo colorito sbiadì.

“State bene?”

“S-sì... ” Anna sbiancò.

“Meglio che vada a chiamare il dottore per controllarti.”

“A-A... Aspetta... Io .. prima devo …. Farti vedere... questo. Per favore.” disse l’altra.

L’uomo dietro le tendine stava ancora ascoltando. Dopo un po’, però, cominciò a sentirsi davvero stanco. I suoi occhi erano aperti solo a metà, ma stava ancora ascoltando.

L’infermiera venne presa dal panico e singhiozzò.

“Okay... okay. Ma prima di mostrarmelo, vado a chiamare il dottore.”

“Ecco.”

Anna infilò le sue dita sottili nella scatola dei tesori. Cominciò a rovistare in mezzo a tutte quelle cose quando le toccò qualcosa di rotondo e freddo. Lo prese e lo mise di fronte alle loro facce. L’infermiera si mise  fissare un così bell’oggetto. Anche se il suo colore dorato era sbiadito, era bellissimo.

Continuò a fissarlo. Poi spostò lo sguardo su Anna

“Questo...  è ciò che volevi dargli?”

Anna annuì con la testa, troppo stanca per parlare.

“Stavate per…”

“Sì.. sì, stavamo” rispose l’altra.

Appena finito di parlare, Anna cadde sulle sue pillole. I suoi occhi si chiusero.  Così come quelli dell’uomo che stava ascoltando tutto.

Entrambi i loro battiti s’arrestarono. Stavano morendo.

“ANNA!”

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I dottori si precipitarono subito nella stanza. Quelli da un lato delle tendine cercavano di riportare Anna in salute.

Gli altri cercavano di riportare l’uomo.

Non successe nulla.

L’infermiera pianse.

I loro occhi erano chiusi ermeticamente.

Non si sarebbero mai più aperti.

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If you close your eyes ..

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“Li abbiamo persi entrambi. Anna Kyoyama e Yoh Asakura.”

L’infermiera corse alla scatola di Anna e riprese in mano l’anello.

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Then you will finally see …

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Quando lo prese, sfiorò un’incisione sul lato interno, che diceva...

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That you're already here ..

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“La mia vita, il mio amico, il mio amore.  Il mio Yoh.”

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With me.

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Spero proprio vi sia piaciuta. (ditemi di si!!!)

Devo dire che è davvero lunga. Ma è anche molto intensa, all’inizio avevo intenzione di utilizzare più descrizioni (come faccio di solito, nelle altre fic), ma mi sono resa conto che stavo distruggendo il ritmo della trama. E ho utilizzato quest’altro tipo di scrittura. In alcuni pezzi (come quello del divorzio) ho usato dei discorsi spezzati in più righe, ma è sempre la stessa persona che parla.

 Credo sia venuta bene, ma per chi non avesse ben capito ciò che è successo… ecco qui il riassunto!

Anna ha chiesto a Yoh di sposarla, ma lui ha detto di no perché amava un’altra. Dopo un po’ di anni ha incontrato Hao e si sono sposati contemporaneamente a Yoh e alla sua ragazza (non ho fatto nessun nome/riferimento per non complicare le cose). Poi Hao divorzia da Anna e la ragazza di Yoh fa lo stesso con lui. Anni dopo, si ritrovano in fin di vita nella stessa stanza d’ospedale, solo che non sanno chi c’è dall’altra parte delle tendine che li separano.

Ho scelto la canzone “If we cannot see” perché mentre la stavo ascoltando per la prima volta mi sono immaginata questa soap e non me la sono più scordata. Inoltre,  Yoh e Anna non riescono ( o non possono) vedere il loro amore, per cui, quando nell’ultima frase della canzone si dice “ That you’re already here... with me” si descrive che, anche se sono nella stessa stanza e non lo sanno, loro sono lo stesso insieme.

Mamma mia, persino io mi sono spaventata quando ho scritto una cosa così triste ma romantica… è completamente fuori dal mio stile, dalla mia mentalità… non aspettatevi altre cose di questo genere, sia chiaro! Anzi, recensitemi anche solo per dire che forse è meglio se torno a farmi gli affaracci miei senza questi svaghi mentali-psicologici! Ok, allora siamo d’accordo: leggete e commentate!

 

 

 

 

 

   
 
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