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Autore: bbacktodecember    25/08/2011    2 recensioni
Questa storia è molto personale. Non è ispirata a nessun telefilm o personaggio. Solamente io e quello che vorrei nella mia vita.
E in teoria non ha proprio un titolo ahah.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è molto personale! Ma taanto! Infatti non ero molto sicura se pubblicarla. Mi piace un ragazzo da parecchio ormai, lui non sa cosa provo, o almeno questo è quello che credo io. Diciamo che non gliel'ho detto. Comunque quest'estate non ci siamo visti per niente. Lui è partito per l'America e io sono stata in Italia con le mie amiche (ho cambiato qualcosa nella storia xD). Senza tanti dettagli, questo è il modo in cui vorrei che ci fossimo salutati. =) Sono una sdolcinata, lo so!

***




Aveva finito si sentiva finalmente libera. Dopo anni sui libri e in quella scuola che lei non sopportava aveva finito. E non le importava molto del punteggio, la cosa più importante è che ora poteva fare una vacanza come lei aveva sempre desiderato. Mancavano 3 giorni alla partenza e Beth era super eccitata.
Uscì per andare a comprare le ultime cose. Appena girò l’angolo lo vide lì, in quel bar in cui lei aveva passato nell’ultimo anno quasi tutti i sabato e domenica sere. Stava salutando degli amici, e quando la vide sorrise. Quel sorriso che Beth amava. James la salutò contento quasi quanto lei per la fine della scuola. E lei lo abbracciò cosa che non era mai successa prima. Ma era presa dall’euforia di averlo visto e dalla sua felicità.
Beth: Scusa.
James: Niente. Tranquilla.
Erano tutte e due imbarazzati.
Beth: Finalmente la tortura è finita.
James: Siii e ora posso concentrarmi sulla mia partenza. Tu che fai quest’estate?
Beth si accorse che non avevano ancora parlato della sua vacanza. E chissà forse lui ci sarebbe rimasto male quando avrebbe saputo che sarebbe partita pochi giorni dopo.
Beth: Vado a Parigi con le mie amiche. Parto fra tre giorni.
James: Oh. Bello. Ti divertirai sicuramente.
Beth: Lo spero. Comunque ora posso finalmente pensare alla giornata perché la scuola è finita, lo stress è finito. Aaah sono troppo contenta.
James: Immagino. E pensare che volevi lasciar perdere.
Beth: Infatti. Che stupida che sono.
Ci fu per un minuto un silenzio imbarazzante nessuno dei due sapeva cosa fare.
Beth: Vabbè. Io devo finire di fare dei giri per la partenza quindi..ti saluto ora che chissà se ci rivediamo.
James: Ok allora buon viaggio e divertiti.
Beth: Si anche tu. E fai pochi danni. E fai amicizia con qualche californiano così poi me li presenti.
James scoppiò a ridere. Si salutarono come sempre. Ma quel saluto era durato in qualche modo molto di più del solito. Poi lei si girò e se ne andò sperando di non scoppiare a piangere da un momento all’altro. Perché sapeva, era sicura che lui avrebbe trovato una ragazza lì a San Diego. Dopotutto le ragazze americane desiderano un ragazzo italiano no?
Girò l’angolo e si fermo appoggiandosi al muro per riprendere un po’ di fiato e calmarsi.
James era rimasto confuso da come si erano salutati. Forse perché inconsciamente credeva di avere più tempo e che l’avrebbe potuta rivedere. Mancavano pochi minuti e doveva iniziare a lavorare, ma una parte di lui voleva raggiungerla. Così parlò con il capo chiedendogli due minuti. E corse, e la vide lì, appoggiata al muro che..stava piangendo?
James: Ehy tutto ok?
Beth si spaventò quando sentì quella voce non se lo aspettava. Perché era lì? Era arrivato per lei? No sicuramente doveva prendere qualche tazza lasciata in qualche negozio.
Beth: No mi è entrato qualcosa nell’occhio.
James: Beth!
Beth: Eh? Sto bene.
E si asciugò gli occhi e accennò un sorriso anche se dentro stava morendo.
James: Non è vero. Dai dimmi che c’è? Ho detto qualcosa che..
Beth: No no. Non sei tu. Il problema qui sono io e la mia stupidità.
James: Non sei stupida! Fidati ne conosco di persone stupide e tu non lo sei. Mi vuoi dire cosa hai?
Beth: Ok te lo dico. Tanto non ho nulla da perdere. Almeno così mi ripetono le mie amiche ma dopotutto non capiscono un cazzo. Ok scusa.
James sorrise l’adorava quando parlava così.
Beth prese un bel respiro e guardando per terra, sussurrò: “mi piaci”
James aveva sentito. Aveva capito ma voleva esserne sicuro: “come scusa?”
Beth sussurrò ancora: “mi piaci”
James allora la prese dal mento e le tirò su la testa dolcemente così da poter guardarla negli occhi. Quegli occhi che l’avevano messa in soggezione per molto tempo.  Beth si sciolse. Non si era mai comportato così con lei. Cosa voleva? Era davvero lì per lei?
Senza pensarci presa da qualche strana sensazione lo prese e lo baciò. In un primo momento ebbe paura, aspettandosi un rifiuto da parte sua. Perché era questo che i maschi avevano fatto con lei da una vita. L’avevano sempre rifiutata. Ma non James, la strinse più a sé. La voleva. E per un momento Beth ripensò a tutto quell’anno. Quelli che per lei non erano segnali, il primo momento in cui aveva capito che gli piaceva. E tutte le sere passate al bar solo per vederlo 5 minuti.  Tutte le occhiate. Non era una semplice vicina.
Quando si staccarono Beth lo guardò aspettando che lui dicesse qualcosa ma l’unica cosa che fece fu sorridere. Quel sorriso che la uccideva ogni volta. E le diede un altro bacio dolce. Per poi andarsene, lei rimase per un momento così. Poi lo chiamò.
Beth: James?
Lui si girò, aspettandosi una sua reazione.
Beth: Te ne vai così? Che vuol dire?
James si avvicinò di nuovo a lei sempre con quel sorriso.
James: Domani sera sei libera no?
Beth: Si perché?
James: Usciamo insieme?
Beth: E come pensavi di dirmelo? Non hai il mio numero e io non ho il tuo numero. E so che sai dove abito ma..
James scoppiò in una risata. Beth lo guardò male poi sorrise! Si scambiarono i numeri. O meglio Beth prese il telefono di lui e gli scrisse il suo numero. Poi si salutarono e senza pensarci Beth tornò a casa scordandosi completamente delle ultime cose che doveva comprare per la partenza.
  
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