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Autore: Fra_96    27/08/2011    7 recensioni
Probabilmente se l’era solo immaginato, ma Yukiko pensò con un sorriso che forse tutte quelle fantasticherie sul futuro di quelle due creaturine ancora acerbe non fossero poi così infondate.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Before you were born

Il sole splendeva generoso quel giorno di inizio primavera, stendendo una delicata coltre di raggi tiepidi sulle vie sempre gremite di Tokyo. L’aria che avvolgeva delicata la città era frizzante, frizzante come la brezza che faceva muovere appena le fronde degli alberi nel parco di Beika. Proprio in quel momento, tra i vialetti lastricati che attraversavano i giardini, a quella l’ora affollati da coppiette mano nella mamo e bambini in bicicletta, un donna sulla ventina camminava trafelata, i lunghi boccoli ramati accarezzati lievemente dal sole. I lineamenti perfetti del viso, ben noti a moltissimi giapponesi, erano parzialmente nascosti da un paio di occhiali scuri. La giovane camminava con un’andatura un po’ ondeggiante, conservando però una certa classe. Le sue forme dolcemente arrotondate erano fasciate da un vestitino bianco a fiorellini, che faceva risaltare ancora di più il suo evidente stato di gravidanza.
La donna accelerò il passo e raggiunse finalmente il piccolo cafè. Si guardò intorno, tra i tavolini dalle gambe in ferro battuto, cercando un viso familiare.
“Sono qui, Yuki-chan!” esordì una voce, facendola voltare di scatto. Yukiko sorrise raggiante all’amica, bella quanto lei, con i capelli castani raccolti in un morbido chignon, le dita affusolate che stringevano le carte di uno studio legale. “In ritardo come al solito, vedo” aggiunse quest’ultima in tono di bonario rimprovero.
“Scusa davvero, Eri-chan, ma mi sono fermata a prendere qualcosina per il bambino e non mi sono resa conto di che ore si fossero fatte!” esclamò Yukiko allegra, mostrandole le decine di borse e pacchettini.    
“Qualcosina?! Hai svaligiato un negozio!” rise Eri.
“Che ci vuoi fare? Le cose per neonati sono adorabili!” squittì Yukiko, sedendosi.
Eri non rispose. Sentì un venticello fresco sfiorarle la guancia, e chiuse gli occhi, pacifica, accarezzandosi appena il pancione con le dita della mano destra.
Yukiko osservò intenerita il gesto dell’amica, che le fece tornare in mente una cosa.
“Ah, Eri, quasi dimenticavo… Ci sei andata dal medico, ieri?” chiese in tono cordiale.
Questa domanda parve riscuoterla dai suoi pensieri, ed Eri ci mise un po’ a rispondere.
“Ah, sì… Ci sono stata e ha detto che va tutto benissimo”.
“E…?” disse Yukiko, impaziente.
“Femmina! Io e Kogoro avremo una bambina!”
“AAAH, E’ MERAVIGLIOSO!” gridò Yukiko, attirando l’attenzione degli astanti. “Congratulazioni, Eri-chan! Ah, che bello: i nostri figli cresceranno insieme, si innamoreranno e poi si sposeranno! Non sei contenta?” chiese uscendo dai suoi sogni ad occhi aperti.
“Contenta?! Secondo te io permetterò che la mia Ran si metta con il tuo scavezzacollo?” scherzò Eri. Yukiko scacciò la sua domanda impertinente con un movimento noncurante della mano, focalizzando l’attenzione su altro punto.“Ran? La chiami così?”.
“In realtà il nome l’ha scelto Goro-chan, io…”. Eri si interruppe un attimo, stupita, prima di alzare lo sguardo sull’amica, un sorriso radioso ad illuminarle il volto. Prese la mano dell’altra e la posò su un lato della pancia. “Senti?” le chiese in un sussurro. 
Yukiko trattenne il respiro, mentre percepiva spinte simili al battere di un cuore sotto la pelle tesa del ventre di Eri. Sospirò estasiata, avvicinandosi ancora di più a lei, e facendo in modo che i due pancioni si toccassero.
“La senti, Shin-chan?” disse Yukiko di getto, in un bisbiglio carezzevole, così basso che perfino Eri fece fatica a sentire. “La senti, amore? Non vede l’ora di vederti. Sai, sono sicura che quando sarete grandi non potrete fare a meno l’uno dell’altra. Si, starete sempre insieme, tu e Ran”.
Yukiko si bloccò per un lunghissimo attimo, prima di tornare a fissare Eri, che le stava regalando un sorriso dolcissimo. Forse era stato solo frutto della sua immaginazione, per questo non disse niente all’amica.
Già, com’è possibile? Si chiese, meditabonda.
Ma la sensazione che fosse successo sul serio non riuscì ad abbandonarla. Era sempre più convinta di averla sentita per davvero. Di aver sentito quell’onda momentanea dentro di lei, di aver percepito il minuscolo piedino di Shinichi sfiorare le pareti del suo ventre rigonfio e toccare, in certo senso, il punto dove la bambina di Eri scalciava. Si, aveva sentito suo figlio muoversi al pronunciare il nome di Ran. Aveva sfiorato piano la sua pancia, come se attraverso di essa volesse accarezzare la piccola.
Il loro primo contatto.
Probabilmente se l’era solo immaginato, ma Yukiko pensò con un sorriso che forse tutte quelle fantasticherie sul futuro di quelle due creaturine ancora acerbe non erano poi così infondate.
 
 
 
Ciao a tutti :)! Okay, so che quello che avete appena letto è quanto di più stupido si possa immaginare, ma è il frutto di una notte praticamente insonne e della noia di un viaggio in macchina durato ben otto ore, quindi non siate troppo duri! Ho pubblicato questa fic su insistenza di una mia amica, ma io ho paura che non possa piacere più di tanto. Proprio perché quello che ho scritto non mi convince granché, mi farebbe tantissimo piacere sapere cosa ne pensate, vorrei i vostri pareri insomma (ovviamente accetto anche critiche negative).
Grazie a chi leggerà!
 
Francy
 
  
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