First Evening, First Quarrel...?

 

        Misaki si era trasferito nella tarda mattinata del giorno prima ed aveva passato tutto il pomeriggio a pulire e riordinare la stanza degli ospiti - che era stata usata molto di rado, anzi praticamente mai - che sarebbe diventata la sua stanza; poi era stato impegnato ad organizzare le sue cose nell'armadio, sulla libreria, nei cassetti...
        Insomma non aveva avuto un attimo di respiro per tutta la giornata.

        Di conseguenza Akihiko aveva pensato di risparmiare al ragazzo la fatica di cucinare ed aveva chiamato uno dei suoi locali di fiducia (quelli che gli davano letteralmente sostentamento, dato che non sapeva cucinare nemmeno un uovo) e ordinare la cena per asporto.
        Misaki aveva protestato, cercando di convincerlo che poteva benissimo far da mangiare e che non era per niente stanco, ma era stato tutto inutile: era palese che fosse esausto dopo aver sgobbato tutto il giorno, così Akihiko si era limitato a sventolargli in faccia il listino del ristorante di sushi che stava in fondo alla strada e quando Misaki, con gli occhi luccicanti all'idea di mangiare sushi, lo aveva afferrato e si era messo a elencargli tutto quello che gli sarebbe piaciuto mangiare, Akihiko si era limitato a sorridere.
        "E poi, ora che vivi qui, avrai tutto il tempo di cucinare." aveva aggiunto con un ghigno ed il preciso intento di far arrossire il ragazzo - e fu prontamente accontentato.
        "B-b-b-beh ti assicuro che dopo non vorrai mangiare altro!!" aveva ribattuto Misaki, come se quella fosse una minaccia che doveva impensierire lo scrittore. Invece, l'altro si era limitato a scompigliargli i capelli, il ghigno sempre presente.
        "Oh, ne sono sicuro. Non vedo l'ora di assaggiare i tuoi manicaretti!"