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Autore: K a o r i     27/08/2011    5 recensioni
Set di Remember the Urge, Kai filma, Reita ride e Ruki... osserva!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kai, Reita, Ruki
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Oh, è un fottiosacco di tempo che non scrivo niente, in questi giorni ho pensato un sacco e oggi sono giunta a questa conclusione... che non conclude niente in realtà, è solo un'interpretazione mia personale! *ondegg ondegg* E' una one-shot corta, molto corta, non credo di aver mai scritto niente di così corto... oltre ad una drabble forse una volta... *uhm* Ma non perdiamoci in pozzanghere, leggete e fatemi sapere cosa ne pensate! (se vi va, ovvio... ma ve ne sarei grata! ♥) ù_ù/
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Una mattina movimentata come tante altre mentre con lo staff, il regista, i truccatori e i parrucchieri ci spostiamo verso quel parcheggio enorme dove dobbiamo girare il video per il nuovo singolo dal titolo che ancora fatico a pronunciare.
Lo sento ridere con Uruha e il mio cuore fa un balzo perchè sono due giorni che non lo vedo e mi manca troppo, come se avessi passato queste ultime 48 ore in apnea.
Si, questo è l'effetto che mi fa il non averlo costantemente attorno a me.
Non lo do a vedere e continuo a farmi sistemare dall'esercito di persone che pian piano mi si radunano attorno, tutte tranne lui.
C'è chi fuma, c'è chi fa riprese inconsulte con la videocamera e sono sicuro che di quel video si vedrà poco o niente, anzi, già sento le fitte di mal di testa che mi bucano il cranio nell'immaginare cosa si vedrà in quelle scene visto come Kai muove quel povero aggeggio a destra e sinistra.
E poi c'è lui. Lui che non fa nient'altro che andare avanti e indietro, su e giù per le scale muovendo quel bel culo che si ritrova nel salire e scendere i gradini. Mi prendo un lungo sorso di redbull per nascondere alla parrucchiera il sospiro che mi è venuto spontaneo nel vederlo comparire improvvisamente da dietro una colonna. Ma sfortunatamente non sono il solo a guardarlo.
Kai l'ha braccato con la videocamera e ora gli sta facendo una sottospecie di intervista, sento che gli chiede di ripetere il titolo del singolo e lui che nemmeno ci prova.
Sento che sto sorridendo e di nuovo lo maschero con la lattina, lasciando che il liquido dolcissimo mi scivoli sulla lingua e lungo la gola. Se continuo a bere così, a fine giornata salterò come una molla. Vengo braccato anche io dalle riprese selvagge del nostro batterista e anche se mi domando come diamine faccia a camminare all'indietro sulle scale pur di riprendermi, non do l'idea di uno che se ne preoccupa.

Le riprese del video sono finite, ognuno torna a casa sulla propria auto, tranne io che chiedo un passaggio al manager mentre siamo ancora sul set. Ci sono due paia di occhi che fissano la vecchia Mustang di Reita mentre ridacchio sotto i baffi per il rumoraccio che ha fatto appena si è accesa, e due di questi occhi non sono i miei.
Kai lo fissa, lo osserva, lo spoglia con lo sguardo, lo stupra persino.
Lo so. Da un sacco di tempo lo so.
Ma lui si limita a guardare, io non ho mai fatto altrettanto.
Vedo Reita che fruga nella borsa, prende il cellulare e sorride appena. Le dita si muovono velocemente sui tasti mentre risponde al messaggio che gli ho appena mandato e che dice più o meno così:
"Casa mia?"
La sua risposta non mi lascia sorpreso, è quello che mi risponde ogni tanto.
"Casa mia."
Un sorriso che non ho più voglia di nascondere mi appare sul viso e lo guardo, lo saluto con la mano guardandolo di nuovo mentre lui risponde al mio saluto.

Scusa Kai, ma se tu non hai avuto il coraggio di confessare i tuoi sentimenti al mio ragazzo, peggio per te.
Stasera mi divertirò con lui, passerò la notte nel suo letto annusando la sua pelle, baciando le sue mani e gridando il suo nome. Avresti potuto esserci tu al mio posto se ti fossi svegliato prima.
Mi dispiace per te Kai, sul serio, ma c'è un solo nome che Reita geme dopo aver detto "ti amo" ed è solo "Ruki".

   
 
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