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Autore: mercury259    29/04/2006    1 recensioni
siamo dopo la guerra contro Voldemort, i tre hanno vinto. Ma per uno sciocco errore si separeranno, Ron e Hermione non si parleranno per diversi anni. durante questo tempo i due cambiano. é la mia prima fanfiction vi prego RECENSITE!!!! Mercury
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Prologo -Cosa hai Harry ?- - mi sento vuoto; per tutta la vita ho rincorso questo momento, ma non riesco a essere felice al pensiero di quante persone sono morte per colpa mia.- Lei lo guardò sorpresa, non si aspettava un’affermazione così assurda - Harry che cosa stai farneticando, colpa tua, come può essere colpa tua?- - come fai a non capire? Troppa gente ha pagato con la vita per una causa non sua, io non avrei dovuto permettergli di rischiare così tanto- Lei gli si avvicinò e gli mise delicatamente una mano sulla spalla. - loro lo hanno fatto per te, volevano solo che tu vincessi e tu hai vinto. Gli hai reso giustizia- - ricordo quei corpi stesi a terra, pallidi, martoriati dalle torture, però rivedo i loro visi sereni, perchè nella morte avevano trovato la pace. Io è una vita che rincorro la serenità e, nemmeno ora che ho sconfitto Voldemort, l’ho trovata- Harry si girò verso di lei. Tirava un forte vento, che le scompigliava i capelli, aveva freddo, si stringeva nel caldo maglione; teneva gli occhi bassi e non sapeva cosa dire. Harry le si fece più vicino e la strinse cercando di scaldarla. Aveva un dolce profumo che per un attimo gli fece dimenticare quella grande tristezza che lo aveva pervaso. Forse fu proprio questo che lo spinse a baciarla, non l’avrebbe mai fatto, ma in quel momento gli sembrò l’unica cosa giusta. Un bacio colmo di dolore che lei ricevette senza rispondere. La finestra , che portava al balcone, si spalancò. -Vaffanculo, sei uno stronzo!!!!!!! Io mi sono fidato di te, ti ho confidato più volte che l’ amo e tu che fai? Appena mi giro un attimo la baci!!!! Da quanto va avanti? Eh stronzo?- - Ron io...- - stai zitto sei un’ ipocrita, io ti ho detto più volte che sono innamorato di lei. Però va bene, baciala quanto vuoi! Non me ne frega più un cazzo!!!- Ron corse via. Harry non sapeva cosa dire, non sapeva perché l’aveva baciata. Voleva solo smorzare la tensione, che si era creata. -sarebbe stata una dichiarazione d’amore con i fiocchi!- affermò sorridendo La faccia di lei era semplicemente sconvolta, non voleva dare un’ ulteriore pena a Harry ma amava troppo Ron voleva solo lui e quello era forse l’unico modo per poter sperare un giorno di mettersi con lui -Harry …- sussurrò Lui si girò verso Hermione -io non vorrei darti altre pene, ma devo farlo- Hermione raccolse tutta la forza – io e te non dobbiamo più vederci. Vedi io amo Ron e se lui mi vedesse ancora con te non riuscirebbe più a perdonarmi- Harry rimase basito dopo quelle parole, non riusciva a crederci in cinque minuti aveva perso entrambi i suoi migliori amici. -Hermione io non so cosa dire, io…- - non dire niente per favore, non rendere la cosa ancora più difficile, non mi aspetto che tu capisca spero solo che non mi odierai- detto ciò Hermione si allontanò per sempre dalla vita di Harry. **** **** **** **** **** Ron con Hermione aveva imparato ad amare a ascoltare. Tutto dimenticato. Tutto ciò che aveva costruito,in due minuti era andato perduto sotto una nube di dolore. Il grande vuoto che regnava nel cuore del ragazzo lo si poteva notare anche dalla sua casa, in particolare dalla sua stanza. Vuota. C’era un letto, un grande letto che ormai era più che collaudato. Bionde, more, brune, rosse, molte erano state in quella stanza e la maggior parte di loro per una sola volta. Non che Ron Weasley fosse un gran figo, ma aveva un fascino particolare, quello dell’eroe. La guerra lo aveva reso distaccato, freddo e alle ragazze che frequentava piaceva molto. La cicatrice che spezzava in due il suo sopracciglio gli dava un’ aria da uomo, era così che conquistava la maggior parte delle trentenni. Vicino al letto era sistemato un comodino sul quale erano state sbattute delle riviste di Qidditch, riviste di scope, giornaletti porno. Più in la c’era una sedia su cui era stata buttata la divisa da commerciante. Si perchè dopo molti anni di guerra ciò che più desiderava il ragazzo era rilassarsi e divertirsi. Aveva realizzato tutto ciò aprendo una filiale a Hogsmeade del negozio di scherzi dei fratelli. Dalla parte opposta della camera c’era l’armadio pieno di bei vestiti, firmati. Non era più il Ron di una volta, sorrideva di meno, era sempre cupo e scorbutico. Però sul cassettone della bianchieria intima stavano due fotografie: quella dei suoi genitori, morti durante la guerra, che lo salutavano e sorridevano; e quella del suo nipotino, il figlio di Bill e Fleur, che gli faceva ciao ciao con la manina. A Ron piacevano molto le due foto. **** Un raggio di sole filtrava dalle tende che coprivano la finestra, era presto, la poca luce che penetrava rischiarava appena la camera di Hermione. Si poteva vedere il letto, dove dormiva la ragazza, un bel letto grande con un fine copriletto azzurro, il colore preferito di lei. Vicino al letto c’era il comodino, in legno di noce, sul quale erano posati un grande libro, una sveglia e il suo portagioie, non che lei adorasse riempirsi le mani di anelli o il collo di catenine, ma quando usciva per qualche serata importante le piaceva essere in ordine. Più a sinistra c’era una scrivania, molto ordinata, su quella erano poste alcune pergamene, una boccetta di inchiostro, un paio di libri e una bella foto di lei abbracciata a un gargouille, gliel’ aveva fatta Thomas un fotografo inglese che aveva conosciuto quando era andata due mesi in Francia. Era un bel ragazzo, biondo occhi azzurri, la loro era stata una bella storia. Thomas l’ aveva portata nei posti più belli di Parigi e dintorni, avevano scherzato insieme, si erano piaciuti, si erano innamorati. Ma su di loro aleggiava sempre l’ombra di Ron. Hermione non era riuscita a dimenticarlo. Una sera Thomas l’aveva portata a casa sua, e sul suo divano le aveva tolto la camicetta, Hermione era rimasta impietrita, rivedeva davanti a se la faccia di Ron dopo Quel bacio, risentiva le sue parole, e, quando Tom aveva cominciato a baciarla sul collo, lei lo allontanò con violenza. Gli diede poche spigazioni, e mentre usciva da quella casa si mise a piangere. Perchè non riusciva a scordarlo? Tutti i ragazzi che si erano avvicinati a lei in quei tre anni, prima o poi lei li aveva respinti per quell’ ombra, quel fantasma che ormai non vedeva da troppo tempo. Hermione non era cambiata. Era rimasta testarda, sensibile, gentile e paziente ma era rimasta fragile
  
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