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Autore: Lue    28/08/2011    9 recensioni
Andromeda si passò debolmente una mano sugli occhi mentre il respiro dei presenti pareva quello di un sol uomo.
“C’è un… un amore che…”.
Violet Canon abbracciava stretto il figlio Dennis e si mordeva il labbro inferiore mentre le lacrime le bagnavano il viso.
Molly Weasley stringeva lo schienale della sedia davanti con tanta forza da far sbiancare le nocche.
Diana Steeval aveva il capo nascosto in un fazzoletto blu, singhiozzava senza ritegno mentre la lunga chioma bionda oscillava nel vento fresco.
Grace Brown fissava Andromeda con sguardo fermo, impregnata del dolore più fresco di tutti – sua figlia Lavanda era morta la sera prima dopo un mese di lunga sofferenza.
Andromeda prese un profondo respiro.
“C’è un amore che va oltre la morte. È un amore possente e straordinario, quest’amore che ci ha portato a combattere per la nostra libertà, la prima volta quasi vent’anni fa, la seconda e ultima il mese scorso".
Genere: Introspettivo, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Andromeda Black, Molly Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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C’è un amore

 
“Io sto bene… Sto bene!
Potrei andare fino al Texas a piedi e tornare!
Ma mia figlia non può!
Non può e non ha mai potuto farlo!
Perché?
Perché!
NO!
Io voglio sapere perché!”.
 
[M’Lynn in “Fiori d’acciaio”]

 

La luce tiepida del sole primaverile si specchiava sulla superficie nera del Lago, posandosi leggera sui volti stanchi delle migliaia di persone presenti. Ottanta lapidi bianche scintillavano, lucide e maestose, incastonate nel prato verde e rigoglioso di Hogwarts.

Andromeda si sistemò la gonna, ticchettando con le scarpe nere sulla pedana di legno.

Sonorus, sussurrò con voce roca; Harry seduto in prima fila e imbarazzato da tutti gli sguardi, le sorrise lieve per incoraggiarla, cullando piano il piccolo Teddy tra le braccia. Quando la voce di Andromeda si librò nell’aria, il silenzio sembrò solidificarsi e ricadere come una doccia d’acqua fredda sui capi dei maghi che partecipavano alla commemorazione.
C’è un amore, cominciò la donna, sistemandosi i lunghi capelli color del miele sulle spalle.
La voce le mancò, impigliandosi in gola.
Andromeda si passò debolmente una mano sugli occhi mentre il respiro dei presenti pareva quello di un sol uomo.
C’è un… un amore che….
Violet Canon abbracciava stretto il figlio Dennis e si mordeva il labbro inferiore mentre le lacrime le bagnavano il viso.
Molly Weasley stringeva lo schienale della sedia davanti con tanta forza da far sbiancare le nocche.
Diana Steeval aveva il capo nascosto in un fazzoletto blu, singhiozzava senza ritegno mentre la lunga chioma bionda oscillava nel vento fresco.
Grace Brown fissava Andromeda con sguardo fermo, impregnata del dolore più fresco di tutti – sua figlia Lavanda era morta la sera prima dopo un mese di lunga sofferenza.
Andromeda prese un profondo respiro.
C’è un amore che va oltre la morte. È un amore possente e straordinario, quest’amore che ci ha portato a combattere per la nostra libertà, la prima volta quasi vent’anni fa, la seconda e ultima il mese scorso.
È un amore che ha il sapore della speranza, della fratellanza, della forza. Ma anche, tossicchiò, Ha anche il sapore della perdita, del dolore, della paura. Noi siamo qui oggi per celebrare il risultato di questo amore, per cominciare a ricordare da oggi ciò che dovremo ricordare ogni giorno della nostra vita per non permettere mai, mai le sue dita si strinsero con forza ai fogli di carta che teneva tra le mani, Che una cosa del genere accada di nuovo.
Andromeda si fermò per qualche secondo, osservando le migliaia di occhi che la fissavano e reprimendo il flusso di pensieri che cercava di allagarle la mente: c’era tempo per pensare, quello era il momento di commemorare.
Dobbiamo lasciare che questo grande amore continui a vivere dentro di noi, nonostante il dolore per le nostre perdite ci blocchi il respiro. Perché loro se ne sono andati, combattendo per noi, con noi, e non… non torneranno più. Chiuse gli occhi. Dobbiamo onorare la loro memoria, dobbiamo amare quello che ci hanno lasciato. La vita.
Scese dalla pedana, lasciando la parola a Minerva, lo sguardo fisso alle tombe bianche.
 
Molly, chiamò Andromeda.
La celebrazione era appena terminata, e le famiglie si spostavano a gruppi, alcuni verso le tombe, altri verso il castello.
Molly Weasley stava diritta come un fuso, la schiena lievemente appoggiata al tronco di un faggio. Alzò gli occhi grandi sull’amica, e un sorriso triste le increspò le labbra.
Dromeda, salutò. Poi il suo sguardo si perse lungo la superficie del Lago Nero. Ricordi quella primavera? Io, te e Dorcas, durante il sesto anno, avevamo trovato quegli incantesimi per cambiare colore ai capelli e un giorno – sedevamo proprio sotto quest’albero – Dorcas aveva aspettato un momento in cui io e te eravamo troppo prese dallo studio per notarla, per colorarci i capelli di blu, scoppiò in una risatina sommessa e riportò lo sguardo su Andromeda. Dimmi una cosa: perché non parli mai di lei?.
Andromeda abbassò gli occhi. Erano rimaste solo loro due nel prato, fatta eccezione per Grace Brown, che sedeva sul palco di legno, e Violet Canon con Diana Steeval, rimaste davanti alle tombe dei loro figli.
È più facile fingere che Dorcas non sia mai esistita, che ammettere a te stessa che la tua migliore amica è morta, improvvisamente un’espressione di incredulo dolore si fece strada sul suo viso, E così i tuoi cugini, tuo marito, tuo genero, tua figlia, il respiro le si fece più pesante, affannoso; Andromeda si lasciò cadere per terra.
Molly si chinò verso di lei, preoccupata.
Dromeda! Stai bene?.
MIA FIGLIA!, urlò con tutta la voce che aveva in petto, una voce roca e ferita, mentre Diana, Violet e Grace si voltavano verso di lei, No! NO!, rifiutò la mano che Molly le porgeva, portandosi le mani alla testa.
Io sto bene! Potrei tornare a Hogwarts, dieci volte! Imparare ogni trucco, tingere i capelli di chiunque!, sputò tra le lacrime, Ma loro non potranno più! Mai più.
Molly Weasley si inginocchiò accanto a lei e l’abbracciò stretta.
Lo so, mormorò con voce rotta.
Perché lei sapeva davvero.
 
Quando Violet Canon aveva proposto con la sua voce dolce e timida di andare tutte a prendere un the da lei – Naturalmente signore, se una di voi sarà così gentile da portarmi in, come si dice, materilizione, dal momento che io non posseggo, ehm, magia, gliene sarò molto grata –, loro avevano accettato debolmente, incamminandosi insieme verso i confini di Hogwarts.
La cucina di Violet era piccola ma graziosa, tutta dipinta di un arancio tenue e dai mobili di legno d’acero. Quando furono tutte sedute, con una tazza di the fumante davanti, Violet parlò.
Vi ringrazio di essere venute. Il fatto è che, tirò su col naso, piango tutto il giorno, la sua sincerità spiazzò Andromeda, E vorrei raccontare a tutto il mondo di quanto era coraggioso mio figlio, ma mio marito se n’è andato di casa cinque anni fa, e non posso certo parlarne al piccolo Dennis… Quindi io mi chiedevo se a voi va di parlare di loro si asciugò velocemente una lacrima che stava scendendo lungo la guancia.
Grace Brown le strinse forte la mano.
Prima di morire Lavanda mi ha chiesto di andare avanti.Mamma, vivi per me, ha detto, sussurrò. Aveva bende e garze su tutto il corpo, lì dove la bestia l’aveva morsa e al San Mungo le avevano tagliato i capelli corti corti, così che quando l’ho guardata l’ultima volta, l’ho rivista in un flash neonata. Grace alzò gli occhi sulle altre madri e sorrise piano, Ma sapete, lei è nata in Novembre, due settimane prima della data che avevano stabilito i medimaghi….
E così cominciarono.

Parlarono delle loro nascite.

Merlino, ero gonfia come un pallone, tanto che Arthur doveva spostarmi con il Wingardium Leviosa!.

…E io e Ted abbiamo litigato così tanto per il nome! Io volevo chiamarla Ninfea e lui Almadora! Poi, alla fine ha scelto Sirius, mettendo pace tra noi due….

Terry ha cominciato a urlare subito! I suoi strilli sembravano i barriti di un elefante impazzito, Morgana sa quanto urlava forte!.

Ricordarono i loro compleanni più belli.

…E poi, quando ha scartato il regalo non ci poteva credere, era l’ultimo modello! Ha saltellato per casa per mesi, scattando foto a qualunque cosa!.

Avevo detto a Lavanda di stare attenta, invece lei si mise a ballare troppo vicina al tavolo dei dolci, sporcandosi tutto il vestitino rosa di torta! Ridemmo così tanto!.

Fu strano per lui, il primo compleanno senza George, ma penso che alla fine gli piacque lo stesso, e quando George tornò dalla punizione a casa di zia Muriel – doveva averla combinata grossa, non ricordo esattamente – ebbero moltissime cose da raccontarsi!.

…Li avevo cercati dovunque, alla fine li ho trovati in uno spaccio di Nocturn Alley; se li teneva su anche per dormire quei maledetti anfibi! E io continuavo, Dora, accidenti, mi sporchi tutto di fango!.

Raccontarono i loro grandi amori.

Quella ragazzina di Tassorosso, tale Susan Bones, la nipote di Amelia! Terry se ne innamorò il primo giorno di scuola! Non me lo disse mai a chiare lettere ma avevo capito eccome….

Per Lavanda è stato assolutamente tuo figlio, Molly! Quando tra di loro finì, lei pianse per settimane!.

Il matrimonio di Dora con Remus è stato il giorno più bello in assoluto! Aveva un vestito bianco, molto semplice, nessuno l’ha notato ma io mi sono accorta che sotto portava i suoi anfibi!.

E discussero sui loro sogni.

All’inizio ero piuttosto contraria, voglio dire l’Auror non è certo un lavoro di tutti i giorni, ma lei mi informò che l’altra opzione era la seconda voce di Celestina Warbeck, quindi – non me ne volere Molly –, le dissi che poteva contare sul mio appoggio. Sono sicura che avrebbe avuto una carriera fantastica.

Lei amava l’astronomia, e la sua professoressa diceva anche che era molto dotata! Però non so, ecco, io non ho mai creduto in queste cose, avrei preferito qualcosa di più serio, come un incarico al Ministero.

In tutta sincerità non so nemmeno dove abbiano trovato i soldi, quei due! Ma quel negozio diventava sempre più importante, e i loro regali sempre più belli! Me ne sono fatta una ragione, insomma, gli scherzi erano ciò che Fred amava di più….

…Suona sciocco e ovvio, ma, beh, lui voleva continuare con la fotografia, perché poi le foto magiche, sono qualcosa di spettacolare! Sarebbe stato davvero bravo, e io talmente orgogliosa da finire inevitabilmente col mostrarle ad altri… babbani, come dite voi!.

Terry ha cominciato a studiare per l’esame al San Mungo quando ha compiuto sedici anni, la medimagia è sempre stata la sua grande passione, avrebbe sicuramente passato l’esame senza problemi!.

Risero e piansero insieme e tornarono a casa diverse, più consapevoli.
 
Si incontrano ancora, ogni mese, hanno bevuto molte tazze di the e imparato a lenire il dolore, mostrandosi le cicatrici a vicenda, esercitandosi a raccontare a tutti le gesta dei loro figli, per non dimenticare.
Mai.

 


 





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Ecco, ho un paio di cose da dire su questa storia:
- La citazione - che ho utilizzato anche come prompt - è tratta da un bellissimo film, "Fiori d'acciaio", che mi ha profondamente commossa.
- Pubblico questa storia nel giorno del mio primo anniversario su EFP :D Yep!

Spero che vi piaccia :)
Un bacione!
Lu.

 

   
 
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