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Autore: SoulSEARCHER    28/08/2011    7 recensioni
Gli amori perfetti non esistono, si ripete fissando il soffitto, i peli della moquette piacevolmente conficcati nella schiena.
E' una delle intime e fragili convinzioni che è riuscita a mettere insieme in quegli anni di vita. E fa caldo. C'è un sole splendido e il cielo è sgombro dalle nuvole, come dovrebbe essere per tutte le feste di fidanzamento, o i matrimoni.
[Santana POV - Brittana]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perché presto o tardi sai, sarò di nuovo qui intorno



Gli amori perfetti non esistono, si ripete fissando il soffitto, i peli della moquette piacevolmente conficcati nella schiena.

E' una delle intime e fragili convinzioni che è riuscita a mettere insieme in quegli anni di vita.
E fa caldo. C'è un sole splendido e il cielo è sgombro dalle nuvole, come dovrebbe essere per tutte le feste di fidanzamento, o i matrimoni. Fa veramente caldo, riflette mentre si alza e si infila nel vestito nero che ha comprato insieme a Quinn qualche settimana fa, allacciandone la zip.

Si guarda allo specchio e nota quell'aria stanca di chi non dorme da due o tre notti, gli occhi contornati da quel sottile velo nero di angoscia e stanchezza. Ha mal di testa e pensa che forse quello deve essere l'unico motivo che le permette di non pensare e non farsi schiacciare il petto dal peso dei dubbi e delle paure. E Santana se ne sta lì, assopita, ad osservare quel pezzo di vetro che le rimanda un'immagine strana. Diversa da quella che si aspetterebbe.
Si sposta verso la finestra e guarda giù. La finestra, pensa e sorride. Quando passavano le giornate mollemente abbandonate sul letto, B insisteva sempre per aprire la finestra ma lei diceva di avere freddo. La verità, la verità era che non voleva che il vento si portasse via il suo profumo.
Sente la porta aprirsi e si volta e Quinn è lì. Di nuovo. Arriva sempre nel momento giusto che poi magari si rivela essere il più immensamente sbagliato. E la abbraccia, perchè forse è l'unica in quella stanza ad aver notato lo sguardo liquido e vitreo della mora, che a queste cose non ha mai dato troppo peso.
La bionda se ne sta zitta facendosi cullare dal silenzio e dalla mano che scorre sulla schiena troppo scoperta della mora. Santana la conosce, ed è forse l'unica, attraverso la lente della piacevole e quotidiana familiarità, lei non è tipo da giudizi o consolazioni ed è questo ciò di cui Santana ha bisogno.

 

“Allora? Che ne pensi?” domanda Q con un cipiglio interrogativo e una vanitosa modestia rigirandosi la seta del vestito grigio che indossa tra le dita.
Santana solleva gli occhi neri e li fissa su di lei, sul suo naso e le labbra perfette. E potrebbe perfino innamorarsene se non fosse per. Se non fosse per lei.

“Ehi mi – mi ascolti?”.

S pensa che dovrebbe annuire, e per lo meno desterebbe meno sospetti. E poi mormora qualcosa sulla sua dedizione e ricerca della perfezione mentre lo smeraldo acuminato degli occhi di Q la punge insistente.

“E' tardi e dobbiamo andare” le ricorda. “E tu” riprende “dovresti smetterla di galleggiare nel vuoto cosmico aspettando chissà quale congiunzione astrale e magari darmi un segno di vita. Cosa che non interpreterei certo come sbagliata” si spazientisce sollevando un sopracciglio.

“Nessuno fa più feste di fidanzamento” constata Santana scuotendo la testa.

“Lei sì” ed è palese il fatto che concordi con S riguardo a quanto sia ridicolo e pomposo il fidanzato di B. O forse parlavano della festa.

La mora segue Quinn fuori dalla stanza e poi in macchina e poi nel giardino enorme, di quella casa enorme dove un enorme tavolo è stato adibito a buffet. E lei si sente piccola, schiacciata da tutta quell'aria e quel profumo di lavanda. E prova un qualcosa di strano, diverso che. Che se sapesse definirlo forse non lo troverebbe così fastidioso.

 

La vede da lontano mentre si destreggia con la solita aria triste e spensierata tra una stretta di mano e una manciata di parole melense e circostanziali. E indossa quel bracciale che le aveva regalato l'estate scorsa e il suo nastro per capelli, sorride S.
Brittany è il tipo che si innamora delle piccole cose e ne abusa.

Q le stringe piano un braccio e le porge il vino rosso che aveva preso da – non lo sapeva e non le interessava.
Quando B la guarda e si avvicina, Santana ha gli occhi pieni di liberazione, fatica e qualcosa di molto simile alla rabbia. Sa che non è quello che deve provare, ma non può impedirsi di farlo.

La guarda e 'Sei bellissima' pensa, o forse mormora.

Lei sorride e non risponde. Perchè è così che fa lei. Sorride, balla e a volte – quasi sempre – la guarda. Oh e S lo sa, ama troppo gli sguardi, lei. Ma questa volta B ha uno sguardo strano, che se Santana facesse caso a queste cose e se i suoi occhi azzurri non fossero sempre così umidi e acquosi, si chiederebbe cosa ci facciano lì speranza e dolore mischiati insieme.

“Congratulazioni” snocciola con un sorriso storto e lei la ringrazia ma non è quello che voleva sentirsi dire. Ma S non è il tipo che nota queste cose e preferirebbe andarsene se solo. Se solo non fosse B.

Santana si guarda intorno e vede Puck che si lamenta di quanto faccia schifo fumare, mentre si accende una sigaretta e stringe il braccio attorno alla vita della Berry, che ammicca a Kurt e Dave.

E poi c'è Schue, che sorride stanco mentre un marmocchio dai capelli rossi e gli occhi grandi gli si arrampica su una gamba.

 

Santana si chiede se sia il vino che le fa sembrare tutto così rumoroso e corre via. Si siede sull'erba vicino ad un albero, che tanto non le importa se il vestito sarà sporco. Anche la sua coscienza lo è.
E piange, perchè è una patetica nostalgica e poi è. Innamorata, ancora. Da sempre.
Quinn la raggiunge e solo lei può permettersi di essere indelicata abbastanza da farle notare che sparire correndo non passa inosservato. Specie in un prato enorme e deserto.

S si alza e toglie dal vestito erba secca, terra e speranze.
Tornano insieme dagli altri che si impongono di non guardarla restando rigidi e impettiti mentre scherzano tra loro.

E Brittany la vede, con quei suoi occhi rossi di pianto e il suo modo di stringersi nelle spalle. Supera agilmente Tina che stava per congratularsi e. Quelli che si mischiano al loro bacio, lei li riconosce. Sono sentimentalismi in forma liquida. O anche lacrime.

 


Gli amori perfetti non esistono, e S non andrà contro quella sua unica certezza. Ma forse. Forse quelli felici sì.








Note:
Brutta cosa la noia. E anche la voglia di scrivere fa piuttosto schifo, quando devi studiare. 
Io non so che cosa sia questa roba ma è venuta fuori e tant'è. E' un'idea pessima e ci ho speculato sopra fin troppo. Dietro c'è uno scenario che neanche ho spiegato e spero che si capisca, se così non fosse chiedo preventivamente scusa. E, lo so, che devo aggiornare anche l'altra e iniziare a pubblicare quell'altra ancora. Ma boh, fa caldo e sono svogliata.
Il titolo. Ah, sì, il titolo è preso da una canzone dei Modena City Ramblers, 'Qualche splendido giorno', appunto.
E niente, cieo.

  
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