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Autore: Gypsy26    29/08/2011    0 recensioni
Il seguito della storia 'Eagle Mills', che narra le vicende dei liceali di una cittadina del North Carolina. Come proseguiranno le loro vite e le loro avventure?
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole era basso su Eagle Mills quando la macchina dei Johnson parcheggiò davanti a casa.
Betty, abbronzatissima, scese impaziente, corse dentro casa inspirandone l'odore familiare con piacere, e mandò un messaggio.
"Sono tornata!"
E qualche istante dopo sentì il cuore accelerare quando si accorse che il destinatario dell'sms la stava chiamando.
-Pronto- disse in un soffio. Si erano chiamati spesso quell'estate, realizzando di sentire molto la mancanza l'uno dell'altro, di essere effettivamente innamorati, ma ora che stava per vederlo dopo quasi tre mesi si sentiva stranamente emozionata
-Hei, sei tornata!-
-Si, sono a casa...- rispose Betty -Ma sono così nera che non mi riconoscerai-
-Sarà difficile che tu mi abbia battuto! Quando pensi che potremmo...vederci?-
-Presto! Anzi, adesso! Dimmi dove e correrò da te-
-Sicura? Beh, io non posso muovermi per un po', sono stato operato da poco...ma se vuoi sono a casa mia-
-Lo so che sei stato operato...ma posso venire adesso? Cioè, non ci sono Bea o tua madre vero?- La signora Thomas aveva insistito per rimanere fino a quando suo figlio non si sarebbe rimesso dalla seconda operazione, che era stata fatta per la grande e veloce guarigione che Raphael aveva fatto grazie all'intensa e motivata fisioterapia
-Tranquilla, mia madre e mia sorella sono fuori città, tornano stasera tardi-
-Corro- fu la risposta, prima che Betty riattaccasse. Sapeva di sembrare un po' troppo impaziente, ma la verità è che lo era davvero
Non fu troppo precisa nel dire ai genitori dove fosse diretta, ma d'altra parte come avrebbe potuto esserlo?
***
-Evie, sei sicura che non mi manchi niente? E se i vestiti che ho scelto per il primo giorno facessero una cattiva impressione?-
Evie sorrise alla ragazzina, rivedendosi tanto in lei e nelle sue ansie "pre-primo giorno da liceale"
-Stai tranquilla, Luce. Sarai perfetta, nessuno penserà male di te! E poi sarai scortata da due veterani...-
-E se non piacessi a Shawn Parks nei provini? Oh, voglio così tanto essere una cheerleader!- esclamò Lucy. I suoi capelli color miele erano lunghi e liscissimi, era più alta e aveva un viso davvero innocente e delicato
-Beh, perchè non dovresti? Sei anche una ginnasta! E comunque Julie è una cheerleader: magari metterà una buona parola...-
-Ma dicono che i provini di Shawn siano terribili...e io non sono abbastanza alta per essere cheerleader! Sono un metro e 52, sono una ginnasta!-
-Allora magari farai la punta della piramide- rise Evie, cercando di incoraggiarla il più possibile. Si era affezionata tantissimo a Lucy, soprattutto durante l'estate.
-Ma perchè cavolo vuoi diventare una stupida bimbetta coi pon-pon?-
Chris aveva fatto il suo ingresso in camera della sorella.
-Guarda che non sono stupide bimbette coi pon-pon! C'è tanto lavoro dietro, ma tu come al solito il lavoro non sai neanche dove stia di casa!-
-Che mi tocca sentire! Luce, le cheerleader non hanno un cervello in dieci! E' per quello che si muovono in branco!- Chris si gettò sul letto della sorella, facendo rimbalzare lei e Evie
-E invece i musicisti di cervello ne hanno da vendere immagino! Guarda come sei ridotto!- ribattè Lucy, tirandogli una cuscinata addosso
-Preparati ai soliti scherzi alle matricole- ghignò Chris
Lucy lanciò un'occhiata preoccupata a Evie -E' vero?-
-Beh, si...ma non a quelli come te! In genere ai ragazzi più ...insomma....-
-Sfigati- concluse Chris
-E se mi prendono per una sfigata??-
-Hei! Sei mia sorella, non sei una sfigata! Nessuno ti tirerà il vassoio del pranzo in faccia-
Lucy sorrise, rincuorata -Oh, bene! Allora...forse qualcuno lo tirerà a te!-
***
Betty bussò alla porta, il vestito bianco estivo tutto sgualcito dalla fretta, i capelli raccolti in una coda alta. Non stava più nella pelle al pensare che stava per rivedere Raphael e che, contro ogni previsione, era tutto per lei
Raphael si fece attendere un po' prima di aprire la porta, sicuramente ingombrato da stampelle e fasciature.
La prima cosa che vide fu Betty, fresca e abbronzata, invasa dalla luce del sole ormai calante, che si apriva in un sorriso luminoso che stentava a credere fosse solo per lui
Raphael impiegò qualche istante per realizzare: era arrivato il momento atteso per tutta l'estate, e quasi non riusciva a rendersene conto.
Lei spalancò le braccia -Non mi saluti?- disse, con voce piena di emozione
Raphael sorrise: era davvero lei, e ora era lì, e sarebbe restata finalmente.
Aiutandosi con le stampelle le si avvicinò -Sei tornata-
Betty scoppiò a ridere -Sono così abbronzata che non mi riconoscevi?- mosse un passo verso di lui, bello anche più di come lo vedeva nei suoi sogni
-E sei anche più bella- sorrise lui, che se non fosse stato così impedito dalle stampelle non avrebbe aspettato un istante di più a baciarla
Fu lei a rompere l'attesa, presa dall'entusiasmo. Gli prese il viso tra le mani, alzandosi leggermente in punta di piedi, e posò le sue labbra su quelle carnose di lui -Mi sei mancato-
-Anche tu Bets, e non sai quanto...- mormorò lui, tra un bacio e un altro
La ragazza fece un passo avanti, urtando una delle stampelle che colpì la porta -Oh Dio, scusami!- esclamò, facendo un salto indietro
Raphael sospirò: nemmeno lui era ancora riuscito a farci l'abitudine.
-Non preoccuparti, le odio. Soprattutto adesso, sai?-
Betty sorrise -Entriamo, così puoi sederti- propose, con un sospiro sognante: non poteva credere di stargli finalmente vicino, e ancora le girava la testa per quel bacio
Raphael chiuse la porta del suo appartamento, e fece accomodare Betty sul divano del salotto.
Si sedette accanto a lei e la guardò con un sorriso.
-Che c'è?- fece lei, arrossendo
-Niente. E' che mi sembra strano, tutto qua. Ma sono felice che tu sia qui ora-
-Anche a me sembra strano, ho passato l'estate ad immaginare il momento in cui ci saremmo rivisti, in cui tutto sarebbe stato...reale- la sua voce si affievolì, strozzata dalla timidezza
Raphael allungò una mano verso il suo viso, e le sistemò una ciocca di capelli bruni dietro l'orecchio.
-Hei, direi che ci siamo-
Betty, senza l'ostacolo delle stampelle, avvicinò il viso al suo, godendosi ogni attimo in cui si facevano più stretti, per poi baciarlo con slancio
Raphael la tirò verso di sè, come avrebbe voluto fare già dal primo momento in cui l'aveva vista.
Il cuore di Betty accelerò all'impazzata, e si trovò a pensare che sarebbe stato meglio fare l'abitudine poco a poco della vicinanza di Raphael, se le faceva quest'effetto.
Si ritrasse un istante, appoggiando una mano sul suo petto, fermandosi ancora una volta ad ammirare il suo bellissimo viso.
Lui le sorrise, circondandole le spalle con un braccio e stampandole un bacio in fronte -Bentornata a casa B.Johnson-
***
-Hai controllato di aver messo tutto nello zaino?-
-Ma sii! Domattina sarò prontissimo, e la mamma ha detto che fa i pancakes con il burro di aracnidi!-
Alex scoppiò a ridere, la solita risata di gusto di quando era particolarmente divertito.
-Aracnidi?! Allora è meglio fermarla prima che sia tardi! Si dice arachidi!-
-Aracnidi è più bello- protestò Robbie
-Ma fa anche più schifo, a meno che tu non vada particolarmente matto per i ragni...-
Robbie rise, sedendosi al tavolo della cucina -Alex? Perchè non vuoi che papà venga qui?..Ti ho sentito parlare con Julie e la mamma-
Alex si fece improvvisamente serio -Robbie...papà non è come la mamma o me...- tentò, preoccupato di non saper usare le parole giuste
Robbie lo guardò perplesso -Perchè no?- chiese, tristemente
-Perchè lui è...beh, è stato tanto cattivo con noi e la mamma, anche se forse non ti ricordi...-
-Vuoi dire quando lui e la mamma urlavano, e la mamma era triste?- mormorò Robbie, piano, guardando per terra
Alex sentì una stretta allo stomaco: era l'ennesimo conferma che Robbie non era un bambino come tanti altri.
-Già...per questo non voglio che voi lo vediate, capisci, no?-
Robbie annuì -Va bene...ma neanche se lui diventa buono?-
Alex scosse il capo -Non diventa buono, non lo è mai stato-
-Ma allora vuol dire che anche noi diventiamo come lui? Perchè siamo suoi figli?-
Un'altra stretta, questa volta più forte. Robbie aveva appena riportato a galla la sua paura più nascosta, quella di diventare come suo padre, e ferire le persone che gli erano più care senza rendersene conto.
-Beh, io non credo...non tu- rispose Alex, tentando un piccolo sorriso
-Sei sicuro?- domandò Robbie, preoccupato
-Sicuro- ripetè Alex, cercando di mantenere fermo il tono
Robbie sembrò convinto, e addentò una fetta di pane con la marmellata, cominciando a parlare di cos'avrebbe voluto fare a scuola, il giorno seguente
***
-Pronta per l'ultimo primo giorno di scuola al liceo?-
-Non si è mai pronti per queste cose...sul serio, ti ricordi il nostro primo giorno da matricole?-
Kevin, seduto sul davanzale della finestra in camera di Julie, ridacchiò -Eccome. Ero sicuro che sarei stato preso di mira per gli scherzi alle matricole...-
-Mi ricordo quando ti hanno chiuso nel bagno delle ragazze... è stato lì che ci siamo conosciuti! Ti abbiamo aperto io ed Evie!-
-Stavo per piangere, giuro! Poi però hanno anche smesso...l'anno dopo, con le nuove matricole!-
Julie rise al ricordo -QUando il liceo finirà tu avrai una carriera più brillante del 90% di tutti quegli energumeni che ti hanno chiuso nel bagno, e cose così-
Kevin annuì -Oh, questo è poco ma sicuro! Intanto adesso sono capo redattore del giornalino scolastico, potrò pendermi le mie vendette!-
-Potresti creare l'angolo della vendetta per raccogliere le lamentele delle nuove matricole!-
-Ottimo! Penso che sarebbe una rubrica molto gettonata!- esclamò Kevin, iniziando la ricerca di un pezzo di carta e una penna per appuntarselo, come d'abitudine.
- E poi c'era sempre l'opzione posta del cuore...-
-Kev...stavo scherzando!- si affrettò Julie, allarmata
-Dai, perchè no? Se vuoi ti vendo i diritti!- rise lui
-Perchè tu puoi fare di meglio perchè il giornale venga letto.. e lo sai-
Kevin sorrise: non era abituato a quella Julie incoraggiante.
-Lo so. E' che vorrei dare spazio a tutti, capisci?-
-Capisco...vedrai che te la caverai alla grande. E indovina? Ho deciso di continuare con le cheerleaders. Ora che non c'è più Shawn hanno bisogno di qualcuno che sappia cosa fare oltre a Betty, Brittany e Chanty- si giustificò
-E' fantastico! sarai la mia fonte ufficiale per il "mondo sportivo"...scherzi a parte, sono contento che tu voglia continuare. Ti ha fatto bene, dopotutto!-
-Credo anche io...non l'avrei mai detto, ma credo di essere partita troppo sicura di me, mi sentivo superiore alle cheerleaders solo perchè ballo meglio, quando alcune di loro, beh, magari non Chanty, sono delle ragazze in gamba- spiegò lei
-E tu lo sei quanto loro. Siete una bella squadra, davvero. Sono cambiate tante cose, non pensi?- osservò il ragazzo, improvvisamente pensieroso
Julie annuì -Mi dispiace di non aver passato più tempo con te durante l'anno...ti prometto che quest'ultimo sarà diverso-
-Non devi scusarti, è andata così. Adesso avete Alex e Chris...-
-Hei, troverai la ragazza giusta per te, sarà superintelligente e molto carina, vedrai!- lo incoraggiò Julie, abbracciandolo allegramente
Kevin si strinse all'amica, un sorriso triste in volto.
***
Betty intanto, ancora accoccolata accanto a Raphael, la testa sul suo petto, osservava il calare del sole -Quando torneranno Beatriz e tua madre?- domandò preoccupata
-Stasera, non preoccuparti. E comunque prima di ripartire fanno sempre la solita chiamata di avviso...- la rassicurò lui
Betty annuì, quando le note di 'Our song' invasero la stanza -Il telefonino!- saltò su, alzandosi per rispondere -Pronto? Danny!-
Raphael scattò a sedere, preoccupato. Nessuno avrebbe dovuto sapere, neanche Daniel.
-Si, si sono tornata! Si può fare? Fantastico! Certo, certo... arrivo da te fra dieci minuti... Porto una pizza, se vuoi! Ah, perfetto allora! A tra poco!-
Betty riagganciò, e lanciò un sguardo dispiaciuto a Raphael.
-Era Danny...mi ha chiesto di andare da lui per chiamare Shawn...anzi videochiamare!-
Si sedette accanto a lui -Non la vedo da tutta l'estate, e ora Danny ha comprato la webcam..- si scusò, facendo gli occhi dolci
Raphael sorrise, comprensivo -Hei, dai, non preoccuparti! Non è mica l'ultima volta che ci vediamo. Diciamo però che è stato...un ottimo inizio-
Betty annuì -Da domani torniamo coach e cheerleader- sospirò -Sarà un incubo vedere tutte quelle primine che ti sbavano dietro e non poter dire niente-
Raphael non potè trattenere una risatina -Pensi che potrà importarmene qualcosa?-
-Sai com'è, le donne temono sempre la competizione delle più giovani- dichiarò Betty, alzandosi
-Anche delle quindicenni?- rise lui
-Soprattutto di loro- fece Betty, incrociando le braccia al petto
-Soprattutto?! Cavoli, non me ne rendo conto, ma deve essere terribile...-
-Non prendermi in giro solo perchè sei più grande, Raphael Thomas- sorrise lei, circondandogli il collo con le braccia
-In effetti è una posizione la mia da cui tutto sembra più divertente- scherzò lui, prima di baciarla
-Devo andare- mormorò poi Betty -Ci vediamo domani, coach- disse, dandogli un ultimo bacio
-Sei pronta?-
-Devo esserlo. Ho lottato per avere te, e non intendo certo mollare adesso- dichiarò, sicura
Raphael si alzò aiutandosi col bracciolo del divano -Allora si comincia, B. Johnson. Non avremo vita facile, ma dobbiamo provarci-
-Le storie segrete sono le più romantiche- si consolò lei, prima di raggiungere la porta
-Sicuro. E anche quelle coi finali migliori...-
Betty sorrise, uscendo sul portico della piccola e luminosa casa -Ci vediamo domani, Rafe- assaporò con gusto le sue stesse parole
Raphael sorrise, anche lui consapevole del significato di quel saluto: di lì a qualche ora tutto sarebbe stato diverso.
Betty si alzò leggermente in punta di piedi, per farsi dare un ultimo bacio
-Non rendere tutto più difficile!- scherzò Raphael
Lei lo ignorò, con un sorriso limpido, e prese l'iniziativa -A domani-
Raphael la guardò allontanarsi, il sole ormai basso all'orizzonte.
***
-Buongiorno signora Winston, Julie è in casa?-
-Oh, certo. Vado a chiamartela se vuoi...tu sei una sua amica?-
-Si- rispose l'altra con fierezza. "Lo spero"
Julie scese di sotto in pochi secondi, e rimase alquanto sopresa di trovarsi di fronte Cathy Swan.
La ragazza aveva i capelli biondi un po' più lunghi di come ricordava, ma decisamente era più in salute: il suo viso magro aveva un colorito roseo e le sue guance erano più piene e fresche.
Come promesso, Julie le aveva scritto durante l'estate e aveva anche ricevuto sue notizie, ma certo non si aspettava di rivederla così presto.
-Sei tornata!- esclamò, correndo ad abbracciarla
Cathy sorrise, un sorriso nuovo, più aperto, che mostrava tutta la sua bellezza -Ho una novità! Anzi due!- esclamò subito
Julie la invitò ad entrare.
-Due?! Dimmi tutto allora!-
-Aspetta, prima una cosa: grazie per aver scritto- Cathy la guardò riconoscente
-Ma di che? Volevo sapere come stavi dopo che...beh...ho combinato tutto quel casino!- sorrise Julie
-Casino?!? Jules, guardami! Sto bene! Sono sana, sono serena!-
-Casino in senso buono, ovviamente!- si corresse Julie ridendo, prima di osservare -Comunque sta davvero benissimo, Cathy. Sei bellissima!-
-Grazie- sorrise lei, raggiante -Ma passiamo alle novità! Numero uno: farò l'ultimo anno alla Roosevelt High! Niente più scuola privata!-
-Davvero?! Mi ritroverò la mia ex-acerrima nemica come compagna di classe! E' fantastico!- esclamò Julie
-Ora che sto bene sento che è arrivato il momento di fidarmi delle persone, di cercare degli amici!-
-Beh, una è già qui davanti a te, per cominciare!-
-Grazie Jules! Sai, sento la mancanza di tutto quello che non ho mai fatto... dormire da un'amica, uscire, andare al cinema-
-Ti prometto che riuscirai a farle tutte, mi assumo la responsabilità! E la novità numero due?-
-Due mesi di stage con Edward Jensen, sai quello del Boston Ballet? E' un'amico di famiglia, e sono riuscita a convincere Paula ad assumerlo!-
Julie sgranò gli occhi: da qualche anno il nome di Edward Jensen aveva iniziato a farsi sentire molto spesso all'interno della scuola di danza, senza contare la serie di fotografie appese qua e là nell'ufficio di Paula e nei corridoi.
-Scherzi??-
-Non scherzo per niente! Ho scoperto che dava la disponibilità per tre mesi di stage, uno era già prenotato, ma Ottobre e Novembre sono nostri!-
Julie iniziò a saltellare, esaltata dalla notizia.
-Cathy sei un genio!! Due mesi di stage con Edward Jensen!!-
-Che ne dici di mangiarci una pizza per festeggiare? In riabilitazione ho scoperto quant'era buona....- Cathy fece l'occhiolino, raggiante
-Chiamo io!-
***
-Uff...possibile che non ci sia mai niente di decente da guardare la sera in tv? Soprattutto con un fratello invalido a carico...-
-Grazie Bea, tu si che sai come farmi sentire meglio- ribattè Raphael, ridendo, mentre stava seduto sul divano accanto a sua sorella
-Oh, figurati- sbuffò lei, prima di decidersi a spegnere, e dedicarsi a uno dei suoi passatempi preferiti: gli interrogatori al fratello -Che hai fatto oggi di bello?-
Raphael alzò le spalle -Niente di che, ho studiato qualche nuovo schema per gli Eagles, ho messo a punto il calendario dei provini...-
-Di già? Ma perchè per te è così difficile stare un po' seduto a far niente?-
-Ero seduto, Bea!- protestò lui
-Meninos, to indo dormir! Boa noite- la signora Thomas si affacciò dalle scale -Nao ficais demais, amanha tendes quei ir pra escola!-
-Boa noite mamae! Non preoccuparti, tra poco spedisco la piccola Bea a letto, sennò domani non si alza!- rise il ragazzo
-Piccola Bea! Ho quasi diciassette anni! Sono al penultimo ormai!-
-Appunto, sei ancora una bambina!- la punzecchiò lui
Beatriz gli fece una linguaccia, prima di domandare a bruciapelo -Chi è lei?-
Raphael sobbalzò: Beatriz aveva già capito tutto? Preoccupato, decise di usare la solita vecchia tattica.
-Lei chi?-
-Guarda che ti ho visto!- Beatriz era già in piedi, indicandolo trionfante -Stai mentendo! Lo capisco dalla faccia!-
-Ma quale faccia, Bea?! Di che stai parlando?-
-Dimmi chi è la ragazza a cui telefonavi quasi tutte le sere! Guarda che io le so queste cose, sono una spia infallibile!-
-Allora se davvero sei una spia infallibile, dovresti già aver scoperto tutto da sola, no?-
-Lo scoprirò presto, e tu lo sai! Anzi, sono sicura che oggi hai visto la tua ragazza misteriosa! Aha! Ho indovinato di nuovo, la tua faccia è come un libro aperto per me!-
Raphael prese un cuscino dal divano e se lo piazzò davanti al viso.
-Ora come farai?- nonostante tutto, non riusciva a non essere divertito dalle reazioni della sorella
-Smettila di prendermi in giro, razza di scemo!- Beatriz gli tirò via il cuscino -Ridi pure di me, ma stai attento caro mio!- Si ricompose e salì le scale con grazia -Lo scoprirò! Buonanotte, Raphael- disse, con tono distinto
-Buonanotte, cerca di non fare brutti sogni!-
Raphael sospirò: sapeva che sua sorella aveva occhio per certe cose, soprattutto se riguardavano lui. La faccenda si complicava già in partenza
***
-Pronta? Allora chiamo...-
Betty stava seduta accanto a Daniel, che armeggiava con Webcam e Skype -Dovrebbe comparire....no?-
-Sì, abbi fiducia...ripeti con me: io credo nella webcam, lo giuro, lo giuro!-
-...Ragazzi, la mia lontananza vi fa male!- la voce di Shawn invase la camera di Daniel
-SHAWN!! CI SEI!!- esclamarono i due, prima di vedersela comparire davanti, sullo schermo del computer
-Wow, sei più abbronzata di me Bets!- sorrise Shawn, che pure sembrava già una vera californiana, bionda e abbronzata
-Sole della Florida! Come stai, Shawney??-
-Mi mancate. Tanto.-
-Anche tu!-
-Ieri ho visto la mia scuola... è così super organizzata che non sembra nemmeno una scuola, ma un centro della NASA!- si lamentò Shawn
-Non preoccuparti, stiamo già organizzando per farti tornare da noi il prima possibile- la rassicurò Betty
-Stiamo pensando tutte le soluzioni possibili- aggiunse Daniel, guardandola con affetto anche dalla webcam.
-Almeno passi più tempo coi tuoi?-
Shawn sospirò -Sì, quello sì...ma è sempre come se non ci fossi. Ci sono loro e il loro mondo perfetto di impegni, incontri di lavoro, convegni e serate coi colleghi...Quasi preferivo quando ero a Eagle Mills. Lì almeno avevo voi!-
-Dai, raccontaci qualcosa di bello- propose Daniel, per tirarle su il morale
-Mmm...beh, quest'estate ho avuto talmente tanto tempo libero che ho rivoluzionato e creato tutte le coreografie per le cheerleaders! Motivo in più per tornare!-
-Hei, lo sai che Brittany è stata bocciata? Passerà ancora un anno con noi, a quanto pare- la informò Betty
-Beh, il lato positivo è che almeno come cheerleader è portata...- commentò Shawn, che non aveva mai avuto particolari simpatie per quella ragazza più grande di lei e Betty di un anno
-Shawney...ti devo dire una cosa- fece Betty seria -Danny..non è che puoi uscire un minuto? Poi la lascio tutta per te!-
Danny tentò una protesta, sostenenedo di avere tutto il diritto di restare, in quanto proprietario della webcam e ragazzo di Shawn, ma alla fine si video costretto ad uscire, lasciando libero spazio alle confidenze tra donne.
-Sarò breve: oggi ho visto Raphael, e....oh, Shawn, mi piace così tanto!- Betty non vedeva l'ora di parlarne a qualcuno, e l'unica con cui poteva era Shawn
Shawn, dall'altra parte del paese e dello schermo, proruppe in un fiume di domande -Sei andata a trovarlo? Adesso come sta? Com'è andata? Lui cos'ha detto?-
-Ha le stampelle, ma l'operazione è andata bene..lui è stato davvero carino, Shawn! Non è per niente severo come sembra!-
-Ci mancherebbe che lo fosse con te!! Uffa, Betty, vorrei essere lì e abbracciarti!!! Sono troppo contenta per voi! Anche se da domani inizia la vera sfida...-
-La vera sfida sarà riportarti qui- Betty si fece seria -E' che non so dove potresti vivere!-
-Non importa, andrebbe bene anche un sottoscala ora come ora...-
-Hei, posso tornare?- Daniel fece capolino
-Certo Danny, scusa! Anzi, vi lascio soli e vado a scaldare le pizze... Ti chiamo domani Shawney! Ti voglio bene!-
-Ti voglio bene, Bets. E...in bocca al lupo!-
  
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