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Autore: DazedAndConfused    29/08/2011    1 recensioni
-Tempo fa non ti saresti tirata indietro…-
-Tempo fa non mi avresti rincorso.-
Lucy diventò paonazza per l’uscita infelice, e anche le guance di Schroeder si fecero rosse; ciononostante, il ragazzo si sdraiò comunque al suo fianco.

Prima classificata al "Season Contest" indetto da Ili91.
Genere: Fluff, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: La stagione del tuo amore
Genere: introspettivo, romantico, song-fic
Rating: verde
Pairing/personaggi: Lucy/Schroeder [The Peanuts]
Prompt: pozzanghera
Avvertimenti: one-shot, missing moment 
NdA: volevo creare 4 drabble di 125 parole l’una, di modo che tutte insieme, esclusi i titoli e le citazioni, potessero formare una flash fiction di 500 parole. Ma, come al solito, nel finale mi sono dilungata (25 parole in più), quindi l’idea è andata a farsi friggere.

Anyway, nelle prime tre ho citato tre versi di April come she will di Simon & Garfunkel, mentre l’ultima ha come verso ispiratore un pezzo di Passing the time dei Cream.

E nulla, i protagonisti crescono da una drabble all’altra: hanno 8-9 anni nella prima, 13-14 nella seconda, 18 nella terza e nell’ultima sono giunti ai 22 anni.

Ringrazio Lucy e Schroeder per avermi reso l’infanzia migliore ed un grazie va anche a Schulz, che ho sempre considerato il nonno che non ho mai avuto.

 

La stagione del tuo amore

 

Primavera

 

April, come she will
when streams are ripe and swelled with rain.

 

Il piccolo Schroeder continuava a chiedersi per quale oscura ragione avesse accettato l’invito di Lucy per quello stupido picnic.

Forse era per il fatto che, sotto sotto, la compagnia della piccola Van Pelt gli andava a genio?

Naah. Aveva accettato solo per evitare i fastidiosi piagnucolii che Lucy avrebbe sicuramente sfoggiato in seguito al suo rifiuto.

Continuò quindi a seguirla, facendo ben attenzione a schivare il fango e le pozzanghere, ma la sua guida non fu così attenta e scivolò.

Schroeder le si avvicinò e scoprì la gamba sporca di sangue: allora, in silenzio, estrasse dalla tasca un fazzoletto, con cui le pulì la ferita e le fasciò il ginocchio.

-Non farci l’abitudine, però.- le disse poi, allontanandosi e riprendendo a camminare verso la collina.

 

 

 

Estate

 

June, she’ll change her tune,
in restless walks she’ll prowl the night
.

 

-Lucy, ci manca un giocatore! Vuoi unirti?-

-Manco scannata, Charlie Brown!- e corse via.

Schroeder se ne stava a fissare il punto in cui, fino a qualche secondo prima, c’era stata lei, quando una palla lo colpì sulla nuca.

-Avanti, fila al tuo posto!-

Il ragazzo storse le labbra e gettò da una parte la visiera: -C’ho ripensato, non mi va più. Ci si vede!-

In poco più di due minuti il bambino teenager dalla testa rotonda si era lasciato sfuggire due giocatori: non male, come inizio dell’estate.

 

-Tempo fa non ti saresti tirata indietro…-

-Tempo fa non mi avresti rincorso.-

Lucy diventò paonazza per l’uscita infelice, e anche le guance di Schroeder si fecero rosse; ciononostante, il ragazzo si sdraiò comunque al suo fianco.

 

 

 

Autunno

 

September, I’ll remember
a love once new has now grown old.

 

-Sai, Schroeder? A volte vorrei essere una pozzanghera.-

Il ragazzo si voltò a guardarla stupefatto.

-Una pozzanghera? Ma le pozzanghere sono solo acqua sporca!-

La ragazza rise, dondolando le gambe e facendo sbattere gli stivali sul muretto.

-Lo so, ma prima di essere acqua sporca hanno incontrato il cielo e le nuvole…-

Si fermò, soppesando le parole da dire.

-… e poi conoscono gli pneumatici che le schizzano veloci, lo scalpicciare degli stivaletti da pioggia dei bimbi, il mantello che un galantuomo ha steso su di loro per far passare la propria dama… Conoscono il mondo, e quasi lo possiedono.-

Lucy si alzò in piedi e, spazzolandosi la gonna con gli occhi bassi, aggiunse: -Domani parto per la Francia.-

E, com’era arrivata, se ne andò.

 

 

 

Inverno

 

There's ice on the window pane, 
she waits alone. 

 

Si versò un bicchiere di Bordeaux e si diresse verso la finestra: Briançon era una vera rottura, e neppure quell’improvvisa e inusuale tempesta di neve sembrava dover rompere la monotonia di quel paesino sperduto per i monti.

La donna gettò un ceppo nel caminetto, sedendosi sul divano per ammirare quel vivace scoppiettare.

Le scintille che sprizzavano dal legno le ricordavano i fuochi d’artificio nelle notti di Capodanno spese alla finestra, avvolta in una coperta e con una tazza di cioccolata fumante in mano, un desiderio stretto tra le dita e destinato a non avverarsi.

La vita aveva però in serbo per lei la più grande delle sorprese, sottoforma di un giovane che, trafelato e con un pacchetto sgualcito tra le mani, capitò dalle sue parti.

-Buon Natale, Lucy.-

Lei non disse nulla: si limitò a perdersi tra le sue braccia, mentre fuori le stagioni rincorrevano l’anno che stava per nascere.

   
 
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