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Autore: _Lilli_    29/08/2011    3 recensioni
La neve giunge in città in modo inaspettato, come la morte che cala inesorabile sulla vittima designata.
Chiedo scusa sin da ora se la mia one-shot potrebbe anche solo lontanamente, somigliare ad altre storie presenti nella sezione; non esitate a farmelo presente.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altaïr Ibn-La Ahad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una brezza leggera soffia su Gerusalemme, calda e afosa.
Al suo passaggio, vesti impolverate svolazzano.
Si avverte una certa eccitazione negli animi degli abitanti.
Molti nasi rivolti verso l'alto, scrutano il cielo ancora sgombro di nuvole.
Ma una grossa nuvola nera si avvicina lentamente.
La si può vedere all'orizzonte, proprio alle porte della città.
 
Quando finalmente arriva, viene accolta con un sorriso mentre alcuni bambini alzano le braccia verso il cielo per raccogliere i primi fiocchi gelidi che cadono sulla terra.
La città viene immersa in un'atmosfera surreale, mentre la vita frenetica si blocca ad ammirare questo spettacolo affascinante.
Gerusalemme diventa fredda come un mare ghiacciato.
Come un vento freddo.
Come l'ultimo battito di un cuore pulsante.
Come la vita che viene spezzata improvvisamente.
 
...E' questo il momento giusto per colpire...
 
La Moschea di Omar, nella sua magnificenza, è spettatrice silenziosa e complice di quel delitto che sta per consumarsi tra le sue accoglienti mura.
Le fronde degli alberi sussultano al vento che pian piano si sta alzando, spargendo il profumo delicato dei fiori nell'aria.
L'angelo della morte avanza fiero, in un turbinìo di fiocchi danzanti.
Nessuno fa caso a lui, che si fa strada tra gli abitanti, intenti a scrutare il cielo bianco con espressioni meravigliate.
Anche la sua vittima si trova li, a contemplare quello spettacolo insolito per una città come Gerusalemme.
L'angelo sorride da sotto il candido cappuccio, il suo lavoro è più facile del previsto.
Si avvicina al suo obbiettivo, che ignaro di tutto, continua imperterrito ad osservare il cielo, dandogli le spalle.
I fiocchi aumentano, così come il vento che soffia inesorabile, spazzandoli via, come l'ultimo istante di vita di quell'uomo.
 
Cosa c'è di meglio, che morire mentre si guarda il cielo? Pensa l'uomo mentre la lama trafigge il suo torace.
Sgrana gli occhi, portandosi una mano al petto dolorante. Ma nulla al mondo potrebbe distogliere il suo sguardo da quei fiocchi candidi che danzano leggiadri.
Avverte un lieve tocco all'altezza della ferita, mentre una candida piuma si posa su di essa, sporcandosi del suo sangue.
Tenta di voltarsi per vedere in faccia il suo assassino, ma cade in terra mentre il sangue inizia a fluire più velocemente, e la neve attorno a lui si tinge di rosso.
Nonostante tutto sorride.
Cosa c'è di meglio. che morire mentre si guarda il cielo? Pensa di nuovo, mentre gli occhi si chiudono lentamente, e le tenebre prendono il sopravvento.
L'angelo della morte è ormai lontano, sparito nel nulla così come era apparso.
In un turbinìo di fiocchi danzanti.
   
 
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