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Autore: JaseyRae    29/08/2011    5 recensioni
"Ellie mi raccontò che alle medie i suoi compagni la chiamavano "tacchino ripieno". Da quel momento lei aveva smesso di mangiare.”
Dicono che persone anoressiche spesso profumino di vaniglia, dicono che abbiano quell’odore impregnato sulla pelle. Anche Ellie sa di vaniglia. Ellie è vaniglia. One-Shot scritta per il concorso The sickness-La malattia.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                               30 Novembre 2010

Caro Aro,

Oggi stavo pensando ad una persona, ti starai chiedendo chi sia, dato che nemmeno la conosci, ma voglio raccontarti la sua storia, o almeno, il poco che so e il poco che posso immaginare.
Si chiama Ellie, ha sedici anni e soffre di disturbi alimentari.
Anoressia.
Era in classe con me l'anno scorso ma a Dicembre ha lasciato la scuola perchè stava troppo male, non ce la faceva ad andare avanti così. Era già il secondo anno.

Ogni tanto la vedevo sgranocchiare il suo pacchetto di schiacciatine all'intervallo e le chiedevo se voleva un pezzo della mia merenda, lei sorrideva e scuoteva il capo.
Non ci ho mai parlato seriamente, del resto erano appena i primi mesi di scuola e mi stavo ancora ambientando.
Era di media statura ma magra, incredibilmente magra. Sembrava che potesse venir soffiata via dal vento in qualsiasi attimo, quasi temevo di avvicinarmi a lei per paura di farle del male solo con la mia presenza.
Un bambina, una bambina piccola e fragile, come i neonati che hanno bisogno di qualcuno per fare qualsiasi cosa.
Lei era così, sembrava aver bisogno di un sostegno per camminare, parlare.
Era nata ma poi non era più riuscita a crescere.
Mi chiedevo come facesse a essere così brava a scuola. Ma anche questo faceva parte della sua malattia.

Una volta eravamo solo io e lei, allora le ho chiesto perché non mangiava.
Che domanda idiota, sono stata una vera stupida.
"Sei così magra tu, vorrei essere come te." aveva detto ad una mia amica, che addirittura è più pienotta di me.
Ellie non si accorgeva di essere appesa ad un filo, d'inverno mentre eravamo fuori a fare educazione fisica le sue mani si tingevano di viola, la pelle si raggrinziva e subito quelle manine lunghe e magre somigliavano a quelle di una strega, vecchia e rugosa.
Lei rideva, come se tutto fosse un gioco, una cosa normale.
Eppure era così delicata, così fine, solo che a volte faceva davvero paura.

Tutti la guardavano da lontano senza sapere cosa fare per poterla salvare.
Era come un pezzo di carta che brucia lentamente nel fuoco, accartocciandosi su sé stesso, travolto dalla violenza delle fiamme, qualcosa che non può essere controllato.

Ellie mi raccontò che alle medie i suoi compagni la chiamavano "tacchino ripieno" e da quel momento lei aveva smesso di mangiare.
Avrei voluto dirle che non doveva ascoltarli, che di gente cattiva ce n'è tanta al mondo, che non doveva rovinarsi così perchè quelli erano solo dei coglioni.
Quanto li ho odiati.
Se solo si fossero resi conto di cosa avrebbero provocato con le loro stupide critiche.
Invece le ho parlato di Nutella e merendine, di scorpacciate con le amiche e pic-nic estivi.
Che idiota. Di nuovo.

"Ellie, non ti manca abbuffarti a merenda?"
"Oh mi manca molto, vorrei davvero farlo."
Forse mentiva.
"E allora perchè non lo fai?"

Lei rimase zitta. Non sapeva spiegarlo, o molto più probabilmente io non sarei comunque riuscita a capire.
Infatti non ci sarei riuscita, per quanto io mi possa sforzare non ci riuscirò mai.

Sapevo che Ellie era stata più volte sul punto di morire, me la immaginavo fredda, minuta e stanca sul letto di un ospedale, me la immaginavo davanti allo specchio che non si piaceva, che si guardava schifata perché era ancora troppo per lei.
Non aveva più le mestruazioni, spesso non veniva a scuola.
Ogni volta che doveva andare a fare una visita e a pesarsi era nervosissima e intrattabile.
Andava anche dallo psichiatra.
Una volta scherzando disse: “Vado dallo psichiatra, come i pazzi!” e si mise a ridere.
Io non ebbi il coraggio di dire nulla, sapevo che lei si sentiva diversa.
In un certo senso purtroppo lo era.

Non accettava di mangiare la pasta se sua madre la cucinava insieme a quella degli altri o anche se solo la sfiorava con la forchetta utilizzata da qualcun altro.
Stupide fissazioni prive di fondamento, ma la sua vita girava attorno alle calorie.
Leggeva e studiava tutto il giorno perchè voleva essere sempre la migliore, quando prendeva otto tornava al banco sconsolata e non voleva più parlare con nessuno.
Non era aggressiva, non ne avrebbe nemmeno avuto la forza, solamente il suo sguardo si rattristava ancora di più e non apriva più bocca se non per sospirare.
Era capricciosa, perché doveva essere perfetta. Le unghie, i capelli, i vestiti, la scuola.
E il peso.
Lei voleva essere bellissima.

Un giorno decise di non bere più perchè la bilancia segnava un etto in più dopo che aveva sorseggiato un bicchiere d'acqua. Finì per l’ennesima volta in ospedale, i medici le dissero che andando avanti così si sarebbe distrutta.
Arrivò a pesare 36 kg.
Era alta un metro e sessanta circa.

La piccola, minuscola Ellie, con cui non ho mai parlato veramente, a cui non ho mostrato nemmeno un po' di affetto.
Ogni giorno rischia di cadere e non rialzarsi più.
So che non avrei potuto guarirla con le mie cazzate, ma mi sono resa conto dei suoi veri problemi solo dopo che se n'è andata da scuola.

Una ragazza intelligentissima, un vero genio, ma sì è buttata via in questo modo Aro, mi fa stare male. Perché nessuno merita di ridursi così.
Anche se non la conosco e non posso giudicarla non credo che possa guarire, non credo che ne avrebbe la forza. Ed è così difficile aiutare le persone in questi casi. Perché vedono cose che non esistono.

Prego solo che possa stare meglio, che non abbia ricadute pesanti.

La cosa che mi fa più rabbia è vedere ancora certe ragazze che divinizzano l'anoressia. Fanculo.
Ragazze che danno consigli su come dimagrire il più in fretta possibile per raggiungere la “perfezione.”
Ma fanculo.
Mi basta digitare su Google "anoressia" e questi stupidi blog escono a fiotti, mi chiedo come sia possibile che esistano, di nuovo fanculo e ancora fanculo.

Mentre leggo tutte quelle cazzate vedo il volto di Ellie che piano piano si spegne, il suo ventre sempre più piatto, la sua pelle tirata e le sue mani scheletriche.
Penso al fatto che forse non avrà mai un bambino,
che forse un giorno non avrà nemmeno più la speranza e la forza di alzarsi dal letto.
Vedo ragazze che piangono perchè vorrebbero tornare normali ma rimangono sempre sui 38 kg perchè il loro corpo non accetta più il cibo che mangiano e non sanno più che fare, vorrebbero solo guarire ma non possono, me lo scrivono dietro gli schermi dei loro computer: si sentono dei mostri.

E invece altre stupide ragazze scrivono consigli idioti per ammalarsi e peggiorare continuando a "onorare" una dea, ANA, come la chiamano loro, che non esiste.

Questo mondo è un posto orribile Aro e noi ci siamo dentro. E non possiamo farci niente, non possiamo guarirle con una magia.

Sono felice che ci sia tu che mi fai sentire bella, Aro, mi fai sentire bella da morire.
Vorrei dare un pezzettino di te a tutte quelle ragazze che si sentono brutte, insicure, indegne di stare al mondo.
Con te cambierebbero idea, grazie a te si sentirebbero meravigliose.

Ti voglio bene,

Jasey



{ Il pavimento è freddo.
Non ho voglia di parlare, nemmeno di pensare.
Sono ancora troppo, troppo per qualsiasi cosa.
Non ho nemmeno fame, non vedo perché dovrei abbuffarmi come dicono tutti di fare.
Questa notte è buia e senza stelle, ci sono tante ombre che danzano attorno a me, proiettate sulla parete come fantasmi venuti a prendermi.
Nonostante stiano parlando a voce alta e urlando non riesco a sentire cosa dicono.
Queste lenzuola sono ruvide.
Mia madre piange.
Lo fa spesso dopo cena quando vede che non ho toccato cibo.
Chiede a mio padre dove hanno sbagliato, ma non hanno sbagliato loro, vorrei dirglielo.
Sono io che sono sbagliata, questo mondo è sbagliato.
La gente è cattiva, spara verità tagliente, come una lama.
Non vedo l’ora che arrivi quel giorno, quando sarò perfetta, talmente bella da sentirmi leggera come un palloncino, volare via e fuggire dalle paure, da tutte le parole brutte.

Ho tanto freddo.
Mi sento leggera,
forse ora sto meglio.

E Svanirò. }

   
 
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