Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Dhialya    29/08/2011    1 recensioni
E' da mesi che brancolo nel buio senza trovare una scappatoia.
Perfino i topi riescono a trovare il formaggio in un labirinto, io non riesco a trovare nemmeno la via da cui ci sono entrata. Sono mesi che mi nascondo dalla vista delle persone, che mi isolo per non sentire e non vedere la gente. Sono mesi che quando cammino per strada cerco di non farmi notare, camminando veloce e a testa bassa.
Sono mesi che, semplicemente, non sto più vivendo.
Andava tutto bene. Stava andando tutto bene.
La mia vita stava andando normalmente, ed ero felice.
Ma sono caduta. Sono precipitata.
Nuovamente.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Riflesso di Madre



-Vai con loro. Sei tutto ciò che gli rimane del ricordo di tua madre-.

Mio padre mi dice così, quando sbuffo e mi lamento perchè quella sera devo uscire.

-Vedi di ficcartelo per bene in quella cosa rotonda che hai sopra le spalle e che si chiama testa: Io non sono mia mamma, ricordalo-.

Vorrei tanto rispondergli per le rime quando una scossa di alterazione mi attraversa da capo a piedi, ma mi mordo la lingua, chiudendo le mani a pugni e stringendo fino a che non sento male.

Non ho voglia di andare al ristorante, a mangiare, ridere e scherzare, stare in mezzo alla gente e sentire nelle orecchie il brusio insistente delle persone. Preferirei starmene in casa, da sola, confinata nel mio mondo senza nessuna presenza attorno, a pensare sul nulla assoluto con la musica che mi trapana i timpani.

Invece ho detto, per chissà quale strano caso, “si, vengo”, quando mi hanno fatto la proposta.

Lo so il perchè: non ho voglia di sorbirmi le loro lamentele, le loro facce da cani bastonati e di essere additata – per l'ennesima volta, l'ultima di tante – come una menefreghista.

Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?

E' da mesi che brancolo nel buio senza trovare una scappatoia. Perfino i topi riescono a trovare il formaggio in un labirinto, io non riesco a trovare nemmeno la via da cui ci sono entrata.

Sono mesi che mi nascondo dalla vista delle persone, che mi isolo per non sentire e non vedere la gente. Sono mesi che quando cammino per strada cerco di non farmi notare, camminando veloce e a testa bassa.

Sono mesi che, semplicemente, non sto più vivendo.

Andava tutto bene.

Stava andando tutto bene.

La mia vita stava andando normalmente, ed ero felice.

Facevo acrobazie sopra un filo sospeso, come un giullare emozionato e indifferente al pericolo. E me ne infischiavo del vuoto che avevo sotto di me. Lo passavo, e andavo oltre.

Ma sono caduta.

Sono precipitata.

Nuovamente
.

Non ho fatto in tempo a rialzarmi, a far rimarginare le vecchie ferite che eccone di nuove. Più profonde e serie, questa volta.
Mi hanno perforata, mi hanno cambiata dentro. Si sono insinuate come le tenere dentro di me, rendendomi l'essere infimo che sono ora.

E non sono mia madre.

Non ho il suo sorriso, i suoi occhi e il suo volto.

Io non sorrido mai. Non sono aperta, non sono cordiale e non sono buona. Non riesco a continuare a vivere e ridere, mentre una bestia nera mi prosciuga la vita da dentro.

Lei invece si.

Lei continuava a rialzarsi, nonostante il dolore e la sofferenza. Lei assaporava la vita, l'amava.

Io la odio, mi fa venire un senso di nausea e vomito ogni volta che mi sveglio la mattina. 

Non sono mia mamma.

Non lo sono, e non lo sarò mai.

Sono solo il riflesso di una vita andata in frantumi per l'ennesima volta.



Si dice che il dolore da sopportare venga alle persone con una personalità forte e un carattere determinato, atto per tenere testa a ciò che stanno passando. Ne conosco di persone così, le invidio e le stimo allo stesso tempo.

Faticano, soffrono, ma si rialzano e vanno avanti, fieri di loro stessi.


Perchè a me sono venuti se non sono capace di combatterli e non ho la forza necessaria per superarli a testa alta?

























{_Dedicato a delle persone speciali, che mi hanno stravolto la vita, anche se questo scritto non è minimamente paragonabile a ciò che si meritano_ Una flashfic scritta qualche mese fa, in un momento "No" e in cui riversano pensieri diversi. Può suonare anche un pò nonsense per questo, ma è voluto. Sono pensieri su carta, riversati coem potrebbero fare nella testa, quando si accumulano fino a scoppiare.
Grazie di aver letto, D}
 





   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Dhialya