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Autore: Gra Gra 96    30/08/2011    8 recensioni
[Grattastinchi/Felpato]
- Oh, Gra, non la prendere così male! Insomma, è palese che non possa andare avanti tra noi due! – esclamò il cagnone, cercando di persuadere l’altro all'evidenza dei fatti. – Io sono un Animagus e tu, tu sei…un gatto.
La storia tra un gatto e un Animagus, tra Grattastinchi e Felpato.
Da non leggere se si hanno problemi cardiaci, io vi ho avvisato u.u
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Dedico questa storia alle ragazze della chat di MSN alle quali avevo già preannunciato la mia folle idea...

 

Grattastinchi & Felpato: Impossible Love!

Felpato si muoveva cauto lungo i sentieri della Foresta Proibita; non temeva il pericolo, questo mai, ma aveva la netta sensazione di essere seguito da qualcuno…
Con un rapido scatto entrò nel folto della foresta, con la palese intenzione di seminare  chiunque gli stesse dietro. Stando ben attento a non lasciare tracce, corse in lungo e in largo, a destra e a sinistra, su e giù, fino a scomparire completamente nella macchia.
Nessuno sarebbe riuscito a scovarlo, ne era assolutamente certo. Infatti, dietro l’apparenza di uno stupido e pulcioso cagnone nero, si nascondeva una grande mente, quella del noto Sirius Black.
“Sono meglio di un cane di razza!” si auto-elogiò l’uomo mentalmente.
In quel momento, da un imponente abete ricoperto di neve cadde una grossa palla di pelo arancione che iniziò a fissare l’altro animale con aria inebetita.
- Oh, no, Grattastinchi! Non ne posso proprio più dei tuoi continui pedinamenti! Insomma, sono un uomo libero, io! – esclamò Sirius in tono drammatico, ma ridendo di gusto della sua ultima affermazione.
A queste parole gli occhi del gatto divennero languidi e l’animale ebbe un paio di tremendi singulti, come se stesse coraggiosamente cercando di trattenere le lacrime. Lanciando a Felpato un ultimo sguardo carico di sofferenza e rammarico, fece per andarsene da dov’era venuto.
- Oh, Gra, non la prendere così male! Insomma, è palese che la nostra storia non possa andare avanti! – esclamò il cagnone, cercando di persuadere l’altro all’evidenza dei fatti. – Io sono un Animagus e tu, tu sei…un gatto.
Grattastinchi gli rivolse un’occhiataccia minacciosa.
- Okay, te lo concedo: probabilmente sei un mezzo Kneazle, ma questo non cambia affatto le cose, credimi. – disse Sirius in risposta.
Il vento soffiava rumorosamente, staccando le ultime foglie rimaste sugli alberi; il giorno stava cedendo il posto alla notte ed i due animali non avevano ancora definito la situazione.
Felpato cercava in tutti i modi far comprendere al gatto che tra loro non poteva esserci nulla di più di una semplice amicizia, ma quello non si faceva affatto convinto.
- Miao, miao, miao…- mormorò, fissando l’amato con i suoi grandi occhi felini.
- La fai facile tu: quando c’è l’amore tutto è possibile… Invece no, Gra, non è sempre così. Io ultimamente vivo da cane (nel vero senso della parola), è vero, ma preferirei di gran lunga trascorrere le mie giornate da uomo. Stando con te, mi condannerei a un’esistenza canina, non trovi? – spiegò Sirius, girando nervosamente attorno al gatto.
Non voleva ferire i suoi sentimenti, ma neanche illuderlo.
“Che situazione assurda!” si ritrovò a pensare.
- Quindi, Grattastinchi, tra noi è finita. Anzi, non è mai iniziata! Se vuoi possiamo restare amici. – concluse quello, congratulandosi con sé stesso per la grande diplomazia dimostrata nelle ultime ore.
Dopotutto, a Hogwarts si era ritrovato spesso a scaricare le sue fidanzate, spezzando i loro delicati cuoricini. Non che gli fosse mai dispiaciuto granché…
- Miao! – esclamò la palla di pelo arancione con rabbia, soffiando a colui che non ricambiava i suoi profondi sentimenti felini.
- Come siamo volgari! – commentò Sirius per tutta risposta.
Il gatto gli rivolse un’ultima occhiata di puro disgusto, poi, con grande sollievo del cagnone, lasciò la radura. Felpato emise un sospiro di sollievo: si era proprio tolto un grande peso dal cuore, ammesso e non concesso che ne avesse uno.
Ora avrebbe finalmente potuto dormire sonni tranquilli, una volta tornato nella sua confortevole grotta ad Hogsmead.
Un funesto pensiero gli attraversò di colpo la mente. Era solo, nella zona più fitta e oscura della foresta, in piena notte.
 - Grattastinchi! Ehi, Gra, torna qui! Forse sono stato troppo precipitoso! – iniziò ad urlare Sirius, non ottenendo alcuna risposta.
Sconsolato e amareggiato, non gli rimase altro da fare che rannicchiarsi ai piedi di un abete con la speranza di prendere sonno il più presto possibile.
Quel giorno Felpato aveva imparato qualcosa di molto importante: mai spezzare il cuore ad un gatto, al calar del sole, nel bel mezzo della Foresta Proibita. Mai.
“Devo ricordarmi di appuntarlo da qualche parte…” rifletté il cagnone amaramente.


Spazio autrice
Molti di voi penseranno: "Gra Gra 96 è impazzita".
Ebbene sì, avete assolutamente ragione u.u
Del resto, scrivere una Felpato/Grattastinchi non è cosa da tutti.
L'autrice che si cimenta in tale prova dev'essere abbastanza pazza, idiota, sconsiderata, strana e, soprattutto, pronta per un ricovero urgente al San Mungo. Mi auto-attribuisco tutti questi aggettivi.
Comunque spero che la storia vi strappi per lo meno un sorriso...=)
Ora siete liberi di distruggere la mia già bassa autostima con le vostre recensioni.

*fugge via, cercando di evitare i pomodori marci*
Addio,
Gra Gra 96



  
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