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Autore: Yucchan    01/05/2006    9 recensioni
“- Harry è mio…- sibilò, Corey, a denti stretti –e presto se ne accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio, il quale mise i soldi nella cassa.” I Dursley improvvisamente sono più gentili con Harry e non solo fanno rimanere Ron ed Hermione una settimana prima dell’inizio della scuola a casa loro, ma vogliono anche che il giovane Potter torni da loro per Natale. Chi è questo Corey e che rapporto ha con Harry? Cos’è successo in passato fra lui Blaise Zabini e niente meno che il Principe delle Serpi, Draco Malfoy? Bè, se lo sapete fatemelo sapere! Uh, uh.. sto scherzando! Anche se non ci ho capito molto neanche io su quello che voglio scrivere, spero che la storia vi intrighi un pochetto e che vi lasci la voglia di recensire!^^ Il titolo lascia a desiderare ma...^^'''
Genere: Generale, Romantico, Commedia, Malinconico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Albus, Silente, Draco, Malfoy, Fleur, Delacour, George, e, Fred, Weasley, Harry, Potter, Hermione, Granger, Il, trio, protagonista, Lucius, Malfoy, Nuovo, personaggio, Pansy, Parkinson, Remus, Lupin, Ron, Weasley, Severus, Piton, Sirius, Black | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mia prima fic quasi normale di Harry Potter

La mia prima fic quasi normale di Harry Potter! A parte una specie di song-fic scritta di cui non voglio parlare ==’’ Vabbè non fate caso ai commentino fra parentesi contro Poter. Ehm, io odio Harry Potter ma adoro le Draco/Harry… chi mi capisce è un vero genio! E lasciatemi dire… maledetta correzione automatica! Continua a scrivermi Zaini invece di Zabini! Ç__ç Ah visto e dato che odio anche il sesto libro di Harry Potter (maledetta Rowling me la pagherai) il libro qui non centra niente! A parte per alcuni dettagli

“- Harry è mio…- sibilò, Corey, a denti stretti –e presto se ne accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio, il quale mise i soldi nella cassa.” I Dursley improvvisamente sono più gentili con Harry e non solo fanno rimanere Ron ed Hermione una settimana prima dell’inizio della scuola a casa loro, ma vogliono anche che il giovane Potter torni da loro per Natale. Chi è questo Corey e che rapporto ha con Harry? Cos’è successo in passato fra lui Blaise Zabini e niente meno che il Principe delle Serpi, Draco Malfoy? Bè, se lo sapete fatemelo sapere! Uh, uh.. sto scherzando! Anche se non ci ho capito molto neanche io su quello che voglio scrivere, spero che la storia vi intrighi un pochetto e che vi lasci la voglia di recensire!^^ Ciaoneeen!

 

 

Primo Capitolo: L’anomalia dei Dursley.

 

 

“Forse dovrei cominciare a considerare seriamente il suicidio…” pensò Harry Potter, osservando la scena che gli si poneva davanti. Suo cugino Dudley aveva organizzato una festa a casa e, sfortunatamente per il moro, era stato costretto a partecipare. Non perché Dudley ci tenesse alla sua presenza, anzi, ma la sua era solo una scusa per poterlo umiliare e prendere in giro con i suoi compagni di scuola. Ma nonostante cercasse in tutti i modi di farlo offendere, i suoi compagni di Snobkin erano affascinati dal moro ragazzo con una strana cicatrice sulla fronte… (più che altro erano sorpresi di vedere una faccia tanto ebete… ndyucchan; uffa! Smettilaaaa!! Ndharry) in particolar modo le ragazze, e anche alcuni ragazzi, gli ronzavano continuamente intorno.

Era proprio in quel momento infatti che Harry rifiutava l’ennesimo invito a ballare. Cercò di distrarsi in qualche modo quando una voce attirò la sua attenzione. Era un ragazzo più alto di lui -“quanto malfoy” pensò subito harry-, con dei capelli nerissimi sistemati a spazzola con del gel e con dei ciuffi più lunghi che gli ricadevano sugli occhi, i quali erano di un bellissimo azzurro chiaro come il ghiaccio. (la frangetta è tipo quella di Kokuyo del manga Wish delle Clamp. aaah il ragazzo dei miei sogni *çç* ndyu; ecco appunto sogna -.- ndharry; grrr ti odio sfregiato ndyu)

- Lui è tuo cugino… Harry Potter?- chiese a Dudley con una voce alquanto calda e suadente, tanto che alcune ragazze li vicino smisero di chiacchierare.

- Si… un completo idiota. Tu non vieni a scuola con noi, non ti ho mai visto- rispose stizzito il ragazzo. Evidentemente erano convinti che Harry non potesse sentirli.

- No, infatti. Sono un amico del tuo compagno di banco. Mi ha chiesto di venire. Disturbo?- sorrise; un sorriso che Harry considerò a dir poco meraviglioso. Il ragazzo, dopo aver lasciato senza fiato Dudley, si avvicinò al moro con fare amichevole. Sorridendo gli porse la mano che Harry accettò di buon grado.

- Io sono Corey Taylor (come il cantante degli Slipknot, lo so. Ma non mi veniva altro^^’’ ndyu), tu devi essere Harry Potter. Piacere di conoscerti.- Potter ricambiò il sorriso spostandosi verso sinistra per fare spazio sul divano, invitando la sua nuova conoscenza a sedersi. Restarono lì a parlare per il resto della serata. 

Corey Taylor era un tipo veramente strano ma molto carismatico. Per alcuni argomenti sembrava avere la stessa testardaggine e stupidità di Ron per altri sembrava in tutto e per tutto Hermione. Oltre ai due lati che gli ricordavano i suoi migliori amici, Harry riuscì a conoscere molte altre cose di quel ragazzo. In giro era una specie di teppistello ribelle mentre d’altra parte dava l’aria di un tipo responsabile, con la testa sulle spalle; non aveva pregiudizi e detestava invece chi li aveva. Sembrava anche molto orgoglioso. A Harry ricordava anche molto Malfoy… tralasciando il fatto che ultimamente quasi tutto gli ricordasse il bel biondo…

Quando alla fine si salutarono era come se si conoscessero da anni. Si abbracciarono dandosi leggere pacche sulla schiena e Taylor gli disse “ci vediamo presto.

Poco dopo Harry, mentre tentava di prender sonno, ripensò a quella frase. Avrebbe veramente voluto rivederlo presto ma mancavano ancora quattro settimane all’inizio della scuola e solo due settimane dopo sarebbe andato a Grimmould Place!

Ron e Hermione! Ecco cosa poteva fare! Visto che non riusciva a dormire avrebbe scritto loro di quel ragazzo! Sarebbero stati sicuramente felici di sapere che si sentiva bene e che era riuscito a fare amicizia senza chiudersi in stesso dopo la morte di Sirius

Alzandosi prese carta e penna, si sedette alla scrivania vicino ad Edvige che già si pregustava la passeggiata notturna.

 

“Ehi Ron, Mione!

Come state? So gia che vi starete chiedendo come mai sia io a farmi sentire per primo, vero?

Non  preoccupatevi non mi sono drogato e non sto male! Anzi! Questa sera i miei zii mi hanno costretto a partecipare alla festa di mio cugino… due palle! Però ad un certo punto della serata ho conosciuto un ragazzo… è troppo forte! (e carino… mettiamo i puntini sulle i. Anche se non regge con la persona che amo…).

So già che Hermione lo adorerà al solo sentire parlare della sua enorme libreria. Suo padre è il presidente di un azienda molto prestigiosa e nel suo ufficio ha un ENORME libreria! Presente quella di Hogwarts? Ci andiamo vicini! Fatto stà che Corey (il ragazzo che ho conosciuto) ne ha letti una marea! È intelligentissimo, fa quasi paura a  dire il vero… quanto vorrei farvelo conoscere!

Spero che passino in fretta queste settimane per potervi rivedere!

Salutatemi tutti!

 

Harry”

 

Rilesse e piegò la lettera, legandola poi alla zampetta di Edvige che prese volentieri il volo. Non ci aveva messo molto a scrivere la lettera e questo non contribuì a migliorare la sua insonnia, anzi ora non vedeva l’ora di leggere la risposta e non riusciva proprio ad addormentarsi!

Visto che non aveva niente da fare decise di scendere e rubare qualcosina da mangiare, tanto a quell’ora i Dursley erano sicuramente sprofondati nel sonno. O almeno sperava.

Arrivato a metà delle scale sentì le voci dei suoi zii provenire dalla cucina.

- Petunia, è la cosa più bella che poteva capitarci in questo periodo! Finalmente quel buono a nulla ci è servito a qualcosa!- disse Vernon, la voce più roca del solito.

- Dici che accetterà, caro?- chiese di rimando la donna. Sembrava esserci un velo di preoccupazione nella voce.

- Non avrà poi molta scelta! Comunque… cos’è stato quel rumore?!- Harry, cercando di scendere lentamente, aveva fatto scricchiolare uno degli scalini attirando l’attenzione dei zii e costringersi alla ritirata. Quella conversazione gli diede da pensare per la maggior parte della nottata. Era evidente che stessero parlando di lui, non avrebbero mai definito un “buono a nulla” il loro Duddy, ma… che intenzioni avevano?

Lasciò perdere la conversazione origliata quando, il pomeriggio seguente, arrivò la risposta dei suoi amici.

 

“Harry!!!

Siamo contentissimi di sapere che hai fatto amicizia! Non vediamo l’ora che venga dopodomani per poterci divertire! Certo, però, che potevate avvertirci prima,avremmo avuto più tempo per comprare qualcosa di decente! Se non ci fosse stata Herm che se ne intende di babbani, erano guai! Quando le ho detto della libreria ha strabuzzato gli occhi! Te lo giuro sembravano fuori dalle orbite! Ehm… sbaglio o hai scritto che è… carino? Ok, questa parte ce la devi spiegare…

Comunque sia passando a cose MOLTO importanti… ti sei innamorato?! E di chi?! Viene ad Hogwarts? In che casa sta? Non sarà un professore? Se è Gazza ti uccido!Preparati psicologicamente perché quando tornerai ti tormenteremo con le domande e guai a te se non rispondi! e ce la pagherai cara per non avercelo detto!

A proposito! Tonks dice di essere passata di lì qualche giorno fa e ti ha visto fuori in giardino. Ha detto che sei completamente cambiato! A suo parere sei uno schianto! (non dirle che te l’ho detto o mi potrebbe picchiare) Vedi di non farmi rosicare troppo, almeno!

 

Ti risalutano tutti ed Herm ti manda un bacio.

 

Ron”

 

Harry rise alla sfilza di domande su chi era la “ragazza” che aveva rubato il suo cuore. Più che ragazza era il contrario… Già immaginava il caos totale di quando avrebbe annunciato il nome di Draco Malfoy… Rise ancora e lesse la fine della lettera. Bè in effetti era cambiato. Siccome per tutta l’estate non aveva nulla da fare si era allenato parecchio facendo jogging, addominali e molti altri esercizi. Il suo fisico era più accentuato, da sotto la maglietta si potevano intravedere i muscoli, il suo fondoschiena era bello e sodo i suoi capelli più arruffati che mai e gli occhiali abbandonati in un cassetto, sostituiti da lenti a contatto. Per di più, grazie ad un lavoretto che lo teneva occupato tutti i giorni della settimana solo di mattina, -Dalle 6 alle 13. il pomeriggio si allenava- si era potuto comprare un intero guardaroba di marca nuovo. (a me non fa né caldo né freddo se un vestito è di marca o meno, ma è per rendere l’idea^^’’ ndyu)

Osservandosi allo specchio sorrise accantonando la modestia. Oh, si… li avrebbe davvero sorpresi.

Ora il problema era risolvere l’ennesimo enigma (non che gli altri li avesse risolti -.-): ovvero: Dopodomani cosa? Mancavano ancora due settimane a quando si sarebbero rivisti!

Sarebbe rimasto sotto il sole cocente per ore se non fosse stato per Dudley, che gli riferì ,strano ma vero, gentilmente che lo stavano chiamando.

Entrò titubante in cucina, dove i suoi zii più il cugino lo stavano aspettando seduti intorno al tavolo, apparecchiato per il thè. Da quando i Dursley lo invitavano a prendere il thè?! Si sedette all’unico posto vuoto guardandoli sconcertato.

- Harry, caro, mangia anche i biscotti, sei così sciupato con tutti gli allenamenti che fai- a rompere il silenzio fu zia Petunia mentre gli versava il thè nella tazza. Ora che ci faceva caso, notò Harry, aveva parlato gentilmente come faceva di solito Molly Weasley! Decisamente qualcosa non quadrava… Da persona educata (-.-), comunque, prese la tazza ringraziando.

- Allora, questa mattina mentre ancora dormivi mi sono presa la libertà di usufruire della tua civetta, mi dispiace di non avertelo chiesto prima.- continuò la donna. Potter si irritò ma fece finta di niente, affermando che non c’erano problemi. –Ci ho messo non poco a convincerla a mandare una lettera ai tuoi amici. Li ho invitati a trascorrere una settimana da noi… che ne dici? Sei contento?- Quando finalmente tutti i neuroni (e sono veramente pochi ndyu) assimilarono bene la notizia, Harry credette di poter volare dalla felicità. Anche se la cosa lo lasciava sconcertato! Da quando frequentava Hogwarts aveva imparato che tutto è possibile, per quanto ne sapeva gli elefanti potevano anche volare ma i Dursley non potevano aver fatto una cosa tanto gentile verso di lui! Andava contro ogni legge o regola di quella casa! Una cosa inumana da parte loro! Se quelli erano i veri Dursley lui era Elvis Presley!! (O__o’’’’)

- Grazie…ehm…grazie davvero!- Stava per chiedere il perché, ma si disse che era meglio sbrigarsi e andarsene prima che cambiassero idea!! –Allora è meglio che vada ad avvisare il capo e… a mettere a posto! Grazie ancora!- aggiunse alzandosi; gli altri sorrisero (bleah!) Quello che Harry non vide mentre usciva era il ghigno che Vernon Dursley gli rivolse.

 

Passati i due giorni, finalmente arrivò il momento dell’arrivo dei suoi migliori amici. Sarebbero arrivati nel pomeriggio quindi aveva tutto il tempo! Tonks aveva detto loro del suo cambiamento ed era intenzionato a stupirli, infondo ora che se lo poteva permettere!

Cominciò a rovistare nell’armadio perennemente disordinato. Tirò fuori jeans larghi, stretti,pantaloni di pelle, camicie, magliette attillate, magliette sportive da basket o magliette enormi di almeno tre taglie più grandi, catene, borchie e fascette.. (insomma non si è capito che mi piacciono i dark, i rapper e lo stile basket^^’’’). Fuori faceva un caldo da morire quindi scartò qualsiasi cosa fosse di colore nero ed optò per uno stile più sul fashion (bleah!!) Indossò un paio di scarpe da ginnastica della nike slacciate, dei jeans larghi che gli si appoggiavano a malapena sui fianchi e lasciavano intravedere gran parte dei boxer neri aderenti (praticamente li aveva a metà fondoschiena), una camicetta bianca con i polsini sbottonati. I primi bottoni aperti della camicia lasciavano intravedere il petto abbronzato, dove era poggiata una catenina a forma di croce; una piccola ciocca di capelli era legata in un codino mentre il resto era come il suo solito tutto arruffato, il tutto con una traccia di matita sotto gli occhi verde smeraldo. (ma quando mai quello è così figo… -.-‘’’’ ndyucchan; antipatica ç_ç ndharry)

Si scrutò allo specchio e decise che andava più che bene.

Per passare il tempo pulì il casino che aveva fatto per vestirsi, riordinò il guardaroba sottosopra e diede da mangiare ad Edwige; quando si affacciò alla finestra vide una macchina parcheggiare sul viale della loro casa e delle teste rosse scendere.

Si precipitò al piano di sotto, spalancò la porta d’ingresso sotto lo sguardo sconvolto dei suoi zii e si fermò davanti ai suoi amici. C’erano Arthur Weasley, Ron, Hermione e Ginny; tutti rimasero in silenzio persi ad osservare l’aspetto a dir poco magnifico del loro migliore amico.

- state bene?- chiese il fulcro di tante attenzioni.

- ehm… si, ma… Harry! Sei così… così…- cominciò Hermione scrutandolo.

- … sexy!- finì per lei una sbavante Ginny. Un “ve l’avevo detto io!” si udì provenire da dentro la macchina. Tonks era rimasta seduta accanto al posto di guida salutando Harry con un gesto della mano. Arthur diede le loro valige ad Hermione e Ron e salutò Harry,pronto ad andar via.

- Signor Weasley se vuole entrare…- disse il moretto indicando la casa. L’uomo scosse la testa.

- Meglio di no Harry, i tuoi zii non apprezzerebbero- e indicò la finestra dove Vernon e Petunia li osservavano contrariati. –E poi devo riportare la macchina al Ministero. Su Ginny, salutali che andiamo.- continuò stringendo la mano del ragazzo in segno di saluto.

- Anche a me sarebbe piaciuto rimanere… Ciao ragazzi!-disse abbracciandoli (tranne Ron)e salendo in macchina. Dopo un ultimo cenno con la mano il Signor Weasley partì e il trio entrò in casa. Ron si guardò bene in giro, era la prima volta che metteva piede in una casa babbana.

Harry li condusse nel salotto presentandoli ai suoi zii.

- Zia Petunia, zio Vernon loro sono Ron Weasley ed Hermione Granger. Ron, Herm loro sono i miei zii e lui è mio cugino Dudley.- presentò molto in fretta il ragazzo; non vedeva l’ora di poter stare soli in camera per una lunga chiacchierata!

- Vi ringraziamo molto per averci invitati, Signori Dursley. La vostra casa è molto bella e pulita, complimenti.- fece subito i suoi ringraziamenti Hermione. Vernon in risposta fece una specie di grugnito, mentre Petunia, al contrario, sembrava molto lusingata. Dudley non la smetteva di fissare la ragazza con gli occhi e la bocca spalancata. Harry ghignò.

- Li porto in camera per sistemare i vestiti.- disse sbrigativo. Petunia storse la bocca.

- La cena sarà pronta alle sette. Siate puntuali.- annuirono e salirono le scale.

 

Ron curiosò un po’ in giro guardando i vari poster sui muri –notò con disappunto che solo uno di Quidditch gli altri erano tutti di cantanti- aprendo i cassetti e l’armadio. Era molto eccitato all’idea di passare una settimana come babbano, tornato a casa avrebbe fatto morire di invidia i fratelli e il padre! Si sedette sul letto per poter parlare di cose molto più importanti.

- Alloooooora…- cominciò Ron –riguardo a quel ragazzo… Corry…-

- Corey…- lo corresse Harry seduto sulla scrivania. –che volete sapere?-

- cosa intendevi con quel carino?-

Il moro lo guardò. Era tanto facile immaginare la scena in cui avrebbe rivelato di essere gay, ma dal vivo era tutt’altra cosa. Non era propriamente omosessuale, in realtà le ragazze non lo lasciavano del tutto indifferente, a dirla tutta c’era solo un ragazzo che lo attraeva, ma rimaneva comunque difficile annunciarlo ai suoi amici... e se non lo avessero accettato? Titubante e arrossendo terribilmente balbettò qualcosa.

- sono… io si… insomma… sono bi… bi….-

- bisessuale?- finì con fare affettuoso Hermione sedendosi accanto a lui. Potter annuì debolmente, guardandoli con espressione quasi impaurita, ma i due ragazzi stavano sorridendo. -Non ci sono problemi, Harry… Sai benissimo che nel mondo dei maghi gli omosessuali sono ben accetti, anzi. Gira voce che Cornelius Caramell abbia qualche amante… Ad Hogwarts, per esempio, la maggior parte dei studenti è bisex… a partire dai Serpeverde.- continuò la ragazza accarezzandogli dolcemente una spalla. L’ultima affermazione “stranamente” rincuorò Harry, il quale prese a parlare tutto eccitato del ragazzo che aveva conosciuto. Quando finì la sua descrizione Hermione aveva creato la riproduzione in miniatura del lago di Hogwarts, mentre si poteva chiaramente vedere invidia negli occhi di Ron. Anche lui sembrava gradire particolarmente il ragazzo.

- Ha degli occhi bellissimi!!! Sono di un azzurro chiarissimo…- "assomigliano molto a quelli di Malfoy... stupendi..." pensò.

- quanti anni ha questo Corry?- chiese il rosso.

- Corey…- puntualizzò Hermione con gli occhi trasognanti e le mani unite. -la nostra età.-

In quel momento Ronald sembrò ricordarsi di una cosa importante...

- Comunque...- disse attirando  l'attenzione dei due amici che ancora parlavano dell'affascinante Taylor. -ti sei innamorato?! E di chi?! Viene ad Hogwarts? In che casa sta? Non sarà un professore? Se è Gazza ti uccido!- disse tutto d'un fiato. Harry rimase per un attimo a fissarlo con gli occhi sbarrati per poi arrossire furiosamente. Si era completamente dimenticato di questo piccolo particolare e non si era preparato! Ora che diavolo gli avrebbe detto?!

Cercando di sembrare il più indifferente possibile scrollò le spalle e annuì.

- E chi è?- chiesero in coro i due amici. A quella domanda scosse violentemente la testa, tanto che gli altri temettero che gli si staccasse.

- Non posso assolutamente dirvelo! Fareste dei vestiti per gli elfi domestici con la mia pelle!!!- esclamò agitando le mani in segno di diniego. I due ragazzi assunsero un espressione a dir poco preoccupante.

- Ora ci hai messo la curiosità Harry!! Diccelo!- rispose Hermione mentre Ron si scrocchiava minacciosamente le dita. Il moro sospirò, elencando nella sua testa tutte le cose che avrebbe voluto fare prima di morire.

- Indovinate voi.- sorrise, anche se a disagio; più ci mettevano più tempo aveva per escogitare la fuga. Subito gli altri due cominciarono a sparare nomi a raffica.

- Hagrid?-

- No!-

- Gazza?-

- Bleah!!-

- Piton? è Piton?!-

- Oddio, mai!!!-

- è  un corvonero? Non sarà di nuovo Cho Chang! Dopo tutto quello...-

-Non è lei.- lo bloccò Potter. -provate le altre case-

- Grifondoro? Non sarà mia sorella oso sperare...-

- Macchè, non potrei mai! è come una sorella anche per me!-

Hermione era rimasta zitta da quando avevano chiesto di Gazza, pensando ad un possibile ragazzo/a. Harry aveva paura della loro reazione se lo avessero scoperto e frequentava Hogwarts. Da come le era stato descritto, questo Corey, era a dir poco divino mentre il ragazzo di cui il suo migliore amico si era invaghito era addirittura meglio di lui... chi poteva mai essere? Solo una persona poteva arrivare a tale bellezza e...

La ragazza spalancò gli occhi come se avesse appena scoperto i segreti dell'universo... (-.-''' ndtutti; ^-^''' ndyucchan) 

Con tono dolce e pacato si rivolse ad Harry che stava facendo finta di vomitare ad un'intuizione del rosso.

- Harry è per caso... Malfoy?-

-...-

Il silenzio ed il rossore comparso sulle gote del moro erano un ovvia risposta agli occhi della ragazza, la quale gli sorrise comprensiva.

- Credo che alcuni elfi domestici non sentiranno più tanto freddo...- sibilò Weasley a denti stretti con una mannaia (presa da chissà dove) stretta nella mano destra e un ago per cucire (sempre preso da chissà dove) nell'altra. Ci pensò Hermione a farlo desistere dall'uccidere il suo migliore amico, con un bello schiaffo dietro la  nuca.

- Ma Harry! è Malfoy! Draco Lucius Malfoy!- esclamò Ron sull'orlo del pianto.

- Esatto. Draco Lucius Malfoy, il ragazzo più bello che io abbia mai avuto a fortuna di vedere!- rispose di rimando Harry, serio. Serio da mettere i brividi.

Ron si impuntò cercando di convincere il suo migliore amico a cambiare idea; tirò avanti l’argomento per almeno una mezz’ora finchè i due ragazzi, stufi, non lo minacciarono.

Il tempo che rimaneva prima di cena Hermione si fece raccontare almeno cinque volte da Harry cosa in particolare l’aveva colpito di Malfoy, ed ogni volta rimaneva sorpresa dall’intensità in cui il moro lo descriveva. Accennava sempre ai suoi occhi freddi e grigi come tempeste, la pelle diafana e, aggiungeva lui, sicuramente liscia e morbida al tatto, i capelli biondi che risplendevano al sole, per non parlare delle labbra rosee come petali. (==’’ ndyu) Il suo corpo scolpito stava bene con qualsiasi cosa lui indossasse, dalla divisa della scuola a quella di Quidditch, l’espressione strafottente e di superiorità che assumeva ogni qual volta si incontrassero gli faceva andare in tilt il cervello. (come se gli servisse Malfoy per quello ==’’ ndyu) La ragazza era soddisfatta ma soprattutto felice che l’amico avesse trovato qualcosa in grado di distrarlo da Sirius. Gli ultimi due mesi, i componenti dell’Ordine erano tutti molto depressi e preoccupati per il giovane Potter e per le sue eventuali reazioni alla morte del suo padrino. Avevano paura che si chiudesse in stesso e furono piacevolmente sorpresi nel constatare che ciò non avvenne. (Oo) Per questo, pensò Hermione, dovevano ringraziare Malfoy.

- Per caso…- cominciò il bambino sopravvissuto giocando con una palletta di carta –i miei zii vi hanno detto perché vi hanno invitati qui?-

- No, ci hanno solo chiesto di venire qui una settimana. Come tu non lo sai?- rispose Ron interrompendo la sua perlustrazione dei vestiti nuovi del migliore amico. –Harry questa roba è fantastica!- aggiunse.

- L’altro giorno quando mi hanno avvertito che sareste venuti qui mi hanno trattato… bene! Erano gentili! E il giorno prima…- Harry raccontò loro della conversazione udita degli zii, lasciandoli alquanto perplessi. Dopodichè scesero per la cena.

Quando entrarono nella sala da pranzo e si accomodarono al tavolo Potter strabuzzò gli occhi. Ora aveva capito perché sua zia Petunia era rimasta chiusa in cucina tutto il giorno: Aveva preparato di tutto e al meglio, a cominciare da una zuppa come primo, al roast beef in salsa con patate all’insalata fresca con pomodori e infine il dessert, usando addirittura il servizio buono! Le cose erano due: o i Dursley si erano drogati o lo stavano facendo per dimostrare la loro “superiorità” ai maghi. Harry optò per la seconda opzione, ma anche la prima non era male. Per tutta la cena Ron cercò di mangiare come meglio e più compostamente poteva, Hermione, cercando di ignorare gli sguardi famelici di Dudley –che stava persino ignorando il cibo per guardarla-, continuava a complimentarsi per l’ottimo pasto con Petunia, la quale accettava di buon grado. Vernon li fissava sospettoso con i suoi occhietti critici, senza fiatare. Arrivati al dessert per la prima volta in tutta la sera cominciò una conversazione.

- Allora Harry, quando andrai dal tuo amico… ehm… Richard?- disse indicando Ron che lo fulminò con lo sguardo, ma evitò di correggerlo quando vide il cenno dell’amica.

- Stavo pensando di andar via insieme a loro alla fine di questa settimana, invece della prossima…- rispose torturando con il cucchiaino il suo gelato alla crema.

- Oh, ma è un peccato! Perché non rimani un’altra settimana qui con noi?- Hermione lo fissò allibita. Harry fece cadere il cucchiaino fissandolo allo stesso modo. Ron smise si mangiare (il che è grave) Vernon e Petunia lo guardarono sorridendo. O almeno con quello che loro pensavano assomigliasse ad un sorriso. –Capisco che dopo tutti questi anni la nostra proposta ti abbia scioccato… Facciamo così. Vai via con loro ma le vacanze di Natale le passi qui. Promesso?- aggiunse Petunia sempre “sorridendo”. Harry, scioccato com’era, non seppe che fare se non annuire.

Da quel giorno i Dursley non cambiarono di una virgola. Sempre gentili e premurosi verso Harry ed i suoi amici: Petunia si assicurava che le pietanze fossero di loro gradimento e che tutto fosse in perfetto ordine, Vernon conversava con loro delle ultime vicende quotidiane, di come andasse il suo lavoro; spiegò a Ron come se la cavavano i “babbani” e a sua volta si fece spiegare come vivessero i maghi. Dudley ogni tanto chiedeva ad Harry se volevano uscire insieme ai suoi amici e arrossiva ogni volta che Hermione gli rivolgesse la parola.

Harry non sapeva se essere contento o preoccupato di questo radicale cambiamento, ma tutti i suoi problemi furono accantonati quando, la mattina presto prima di partire per Grimmauld Place, si era offerto di andare a comprare il giornale a zio Vernon (“il minimo che posso fare dopo questa settimana” pensò) incontrò Corey Taylor.

Il ragazzo stava comprando un giornalino in un negozietto dietro casa e salutò Harry non appena lo vide entrare dalla porta cigolante. Insieme a lui c’era un ragazzo, un poco più basso, biondo con due grandi occhi verdi.

- Che ci fai qui?- Chiese abbracciando Corey. L’altro rispose posandogli alcune pacche sulla spalla e sorrise; il suo magnifico sorriso che ogni volta faceva impazzire Harry.

- Compravo un giornalino, una delle mie passioni... Oh, lui è Simon. Simon questo è Harry.- rispose presentandoli.

- Piacere- disse stringendo la mano al biondo, sorridendo mentre l’altro rispondeva “Piacere mio”.

- Come va, Harry?- chiese infine il moro, aspettando che arrivasse il proprietario.  

- Oh bene, non puoi immaginare che settimana stupenda ho passato!- stava quasi per chiedergli di accompagnarlo a casa per fargli conoscere Ron ed Hermione quando si ricordò che lo stavano aspettando per partire. –Oh, cavolo! Sono in ritardo!- aggiunse guardando l’orologio. Comprò in fretta il giornale e si rivolse al nuovo amico. –Devo andare. Spero di vederti per Natale! Mi sarebbe piaciuto prima, ma non è possibile. Ciao Corey!-disse cominciando a correre.

- E chi te lo dice che non è possibile?- sussurrò. Simon , tralasciando il commento, si passò la lingua sulle labbra.

- Niente male, quell’Harry…- Taylor si girò di scatto.

- Harry è mio…- sibilò a denti stretti –e presto se ne accorgerà…- aggiunse fulminandolo con lo sguardo e pagando il giornalaio, il quale mise i soldi nella cassa. Simon alzò le mani ghignando.

- Ecco il resto, giovanot…ma che??- quando alzò la testa per restituire il resto i ragazzi che fino a poco prima aveva davanti non c’erano più. “Strano” pensò. “La porta è dall’altra parte, me ne sarei accorto se fossero usciti… bah, la vecchiaia!”

 

Arrivato davanti casa fece in tempo a consegnare il giornale e salutare che subito partirono. Durante il viaggio raccontarono un po’ dei casini combinati in giro quella settimana. Non appena varcarono la soglia della casa di Sirius Black,(che ormai apparteneva ad Harry) furono sommersi di domande da parte dei gemelli, finché non arrivò la Signora Weasley con il suo abbraccio letale.

Solo passati due giorni, Harry, trovò un attimo di pace per evocare dopo settimane il ricordo del suo padrino. Nonostante tutto non pianse, trovò il coraggio e la forza di trattenersi tutto dentro, per la millesima volta.

Dopo due settimane di rotture a pulire la casa, finalmente si ritrovarono ad andare a Diagon Alley alle prese con le compere per Hogwarts. Harry, comunque, si sentiva un po’ giù di morale. In tutto il tempo che si era trovato a Grimmauld Place, Lupin non si era mai fatto vedere, nemmeno per fargli gli auguri per i suoi 16 anni. 

Dopo aver comprato i libri ed essere passati al negozio di scherzi dei gemelli Weasley, si recarono tutti al Paiolo Magico per pranzare. Poi sarebbero tornati a Grimmauld Place n°12. Mancavano solo tre giorni ad Hogwarts!

Avevano da poco finito di mangiare e stavano tutti ridendo e scherzando, quando una voce irrisoria e strascicata giunse alle loro spalle.

- Però… non credevo voi potesse permettervi di pranzare fuori…- sibilò sghignazzando Malfoy in modo che solo Harry, Ron ed Hermione potessero sentirlo. Dietro di lui, Blaise Zabini, gli diede una gomitata sussurrando “idiota, smettila. Sei proprio cocciuto, eh?”. Potter, che dava ancora la schiena ai due, cominciò a sudare freddo.

- Non sono cose che ti riguardano, Malfoy.- rispose alquanto irritato Ronald. Il biondo lo guardò sprezzante. Stava per aggiungere qualcosa di tagliente quando la voce acida di Harry raggiunse le sue orecchie.

- Vattene Malfoy.- Draco rivolse il suo sguardo sulla schiena di Potter.

- Sai che è maleducazione non guardare in faccia le persone mentre parli?- chiese strafottente. Blaise roteò gli occhi al cielo e si schiaffò una mano in faccia. Non cambiava mai…

- Sono maleducato pur di non vedere la tua stupida faccia.- rispose il moro. Per fortuna era girato di spalle, cosicché i due Serpeverde non poterono vedere la sua espressione affranta, delusa e rassegnata. Ron provò compassione per il suo migliore amico e ancora più odio verso il suo nemico. Hermione invece riuscì a leggere qualcosa negli occhi di Malfoy. Non era odio o disprezzo ma… tristezza? Rimase molto sorpresa dall’espressione di Draco. Zabini se e accorse e, sorridendole, annuì. Possibile che lui…?

La ragazza rispose al sorriso solo quando il biondo voltò le spalle, per poi andarsene con uno “Tsk!” scocciato, seguito dall’amico.

- Harry, mi dispiace…- disse Ron seriamente dispiaciuto.

- Non… non fa niente…-

 

Quando arrivò il giorno della partenza Harry, Ron e Hermione furono accolti dai calorosi saluti e abbracci dei loro vecchi amici davanti all’espresso di Hogwarts. Per la prima volta in sei anni il trio era arrivato in anticipo, così stettero almeno un quarto d’ora a chiacchierare con i Signori Weasley e gli altri accanto all’espresso. Molly non si riguardò dal fargli una bella ramanzina, raccomandandosi di non mettersi nei guai, di studiare tanto e di non litigare.

Parli del diavolo spuntano le corna…

Dietro di loro Malfoy, Zabini e Parkinson parlottavano guardando ogni tanto nella loro direzione. Gli unici che se ne accorsero, per fortuna, furono i tre amici. Harry e Hermione cercarono di ascoltare qualcosa della loro conversazione, mentre Ron distraeva gli altri. Sfortunatamente non riuscirono a sentire niente: il treno stava per partire.

Salutarono in fretta e salirono. Mentre Ron e Hermione facevano il loro giro di perlustrazione Harry occupò uno scompartimento insieme a Neville e Seamus, mentre Ginny, Dean (che stavano insieme suscitando le ire di Ron) e Luna raggiunsero alcuni Corvonero in un altro. Dopo alcuni minuti, il tempo per il treno di partire, sentirono delle voci: erano  nello scompartimento accanto a quello di Malfoy. (tra *-…-* sono le parole di Malfoy&co. nello scompartimento accanto)

*- non dovevi!-* disse Zabini. Il suo tono di voce era  piuttosto alto ed era molto simile a quello della Signora Weasley quando sgridava i gemelli.

In quel momento Hermione e Ron entrarono nello scompartimento, trovandoli tutti e tre con l’orecchio attaccato alla parete e chiesero subito spiegazioni.

- Sssssht!!!- risposero all’unisono gli altri. –Stiamo origliando Malfoy!- continuò Seamus.

In un nanosecondo i due ragazzi appena arrivati si erano attaccati alla parete.

*- è più forte di me-* sbottò seccato l’erede di casa Malfoy.

*- è più forte di te? È PIU’ FORTE DI TE?! Ma che diavolo di motivazione è?!-* quasi urlò il moretto scattando in piedi e spaventando Pansy. *-Se vuoi fartelo almeno amico dovresti trattarli bene!-*

*- Amico? E chi lo vuole come amico? Meno lo vedo meglio mi sento! È… è uno stupido! Stupido! Io… e anche tu lo sei! Lasciami stare!-*rispose di rimando Malfoy agitandosi sul sedile.

*- Cerchi di mentire persino a te stesso? Wow, ci riesci benissimo, vedo!-* disse Blaise. *- Sei un egoista, Draco! Non capisci che comportandoti ancora in quella maniera, non dai a noi l’opportunità di…-* continuò ma venne interrotto bruscamente da quello che era stato il suo migliore amico fin da piccoli.

*- Non te l’ho detto io di innamorarti!!-*

I Grifondoro trattennero il fiato a quella nuova scoperta. Zabini innamorato? Blaise Zabini il braccio destro di Malfoy, un Serpeverde… per chi mai aveva perso la testa? Chi era riuscito a far litigare i due Serpeverde?

Uno sbattere suggerì ai ragazzi che qualcuno era uscito dallo scompartimento e, come niente fosse, ognuno si rimise al suo posto. Dal vetro della porta scorrevole, videro Blaise camminare a grandi passo lungo il corridoio del treno.

Passarono buona parte della mattinata a parlare della nuova notizia accordando di non approfittare e andare in giro spifferando tutto, finchè Hermione non si stufò e chiuse il discorso.

- Chissà cosa succederà quest’anno!- esclamò Seamus, dopo aver finito il suo pranzo.

- Spero niente! Vorrei riuscire a passare almeno un anno in tutta tranquillità!- rispose Harry mangiando un’altra caramella Tutti i gusti+1. –Ora che Voldemort è chiuso ad Azkaban i guai dovrebbero essere finiti- aggiunse poi. Pochi mesi prima, al Ministero della Magia, grazie ad Harry e i suoi amici gli Auror erano riusciti finalmente ad arrestare Voldemort e tutti i suoi seguaci. Non proprio tutti, in effetti. Alcuni Mangiamorte erano fuggiti ma purtroppo, dopo che il loro Lord era stato arrestato, non si fermarono, anzi. Come per sfidare il Ministero, avevano portato avanti ciò che il loro Signore aveva cominciato, seminando il panico tra maghi e non. Proprio per questo L’Ordine della Fenice non si era sciolta e proprio per questo Harry ora correva maggiori rischi. Voldemort era stato catturato e i suoi fidati seguaci non avrebbero perso neanche un’occasione per farla pagare cara al bambino sopravvissuto (purtroppo==’’), il quale se ne fregava apertamente. L’unica cosa che veramente importava al giovane Potter era non perdere altre persone a lui care. Voleva anche soprattutto passare un tranquillo sesto anno!

- Suvvia, Harry! Così diventerebbe noioso! Solo studiare, studiare e studiare!- protestò l’amico. Gli occhi di Hermione brillarono dalla gioia.

Dopo altre ore di viaggio finalmente giunsero a destinazione. Raggiunsero le carrozze guidate dai Thestral fino al grande portone di Hogwarts, dove ad attenderli c’era Gazza. (Aaargh! Che orrida visioneeeee!! Ndtutti i primini che scappano e tornano sul treno.)

 

- Benvenuti e Bentornati.- Li salutò Silente dopo lo smistamento. -Sono contento di rivedervi in questo nuovo anno ad Hogwarts. Come nei precedenti anni abbiamo due novità, che annuncerò solo dopo il ben di Dio che abbiamo davanti- così dicendo diede due colpetti con le mani facendo apparire di tutto e di più sui rispettivi tavoli. –Buon appetito!-

Dopo essersi strafogati di cibi di ogni genere i studenti cominciarono a sentire il sonno coglierli, così come gli insegnati. Silente si alzò, ripulendo tutto con un gesto della mano.

- Vorrei ricordare che è severamente proibito entrare nella foresta e…- l’anziano Preside fece la lista di tutti gli oggetti inutilizzabili e di qualche altra severa regola. –Ora le novità. Come tutti sanno al termine dello scorso anno Lord Voldemort è stato catturato. Per festeggiare quest’ultimo avvenimento abbiamo deciso di organizzare un ballo il giorno di Samhain. Non…- La Professoressa McGranitt diede alcuni colpi sul tavolo per richiamare l’attenzione degli alunni, che ora bisbigliavano allegri ed eccitati per la nuova notizia. -Non è un ballo in maschera. Parteciperanno gli ex-campioni del Torneo Tre Maghi svoltosi ad Hogwarts due anni fa, Vicktor Krum della scuola di Durmstrang e la Signorina Fleur Delacour, i quali saranno nostri ospiti per due settimane. Inoltre…- Silente zittì un momento per far calmare il brusio che ormai invadeva l’intera Sala Grande. –Prima del vostro arrivo è stato effettuato uno smistamento. Un nuovo studente frequenterà il sesto anno di Hogwarts e farà parte della casata di Grifondoro. (io veramente volevo metterlo nei Corvonero… bah mi chiedo come sarebbe stato meglio ndyu) Non ha potuto frequentare i scorsi anni per motivi di salute. Sarà compito dei Prefetti Ronald Weasley ed Hermione Granger accompagnarlo insieme ai nuovi studenti fino alla rispettiva sala comune. Corey Taylor, vi starà aspettando qui fuori. Buona notte.- Blaise Zabini sussultò.

Tutti si alzarono e si diressero verso l’enorme porta decorata. Erano molto eccitati e il sonno scivolò via a molti di loro, soprattutto ad un Grifondoro.

- è lui!! È il ragazzo che ho conosciuto!- esclamò Harry guardando i suoi amici.

- Harry… noi qui siamo impicciati con tutti questi primini sovraeccitati… visto che lo conosci, potresti portarlo tu in sala comune?- chiese Ron, cercando di tener fermo un ragazzino saltellante. Anche se a fatica riuscirono ad uscire dalla Sala Grande, fino nel corridoio dove tutti si erano fermati ad osservare con tanto d’occhi sgranati(e saliva *çç* ndyu) il nuovo studente. Corey Taylor se ne stava con il braccio destro appoggiato alla ringhiera delle scale mentre il sinistro era steso lungo il fianco. Aveva un aria impeccabile ed elegante, da far competizione a Draco Malfoy. I capelli sistemati a spazzola con il gel ed i ciuffi più lunghi(liberi dal gel) della frangetta gli ricadevano sfasati sugli occhi color ghiaccio in netto contrasto con i suoi capelli neri come il carbone. Molte ragazze –e anche molti ragazzi- rimasero a fissare la sua figura come qualcosa di divino. Ron ed Hermione, scorto il ragazzo, erano rimasti a fissarlo a bocca spalancata mentre Harry, perfettamente a suo agio, gli si avvicinò sorridendo.

- Corey! Tu… non mi avevi detto di…- cominciò abbracciandolo e venendo ricambiato.

- Già… ma che sorpresa era se no? Anche Simon è un mago, ma frequenta Durmstrang. Credo ci sarà anche lui al ballo, è un ottimo amico di Vicktor- rispose allargando il sorriso (e facendo svenire alcune ragazze, compresa l’autrice *ççççççç* ndyu; datti un contegno!! Ndtutti) –Comunque stiamo attirando l’attenzione… che ne dici di andare al dormitorio?- chiese poi. In effetti tutti gli sguardi erano concentrati su di loro. Specialmente quelli di due Serpeverde…

Draco e Blaise fissarono la scena accigliati. Il primo da un po’ di tempo a quella parte non accettava in generale chiunque si avvicinasse troppo a Potter, sia che fosse un amico o che fosse un nemico, e la cosa lo turbava non poco. Insomma, lui odiava quel piccolo insolente eppure perché provava una strana fitta ogni qual volta la Weasley –che sapeva sbavava ancora per il moro- o la Chang gli si avvicinavano? Perché quando suo padre era stato catturato insieme ad altri Mangiamorte ed il Signore Oscuro lui si era sentito… felice? Libero? Forse perché era così. Anche se gli costava ammetterlo grazie a Potter lui si era liberato, ora poteva cambiare il suo destino, poteva diventare ciò che voleva e non uno spietato assassino…

Accanto a lui, Zabini stringeva i pugni, aveva gli occhi lucidi nell’osservare il nuovo arrivato dirigersi verso la sala comune Grifondoro insieme al famoso Trio. Quanti anni aveva l’ultima volta che si erano visti? 9…10? Sette anni erano passati e lui era l’unico a ricordare la loro vecchia amicizia. Lanciò uno sguardo di sottecchi a Draco. Lui non ricordava niente di tutti gli anni trascorsi con quel ragazzo, Corey. Erano anche loro un trio una volta. Altro che Malandrini, le avevano combinate veramente di tutti i colori! Ma né Malfoy né Taylor ricordavano niente... Per forza… dopo l’incidente i rispettivi genitori ritennero giusto cancellare loro la memoria… e Blaise era il solo a saperlo…

 

Continua…

 

Anteprima 2 capitolo:

*- E’ lui non è vero?- Zabini sgranò gli occhi. –Corey Taylor, intendo. È quel ragazzo con cui stavamo da piccoli.- continuò.

- Come hai fatto a…?-

- Me lo ricordo. Te, Draco e Corey stavate sempre insieme… prima dell’incidente. Credevo fosse morto…- rispose la moretta interrompendolo. – Ricordo anche che lui e Draco erano sempre in competizione…- aggiunse con un sorriso malinconico. Blaise sospirò.

- E lo sono tutt’ora… ma per motivi ben diversi… un motivo in particolare. Anzi una persona.- sussurrò massaggiandosi una tempia.*

 

Ed ecco fatto il primo capitolo!! Spero veramente che vi piaccia e che non vi sembri troppo noioso o banale ç___ç Se è così ditemelo! Devo sapere la triste e cruda realtà! *_* Volevo prima di tutto avvertire che il secondo capitolo l’ho scritto ed è finito ma lo posterò solo quando avrò finito il terzo e via così anche con gli altri. Anche se so già che morirò dalla tentazione di postarlo cercherò di trattenermi. Voleva anche dirvi che non so se metterò più avanti una o più lemon. Dubito perché sono negata ma poi ci penserò, comunque faccio sempre in tempo a mettere VM17 in caso!^^ Ok vi lascio! Al prossimo capitolo e COMMENTATE!^^

 

  
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