Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Elysetta93    30/08/2011    4 recensioni
Poi le immagini del sogno ritornarono davanti ai suoi occhi, dolorosamente intense.
Non era un semplice sogno, era un ricordo: il ricordo di una serata di tanti anni prima, quando lui era ancora un ragazzo… e Lily… e James…
Due promesse, la stessa risposta: "Sempre".
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SEMPRE


Sirius si svegliò improvvisamente, nel cuore della notte.
Si passò una mano tra i capelli scuri, cercando di richiamare alla mente i dettagli del sogno che lo aveva destato, ma più si sforzava di trattenerli, più questi scivolavano via.
C’era una donna, questo è sicuro.
Una donna dai capelli rosso scuro e dai magnifici occhi verdi.
Lily.
Sirius sorrise tristemente pensando a lei, la bella, vivace e brillante Lily.
Poi le immagini del sogno ritornarono davanti ai suoi occhi, dolorosamente intense.
Non era un semplice sogno, era un ricordo: il ricordo di una serata di tanti anni prima, quando lui era ancora un ragazzo… e Lily… e James…
 
“Non dovresti venire qui con il buio, lo sai.”
Lily lo aveva scrutato preoccupata, ma lui aveva sorriso, per rassicurarla.
“Sono stato cauto, stai tranquilla, non mi ha visto nessuno venire qui.”
La donna aveva scosso la testa, turbata.
“Sirius, non mi stavo preoccupando per noi… io sono preoccupata per te!”
 “Ti preoccupi troppo, Evans!”
La voce di James li aveva raggiunti dal piano di sopra, dove stava cercando di far addormentare il piccolo Harry.
Lily e Sirius si erano guardati negli occhi, con un leggero sorriso: James non aveva perso l’abitudine di chiamarla “Evans”, nemmeno dopo sposati.
E ciò provocava in entrambi una serie di dolorosi ricordi: il castello, la spensieratezza infantile, il riuscire a dormire la notte senza alcuna preoccupazione, i Malandrini…
Al pensiero dei Malandrini lo sguardo di Sirius si era incupito.
“Che succede, Felpato?”
James li aveva raggiunti e si era seduto sul divano accanto alla moglie, passandosi una mano sugli occhi, come per scacciare la stanchezza.
“Harry si è addormentato… allora, ci sono novità?”
I due amici si erano fissati per alcuni secondi, intensamente.
Sapevano entrambi… e lo sapeva anche Lily, non era una stupida… a che cosa James si riferisse.
“Nessuna. Remus non ha ancora dato sue notizie… sembra essere sparito.”
James si era morso il labbro, inquieto.
“Se solo potessi uscire…”
“No.”
Lily aveva interrotto il marito e lo stava guardando severamente.
“Silente ha detto di non uscire di casa, lo sai bene.”
“NE HO ABBASTANZA!”
James si era alzato in piedi, furibondo.
“Silente mi tiene incatenato in casa, non sono di alcuna utilità per l’Ordine… e in più… Remus…”
Aveva rivolto a Sirius uno sguardo eloquente, come se solo loro due sapessero, come se Lily non potesse capire.
“Remus ci ha traditi.”
Sirius lo aveva bisbigliato e quelle parole avevano aumentato la rabbia dell’amico.
“Remus ci ha traditi! Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme… Se solo potessi parlargli in faccia… ci ha TRADITI!”
“Adesso basta.”
La voce dolce di Lily aveva sorpreso sia James che Sirius, i quali la avevano guardata sorpresi.
“Basta, vi prego. Remus non ci ha traditi, non lo farebbe mai. Dovete fidarvi di lui, è vostro amico. Ed è buono, nonostante tutto ciò che ha passato. E il fatto che non conservi né rabbia né rancore verso coloro che lo hanno ferito, lo rende una persona stupenda. Voi siete i soli che lo hanno accettato… Come potrebbe tradirvi? James,” aveva aggiunto, guardando negli occhi il marito “tu non sei inutile. Senza di te io ed Harry saremmo persi. Non fare nulla di stupido, ti prego… e tu, Sirius…” gli occhi verdi di Lily si erano spostati verso di lui “stai attento, lo sai quanto sei importante per James e per me. Non potremmo sopportare l’idea di perderti! Se ci accadesse qualche cosa, tu sei il solo che possa prendersi cura di Harry.”
James e Sirius non avevano trovato nulla da replicare, così si erano limitati a guardarla, ciascuno perso nei propri pensieri.
Un pianto leggero dalla stanza di sopra aveva annunciato che Harry si era svegliato.
“Vado io!”
James era balzato in piedi e si era affrettato verso le scale, per poi fermarsi.
Si era voltato ed aveva rivolto un sorriso timido alla moglie.
“Grazie, amore…”
Lily gli aveva sorriso, eppure quando i suoi occhi si spostarono su Sirius, erano lucidi.
“Oh, sono una stupida!” aveva esclamato asciugandosi gli occhi con il dorso della mano.
“E’ solo che sono in pensiero per James, per Harry, per te, per Remus… ma davanti a James devo essere forte, non posso permettermi di piangere.”
Sirius la aveva guardata, commosso, colpito dalla forza e dal coraggio della donna.
Le aveva afferrato una mano e la aveva stretta tra le sue.
“Lily, promettimi una cosa. Promettimi che proteggerai James.”
“Sempre.”
 
Con una stretta al cuore, Sirius scese nella cucina silenziosa; era da poco passato il natale e una strana tristezza lo aveva invaso.
Non appena entrò nella cucina, notò una piccola figura rannicchiata su una sedia, con la testa appoggiata al tavolo, profondamente addormentata.
Per un secondo, pensò di stare ancora sognando.
Era Lily.
La figura si mosse, svegliata dallo sguardo di Sirius.
“Ginny, sei tu?”
La ragazzina si stropicciò gli occhi assonnati ed annuì.
“Sirius?”
“Sono io.” Rispose l’uomo, sedendosi su una sedia vicino a lei.
“Che succede?” aggiunse, notando gli occhi arrossati di Ginny: aveva pianto.
Lei scrollò le spalle, ma il suo viso si fece se possibile ancora più triste.
“Sei preoccupata?”
Ginny annuì.
“Perché?”
La ragazzina lo guardò per un attimo sorpresa, poi esplose.
Perché? Perché tutta la mia famiglia fa parte dell’Ordine, perché siamo in guerra, perché a quest’età i miei fratelli avevano già parlato con mamma e papà di cosa volessero fare dopo la scuola, mentre per me ora la sola cosa importante è arrivare viva alla fine della scuola. Per Harry…”
Si interruppe, soffocando un singhiozzo.
“Ma non posso piangere, devo essere forte. Devo, per la mia famiglia e per Harry. Perché sono come una specie di mascotte per loro… io sono quella troppo piccola per capire e che quindi è sempre allegra, sempre serena. E porto agli altri un po’ di gioia. Ma io capisco… posso fingere di essere sempre felice, se questo fa stare meglio gli altri… ma io capisco…”
Sirius la fissò, con una strana espressione sul volto.
“Ginny, sei innamorata di Harry, vero?”
Lei arrossì, ma non negò.
L’uomo le afferrò una mano e sussurrò:
“Ginny, promettimi una cosa. Promettimi che proteggerai Harry.”
“Sempre.”
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Elysetta93