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Autore: FeIdEn91    30/08/2011    2 recensioni
Un amore che va al di là di ogni immaginazione, contro le leggi della natura, perfino quella più fantastica e impossibile! Ma per amare non ci sono limiti e confini...ci si ama e basta! -leggete per saperne di più-
Genere: Erotico, Fluff, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1

Malgrado la mia giovane età avevo girato già mezzo mondo, non che mi dispiacesse scoprire e perlustrare nuovi posti, però sentivo come una specie di vuoto dentro di me. Avevo bisogno di un posto fisso, di una dimora che avrei potuto chiamare “casa”, di qualcuno che mi aspettasse d’avanti al caminetto accesso e mi dicesse “ben tornata a casa May, com’è andata oggi?”.
E invece era sempre la solita storia, la solita fuga, il solito cambiare…ero stanca.
Per questo avevo deciso di cambiare vita, provandone a seguire una normale, cioè più normale di quanto non fossi io. Sentivo il bisogno di avere delle abitudini, degli orari…cose futili, ma di vitale importanza per una come me.
I miei genitori mi hanno educata bene, almeno per il poco tempo che passavano con me, mi hanno voluta bene da morire, troppo per la loro vita…però mi sono mancati comunque.
Per questo ho deciso di restarmene a Forks, una piccola cittadina di sole 3120 persone. Mi è sembrato un posto carino per cominciare una vita adeguata a una ragazza della mia età.
E così è stato. È da circa un anno che mi sono trasferita qui. Certo all’inizio è stato un po’ faticoso dover gestire gli studi, il lavoro, trovare una piccola casetta per me, inserirmi bene nella scuola, farmi degli amici…ma alla fine ci sono riuscita.
Grazie ad una ragazza, Bella Swan, sono riuscita a gestire tutto…non che da sola non ce la facessi, ma lei è stata davvero gentile ad accogliermi in casa sua fino a quando non mi sistemo per bene.
È da circa un anno, quindi, che vivo a casa dei Swan…ed oltre ad aver finalmente trovato un posto adatto a me, sono riuscita perfino a trovare un’amica sincera che per me farebbe di tutto. Bella è come una sorella per me, la sorella che non ho mai avuto, l’amica mi è sempre stata negata.
Ora sono felice, certo il passato continua a tormentare i miei sogni, ma cerco di farmi coraggio e guardare avanti. Forks mi piace, anche se le condizioni climatiche di qui sono davvero pessime, però non è molto importante…posso sopravvivere a questo.
Oggi casualmente c’è il sole, una delle poche volte che il sole fa capolino nel cielo di questa città, e Bella si sta già preparando per andare non so dove, dato che Edward oggi è fuori in campeggio con la sua famiglia.
Quel ragazzo è di una bellezza spaventosa e i suoi occhi color ambra liquida, che ricordano molto quelli di mio padre, non fanno che scrutarmi, osservarmi, infilarsi tra i meandri più cupi della mia anima…è come se quel ragazzo dalla pelle bianchissima si sforzasse di trovare qualcosa di me che non riesce a capire. È molto strano e ammetto che mi piacerebbe scoprire di più sul suo conto.
Gli amici di Bella sono simpatici, carini con me, ma a volte sono così misteriosi che quasi mi fanno paura.
B: su May alzati è tardi…Jacob sarà qui tra poco e tu sei ancora sotto le coperte…vuoi muoverti pigrona?
La voce di Bella mi aveva rimosso dai mille pensieri che stavo facendo mentre ero comodamente ancora sotto le coperte del mio letto…beh divanoletto visto che dormivo nel salone di Charlie.
M: ti prego Bella, calmati un po’…lasciami stare ancora 5 minuti…
Il calore che la coperta mi dava mi stava facendo ricadere tra le braccia di Morfeo e in quel momento sbadigliai.
B: cosa? 5 minuti? Ok, l’hai voluto tu…
Proprio in quell’istante, Bella mi tolse la coperta di dosso facendomi rabbrividire. La finestra era spalancata e l’aria pungente di quel mattino di giugno mi pervase in un attimo.
M: cavolo, siamo in estate e fa così freddo…
B: meglio che ti ci abitui in fretta…una volta ha pure nevicato!
M: oddio…
B: beh ora muoviti…Jacob sarà qui a momenti
M: Jacob??? Uffa…
Quel ragazzo era il migliore amico di Bella, oltre me, e malgrado questo proprio non riuscivo a sopportarlo. Quel giovane Quileute aveva sempre un sorriso da ebete stampato in faccia ogni volta che mi vedeva e non la finiva più di parlare…proprio insopportabile!
B: non cominciare a trattarlo male come tuo solito…
M: ma non lo faccio apposta…mi viene spontaneo…proprio non lo sopporto
B: dovresti dargli almeno una possibilità…vedrai che non è così male come credi
M: dici?? Non lo so…se solo fosse meno sorridente e stesse più zitto…forse…magari…un giorno lontano…
B: dai May…sei sempre la solita…
Bella cominciò a ridere e da fuori sentimmo un clacson suonare. Mi affacciai alla finestra per vedere chi fosse, e sul vialetto di casa Swan c’era parcheggiata la Chevrolet di Jacob Black.
M: oh guarda…il tuo amico è arrivato
B: Jacob è qui?? Oddio…e tu devi ancora vestirti...
Sicuramente il ragazzo che tanto odiavo era già arrivato alla porta di casa mente noi 2 battibeccavamo perché il campanello suonò.
M: vai ad aprire…
B: no vai tu…io vado di sopra…così almeno ti lascio libero il bagno dopo…
M: Bella, per favore…vai tu ad aprire…
Tutto inutile…aveva già salito le scale ed io mi ritrovavo di fronte alla porta mentre combattevo tra me e me una guerra che non si era mai vista…apro? Non apro?
Il campanello suonò di nuovo…e Bella dal piano di sopra mi strillò <> in tono minaccioso. Così mi decisi e aprì la porta.
La giornata non poteva andare peggio di così…o forse si?!
Quando aprì la porta il sorriso enorme e bianchissimo di Jacob mi accolse…
Ancora non riuscivo a capire come quel ragazzo riuscisse ad avere dei denti così bianchi e perfetti…boh!
J: buongiorno May, ben alzata
M: certo certo, come ti pare…
Gli diedi le spalle e cominciai a camminare verso la cucina mentre con la mano gli facevo cenno di accomodarsi e di seguirmi.
Mi misi ai fornelli per prepararmi una colazione decente, e lo sentivo, quel ragazzo vi stava fissando. Così mi voltai.
M: allora?
J: che c’è? Che ho fatto adesso?
M: continui a fissarmi…
J: veramente sto tentando di fissare le frittelle che stai preparando…ho una fame!
M: non hai fatto colazione?
J: ho bevuto qualcosa al volo…ma dall’odore sembrano buone…quindi…
M: mmm…vorresti assaggiarne una…
J: si grazie…- e sorrise ancora, aveva una faccia compiaciuta
M: a parte che non era una domanda…comunque non sono una grande cuoca, quindi per non creare dispiacere a Bella, non so fino a che punto ti conviene assaggiarle se vuoi ancora vivere!
J: sono sicuro che sono innocue…ti aiuto
Si alzò dalla sedia dov’era seduto e si posizionò al mio fianco, prendendo le stoviglie necessarie da mettere in tavola. Io continuai a cucinare ignorandolo e quando finalmente le frittelle furono pronte le versai nei rispettivi piatti mentre Jacob sfornava i toast. Ci sedemmo entrambi e aspettai ce fosse lui ad addentare la prima frittella così se qualcuno si fosse sentito male, quel qualcuno non sarei stata io!
Aspettai impaziente e poco dopo mi sorrise.
J: ottime, davvero ottime…complimenti
M: davvero non ti senti male?!
J: no…sto bene
M: neanche un minimo dolore?!
J: no no
M: niente di niente?!
J: che c’è, vuoi a tutti i costi che mi senta male? – disse sorridendo
M: può darsi – risposi non curante ma con sguardo furbo
J: ragazza…se giochi col fuoco ti bruci – mi guardò divertito
In quel momento Bella arrivò in cucina e si sedette insieme a noi.
M: oddio, menomale che sei arrivata,,, grazie Bella non immagini quanto ti voglio bene…mi hai salvata…
J: si, cominciava a non sopportarmi più…voleva uccidermi
B: cosa???
J: oh, piccolezze…lasciala andare…
M: già…lasciami andare…
J: a proposito…carino il pigiama – scoppiò a ridere di cuore
M: ah ah ah ah – lo imitai sarcastica con espressione annoiata
Senza pensarci due volte corsi di sopra. Beh in effetti aveva ragione, il mio pigiama era davvero “carino”. Pantaloncini e canotta fondo bianco con dei pois rossi e dei cagnolini disegnati…era orribile!!!
Mi sbrigai in fretta, non volevo far arrabbiare ancora di più Bella…è davvero insopportabile quando si arrabbia sul serio!
Così m’infilai il primo paio di jeans e la prima maglietta che trovai, un paio di ballerine ai piedi, mi sistemai i capelli in una coda alta dato che sono lunghissimi e non mi piace portarli sciolti, afferrai la borsa e raggiunsi gli altri di sotto.
J: wow…
M: ti pareva che non doveva dire la sua…
B: May! Sii gentile…
M: uffa…va bene andiamo…
Uscimmo di casa e mentre io e Bella chiudevamo la porta Jacob entrò nell’abitacolo al posto di giuda accendendo lo stereo su un canale di musica country.
B: ti avevo chiesto di essere gentile…
M: ce la sto mettendo tutta lo giuro…
B: lo volevi uccidere…
M: ma non è vero…è lui che si è prestato ad assaggiare le mie frittelle!
B: fatto sta che devi essere più cortese
M: fatto sta che anche lui deve essere più cortese con me
B: Jake è fatto così…gli piace scherzare…
M: beh a me no!
B: May…è troppo dargli una chance?
M: Bella sei davvero…oddio…va bene!!!! Sei contenta?
B: si molto – mi sorrise e i suoi occhi color cioccolata parvero sciogliersi
M: ma lo faccio solo per te…solo perché ti voglio bene…ricordatelo
B: me lo ricorderò…
Mi abbracciò forte a se e io ricambiai l’abbraccio. L’ultima cosa che volevo era rendere infelice Bella…quindi almeno per oggi avrei cercato di esaudire il suo piccolo desiderio.
Jacob ci fece un suono di clacson per incitarci a muoverci, così entrammo in macchina.
B: allora, dove ci porti oggi?
J: non so se Charlie te l’ha detto, ma lui è Billy oggi hanno un tantino da fare…
M: cosa? – cercai di essere carina e sorrisi
Jacob mi guardò in modo strano, era sorpreso e io risi di più…
J: beh…mio padre ha deciso di dar via quella specie di tv che era in cucina…dice che vuole uno schermo piatto come quello del padre di Bella
B: e tu ci porti a La Push?
J: si hai indovinato…oggi c’è un po’ do sole e il mare è abbastanza calmo, perciò avevo pensato di passare un po’ di tempo in spiaggia con voi a mangiare caramelle o magari c’inventiamo qualcosa…
M: beh se ci sono altri giovani Quileute amici tuoi potremmo raccontare delle storie…che ne so…sugli alieni o cose così…
J: …o anche sui vampiri e i licantropi…
Quella frase mi fece tacere subito. Mi ero imbambolata di colpo, fissavo il nulla d’avanti a me mentre nella testa mi rimbalzavano le parole vampiri e licantropi. Jacob si accorse del mio improvviso cambiamento di umore e sdrammatizzò.
J: dai May…non dirmi che hai paura di certe cose…tu, tutta forte e coraggiosa…così mi cade un idolo – rise
B: sono solo leggende – aggiunse in tono rassicurante, guardando Jacob
J: certo certo…
M: oh certo che non ho paura, scherzi…- mi ripresi anche se dentro me sentivo che qualcosa non andava
J: va bene…ora andiamo
B: direzione La Push!
M: si certo…- aggiunsi poco entusiasta
Come si dice…il buon giorno si vede dal mattino…beh la giornata era iniziata male e di certo sarebbe continuata peggio…me lo sentivo! 

  
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