Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: Meme06    30/08/2011    3 recensioni
Allora, lo so che l'altra mia ffc di Shugo Chara non è ancora conclusa, ma mi è venuta in mente questa e non ho resistito al fatto di pubblicarla. Si svolge sei anni dopo che Ikuto se ne è andato, per cui contiene diversi spoiler. I capitoli si alterneranno con i 'prima persona' dei personaggi. Nel senso che un capitolo sarà raccontato da Amu ed uno da Ikuto e così via. Avverto che è una ffc più riflessiva che narrativa. Infatti i personaggi mostreranno aspetti che nell'anime non mostrano, soprattutto Amu. Anche con il fatto che sono cresciuti, sono più maturi. Okay, non vi voglio annoiare oltre, non mi resta che dire leggete e scoprirete!
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Eccomi, sono arrivato. Ricordavo benissimo dov'era casa sua, anche dopo tutto questo tempo ci sono arrivato subito, quasi senza pensare, come se per arrivare da lei non mi serve ascoltare la mente. In effetti credo proprio che sia così. Casa sua è immersa nell'oscurità, dopo tutto cosa mi potevo aspettare, è tardi, staranno già tutti dormendo, compresa lei. Sono salito sul tetto della sua abitazione. Chissà com'è cambiata, in sei anni è normale subire parecchi cambiamenti, ma ero sicuro che l'avrei riconosciuta ugualmente. Ricordavo ancora quelle notti passate a dormire a casa sua. Quando mi infilavo nel suo letto e lei imbarazzata arrossiva, talmente tanto che anche al buio si vedeva come cambiavano colore le sue guance. Starle accanto, di notte mi faceva stare bene e anche se sapevo che lei per me non provava niente non mi importava. Lo so, sono masochista, mi facevo del male da solo, ma non mi importava neanche questo, perché vivere anche quei pochi attimi con lei mi riempiva di gioia, una gioia che ovviamente non lasciavo trasparire. Mi limitavo a prenderla giro e a vedere le sue reazioni e i suoi comportamenti infantili, mi facevano sorridere.

Eh si, le volevo davvero bene e anche adesso, per quanto ho provato a dimenticarla sono tornato qui, sopra casa sua.

Un rumore, l'ho avvertito subito. Mi sporgo leggermente in avanti, è lei. Che cosa ci fa sveglia a quest'ora? Saranno le undici della sera. La osservo mentre di si appoggia al balcone e rivolge tutta la sua attenzione al cielo stellato.

Non mi ero affatto sbagliato, è proprio cambiata, anche se la vedo di spalle si vede che è cresciuta. Le gambe sono più lunghe, e devo ammettere che ha un bel fisico mentre parto dai piedi e lentamente ne risalgo la figura con lo sguardo, senza tralasciare nessun particolare, come un pittore che osserva un opera d'arte. Le osservo i capelli, che si muovono leggermente per la brezza serale. Credevo che sei anni di lontananza avrebbero cambiato qualcosa, invece mi ritrovo a provare le stesse cose che provavo prima, anzi, forse ora ne provo anche di più. Vorrei andarle a parlare, chiederle cos'ha fatto in tutto questo tempo, come vive la sua vita, che diavolo ci fa sveglia a quest'ora, se magari si è messa con qualcuno… scuoto la testa, perché mi vengono sempre in mente certe cose? Eppure è più forte di me, il pensiero che con tutto questo tempo lei mi abbia dimenticato mi fa stare male, eppure non dovrebbe, anche io avrei dovuto dimenticarla, ma non ce l'ho fatta. Perché sono tornato? Perché volevo vederla? Perché nonostante tutti questi anni la desidero ancora. Faccio qualche calcolo, dovrebbe avere diciassette anni. L'età che avevo io quando me ne sono andato. Ecco, i ricordi mi assalgono. La rivedo ancora, buffa com'era, mentre mi corre incontro all'aeroporto per salutarmi e augurarmi di trovare mio padre. Cosa che poi non sono riuscito a fare. Eppure sono riuscito a ritrovare lei. Forse è l'unica cosa che abbia mai desiderato di ritrovare… Ora basta fare il sentimentale, mi sorprendo di me stesso, da quando penso certe cose? Io, il ragazzo freddo e distaccato. Il ragazzo che cercava sempre di allontanare le persone da lui. Il ragazzo che a quanto pare ha un chiodo fisso, Il quale possiede lunghi capelli rosa e dolci occhi color caramello. Perfetto, ora l'hai rivista, sei contento? È il momento di levare le tende e provare per la seconda volta a dimenticarla, come sicuramente lei ha già fatto con te. Mi giro per andarmene, ma qualcosa mi ferma. Il mio nome, lei ha pronunciato il mio nome. Era poco più che un sussurro, ma io l'ho sentito,che mi abbia visto? Mi volto lentamente. No, è ancora girata con lo sguardo perso nel cielo. Perché ha detto il mio nome? Amu, perché mi fai impazzire in questo modo? Ti vedo voltarti e rientrare in camera. Io sono paralizzato. Aveva detto il mio nome, ma non era solo perché mi aveva chiamato che mi sentivo così turbato e confuso. Era perché mi aveva dato una grande prova, ovvero che lei non mi aveva dimenticato, ma anche fosse stato così perché aveva detto il mio nome? Cosa diavolo significava? Dovevo saperlo. Ma per saperlo doveva dire chiederglielo, che a sua volta voleva dire farsi vedere da lei. Magari era stata tutta illusione la mia, eppure ero sicuro di averlo sentito bene. Salto giù dal tetto, ancora confuso. Che dovevo fare? Chiederle come erano andati i fatti oppure lasciare perdere e chiedere nella possibilità che era stata solo un'illusione?

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: Meme06