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Autore: YayaChan    31/08/2011    1 recensioni
Se si pensa ad un amore tra una Sirena ed un marinaio?
Kasia e Enea
Genere: Fantasy, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Racconto di un anima: Schiuma di mare

 
 
Ho sempre amato guardare il mare, esso e` sempre stato un luogo di rifugio per me. Quando ero tristeo quando ero felice mi rifugiavo sulla scogliera sempre al calar del sole dove con il suo color rossastro faceva dei giochi di luce scagliandosi lungo gli scogli. Il suono delle onde infrangersi contro gli scogli era un' armonia dolece e sensibile che mi distoglieva dai pensieri che la vita quotidiana di offriva. Con l'Oceano  ho esplorano nuove terre, nuovi continenti. Ricordo ancora quando lavoravo sulla Song of newt, una nave mercantile. 
Ho passato tutta la mia breve vita su di essa, li` ho conosciuto persone stupende che mi hanno aperto gli occhi, facendomi vedere nuovi orizzondi, facendomi capire di dover aspirare a nuovi traguardi. Mi ha fatto conoscere donne, belle, brutte, dolci, acide. Molte, molte donne, ma mai nessuna mi ha saputo rapire il cuore come Lei. 
Ricordo come fosse ieri, ero appena un ragazzo di 25 anni.
Alto, magrolino, occhi castani, lo stesso colore dei miei capelli. Anche allora il mare era la mia passione.
Ci trovavamo in Norvegia, non ricordo esattamente la localita`,ma ricordo il posto. Il porto si chiamava Port of mermaids tradotto in Italiano 'Porto delle Sirene'. 
Il paesino era una tipica localita` di mare. 
Quel giorno sbarcai dalla Song of newt aiutando gli altri a scaricare le casse, fortunatamente finimmo velocemente il lavoro e quindi ne aprofittai per starmene un po' solo a riva di mare. I miei amici andarono a bere birra in una taverna nelle vicinanze del porto lasciandomi solo,ed era proprio quello che volevo.
Mi sedetti sul ponticello di legno mettendo i pieni nell'acqua, era un pomeriggio primaverile,il sole brillava alto nel cielo e, anche se in lontananza, si sentiva il canto degli uccelli. Chiudendo gli occhi alzai il viso verso il sole pensando a mia madre, poeverina l'avevo lasciato sola a casa per inseguire la vita da marinaio. Mi dispiaceva di averla abbandonata, ma quella mia nuova vita mi rendeva felice.
"Signore! Signore..."
I miei pensieri furono interrotti bruscamente da una vocina sottile delicata. Mi girai per vedere chi mi chiamava, divi una bambina che inseguiva un piccolo pallone rosa con cuoricini rossi.
"Signore per favore fermi la pallina..."
Quella pallina rosa si dirigeva proprio verso di me,la bloccai e la raccolsi, mi rialzai e aspettai che la piccola bambina venisse a riprendersi la pallina.
"La ringrazio signore. Grazie mille per aver fermato la mia pallina." 
Restituii la pallina alla piccola che mi guardava con area di festa e con un bel sorriso. 
"Di nulla piccola. La prossima volta sta attenta altrimenti la perdi."
"Ingrid, hai ringraziato il signore?" 
Alle spalle della bambina comparve unaragazza, non avevo notato la sua presenza prima. 
"Non si preoccupi, e` una bambina. Sono cose che possono capitare..." dissi guardando la ragazza, poi rivolgendomi alla bambina "...Che bel nome. Ingrid!"
"Grazie signore. Grazie ancora." Dicendo questo la bambina si allontano` con la sorella o madre ridendo e continuando a giocare con la pallina. Quando le due andarono via mi distesi nuovamente sul ponticello portando le mani dietro la nuca ad ammirando il volo dei gabbiani. Socchiusi leggermente le palpebre quando fui rapito da una melodia armoniosa e delicata. Sembrava un canto, con un balzo mi alzai dal ponticello cercando di capire da dove arrivasse quella dolce ed armoniosa melodia. Mi voltai a destra e a sinistra, ma la misteriosa melodia proveniva dal mare. Ero come rapito,il mio corpo non rispondeva piu` ai comandi. Presi quindi una piccola barchetta completa di remi attaccata al ponticello e iniziai a navigare senza una meta. Continuai a navigare per diversi minuti, ma sentivo la melodia sempre piu` vicina,  la tentazione era troppa quindi non mollai e mi avvicinai sempre piu` a quel canto armonioso. Da lontai iniziai ad intravedere una persona seduto su uno scoglio nel bel mezzo del mare. Man mano che mi avvicinai la figura diventava sempre piu` nitida, si trattava di una ragazza dai lunghi capelli seduta su uno scoglio, ma non appena anche essa mi vide si calo` nelle acque mostrano solo meta` del suo busto. Con la barca mi avvicinai maggiormente alla ragazza che, intimorita, si nascondeva dietro lo scoglio. Mi arrampicai sullo scoglio, lasciando la barca libera senza fissrla da nessuna parte, incurante della sua perdita.  Sporgendomi dall'altra parte dello scoglio vidi la ragazza che inutilmente cercava di non farsi vedere. Aveva una strana luce negli occhi. Una luce di terrore. Bella lei, bellissima. Occhi verde smeraldo, lunghi capielli color del sole lisci come seta Le porsi la mano sorridendole. "Dai afferra la mia mano. Non aver paura non ti faccio del male."
La ragazza mi guardo` negli occhi e con una voce sottile e tremolante disse "Non mi e` consentito parlare con voi." Inizialmente pensai che doveva essere proprio una strana ragazza, anche abbastanza solitaria ed asociale. "Eri tu che cantavi qualche minuto fa?" Vidi che la ragazza mi guardava ma non azzardava ad aprir bocca. "Il pesce gatto ti ha mangiato la lingua? O forse ti si e` squamata e non puoi parlare?"
"Ma cosa dici?" Spalanco` i sui bei occhioni verdi facendomi sprofondare nel suo mare di tristezza. 
"Come ti chiami bella ragazza?"
"Kasia. Mi chaimo Kasia."
"Kasia. Che bel nome degno della persona. Mi presento io sono Enea. Sono qui per lavoro, sono un marinaio. E tu?"
"Io... io sono di qui..."
"..Eh di qui? Forse vuoi dire di li`" Dissi indicando il paesino che si intravedeva in lontananza. "Dai afferra la mia mano. Ti prenderai un malanno stando allungo in acqua."
"No, non dovrei nemmeno stare qui a parlare con te. Poi non vedo perche` dovrei uscire dall'acqua, sto bene qui."
"Ok allora ti raggiungo io." Scesi dallo scoglio e mi sedetti su una parte di esso immersa  nell'acqua. Ora proprio accanto a me avevo Kasia, quella bella ragazza tanto msteriosa.
"Dimmi eri tu che cantavi prima?"
"Si..."
"Hai una voce dolcissima. E' un piacere ascoltarti."
"Ti ringrazio ma e` un dono di famiglia il mio."
Dicendo queste parole abbassai le mani nell'acqua e toccai qualcosa di viscido e pungente, anzi oserei quasi squamoso "Ma.. ma che schifo. Cosa ho toccato?" 
"Fermo mi fai il solletico cosi`" Kasia esplose in una risata.
"Non mi dire che..." Ero stupefatto da quello che 'forse' avevo capito. "Non mi dire che tu... che tu. T-tu sei una si.."
"Shhhh, non urlare." Mi disse posando la sua piccola mano sulla mia bocca. "Si, sono una sirena."
Spalancai i miei occhi, non potevo credere a cio` che avevo sentito,credevo fosse un sogno, immersi la testa sott'acqua per vederela. E si, era al suo posto, proprio li`. Marstosa per la sua bellezza, un coda tutta squamata si un colore azzurro marino. Rialzai la testa e la guardai sconcertato. "Hai la coda. Me la faresti vedere?"
Lei senza ripensarci due volte si sedette sullo scoglio cacciando fuori la sua imponente coda. Vista fuori dall'acqua era ancora piu` bella ed imponente, le sue squame brillavano grazie ai raggi solari e quelle goccioline di acqua rimeste sulla coda facevano un bel gioco di luce grazie sempre al sole.
"E'... e` bellissima. Tu sei bellissima"
"Ora devo andare mi dispiace. Addio."
La vidi allontanarsi nuotando veloce e facendosi largo tra le onde. 
"Addio Kasia."
L'indomani sarei dovuto partire, ma non so de il fato o solo una semplice concidenza fece ritardare la partenza di ben sette giorni. Un pezzo dell Song oj newt si era rotto procurando un mal funzionamento della nave, quindi per la sicurezza dell'eqipaggio il capitano dovette rimandare la partenza finche la nave non era nuovamente in buone condizioni. 
Quella notte dormii in un Hotel all'interno del porto stesso. Dormii? Una parola grossa, mi appogiai sul letto tentando di addormentarmi, ma inutilmente. 
Erano circa le 3 del mattino quando mi parve di riascoltare quel canto melodioso, si ne ero sicuro, era il canto della bella Kasia. Come un pazzo mi scaraventai giu` dal letto splandando la finestra ed affacciandomi nella speranza di poterla intravedere, anche se in lontananza. Dalla finestra non riuscivo a vedere nulla, quindi decisi di uscire dalla stanza e dall' hotel per poterla vedere. Andai sul ponticello e lei era nascosta proprio li` sotto. Abbassai la testa e sorridendole le chiesi: "Cosa ci fai qui? Non mi avevi salutato con un Addio?"
"Volevo rivederti. Ti prego vieni con me. Vieni con me ti mostro il mio paese."
"Kasia ma come faccio a scendere in profondita`? Non posso respirare."
Dopo aver detto tali parole mi ritrovai in acqua a dorso nudo e con la coda da pesce. "Ma... cosa mi hai fatto?"
Tirandomi per un polso "Shhh non urlare. Seguimi!"
Scendemmo nelle propondita` dell'oceano fin ad arrivare in un piccola citta` dai mille colori, popolata da tante sirene e tritoni.
"Perche` mi hai voluto qui con te?"
"Volevo mostrarti il mio mondo."
La notte passo` velocemente tra un divertimento ed un altro spuntarono i primi raggi del sole. Seduti sullo scoglio del nostro primo incontro guardammo insieme l'alba, l'uno stretto all'alta.
"Sai ho passato una bella notte con te. Non mi sono mai divertita tanto." Kasia inizio` a parlare della bella nottata passata assieme.
"Anche io sono stato bene con te. E posso affermare che quello che ho visto e` stato a dir poco sensazionale."
Kasia rafforzo` la presa al mio braccio. "Sai si dice che se una sirena si innamora di un essere umano con un macio lei diventa schiuma di mare. Ma questo accade solo se lei provava vero amore."
"E al ragazzo cosa capita?"
"Se anche lui l'ha amata fa la sua stessa fine, se invece era un bacio primo di amore lui continua la sua vita." Kasia raccontandomi queslla leggenda aveva un tono triste e basso. "Tu credi nel colpo di fulmine?" continuo`.
"Io?... Si ci credo. Ora ci credo." Presi il suo bel faccino tra le mie mani e guardandola negli occhi le dissi." Mi fai sentire per l'ultima volta la tua stupenda voce?"
Lei sentendo quella frase spalanco` gli occhi "Ultima volta?" dopo aver formulato quella sottospecie di domanda inizio` a cantare.
Il suo canto mi sgombrava la mente dai mille pensieri che l'affollavano.
"Sai... io voglio morire per amore." Kasia interruppe bruscamente il suo canto.
"Anche io sono della tua stessa opinione."
Dicendo quelle parole presi nuovamente il suo piccolo e perfetto faccino con le mie grandi mani e con le mie labbra sfiorai le sue. "Io lo farei,ma non so se questo e` quello che vuoi anche tu."
Kasia continuo` a guardarmi con i suoi intensi occhioni verdi e avvicinandosi sempre piu` al mio viso mi bacio`. 
Mentre la baciavo la stringevo forte a me sapendo che sarebbe stata l'ultima volta. Dopo quel bacio ricco di passione ed amore restammo abbracciati e lentamente fummo tramutati in soffisce e candida schiuma di mare.
E di noi non rimasero altro che le nostre anime.
 
....:Angolo dello scrittore:....
E` la prima volta che non scrivo una ff su un argomento che non coincide affatto con i manga e gli anime. Spero sia piaciuto e spero in tante recensioni positive o negative che siano.
Baci Yaya
   
 
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