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Autore: Sarugaki145    31/08/2011    1 recensioni
Un normale pomeriggio in cui un genitore stressato manda fuori casa il figlio e l'amica definendoli due pensionati. E quel pomeriggio, tra battibecchi e frecciatine, diventa l'occasione per riconoscere che colui che ci sta affianco è veramente importante.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un semplice pomeriggio di sole.

 

I due ragazzi proseguivano da diversi minuti senza parlare, andando avanti camminando lentamente, ognuno perso tra i suoi pensieri. Fu il ragazzo dalla capigliatura arancio che indicò con un gesto della testa il bar dall’altra parte della strada, facendosi seguire dall’amica.

 

I due si accomodarono in un tavolo all’esterno, lontano da occhi indiscreti e sempre in silenzio iniziarono a sfogliare la lista dei prodotti. Una giovane cameriera si avvicinò al loro tavolo e con voce squillante chiese al ragazzo, senza considerare minimamente la ragazza che gli sedeva di fronte:

 

-Salve!! Volete ordinare qualcosa?-

 

Il ragazzo guardò la cameriera che aspettava la sua risposta con un sorriso a trentadue denti e con un mezzo sorriso rispose:

 

-Io una granita al limone..-

 

-Perfetto, una granita al limone per questo bel ragazzo!-

 

Rispose cinguettante la cameriera, la cui attenzione venne attirata da un colpo di tosse irritato. Decise allora di girarsi verso la mora che sedeva paziente dall’altra parte del tavolo. Gli occhi azzurri della ragazza la analizzarono freddi e con una voce altrettanto gelida rispose:

 

-Io voglio una coppa gelato al cioccolato e fragola.-

 

-Perfetto.-

 

Rispose la cameriera con un sorriso tirato, subito dopo si girò e dopo aver sorriso un’ultima volta a Ichigo si avviò verso l’interno del bar ancheggiando visibilmente.

Gli occhi gelidi della ragazza continuarono a fissarla con fare schifato. Il ragazzo che le stava di fronte scoppiò a ridere e chiese:

 

-Rukia, come mai quello sguardo alla cameriera?? Mica ti ha fatto qualcosa di male!-

 

Lei lo fissò con lo stesso sguardo che aveva riservato alla cameriera e gli rispose:

 

-Non mi ha fatto nulla?? Stolto!! Guarda come se ne va ancheggiante pur di attirare la tua attenzione.. e poi non mi ha degnata di uno sguardo.. Ma chi si crede di essere quella?-

 

Lui la guardò confuso, aggrottando le sopracciglia.

 

-Per attirare la mia attenzione??-

 

-Solo uno stolto come te non l’avrebbe capito!! Si vede che sei proprio tonto in fatto di ragazze..!!-

 

Rispose con aria saccente. Lui la guardò divertito e rispose:

 

-E sentiamo signora maestra cosa non saprebbe questo comune mortale sulle ragazze?-

 

-Innanzi tutto dovevi vedere con che occhi ti guardava quella, non so, neanche fossi il suo ragazzo o ti conoscesse da una vita..-

 

La spiegazione della ragazza venne interrotta da Ichigo:

 

-Rukia, non è che a te dia fastidio che quella mi abbia fatto, a tuo dire, delle avances??-

 

Lei lo guardò scandalizzata e rispose impettita:

 

-Ovvio che no!! Ti sembra che io, la nobile Kuchiki Rukia, possa essere gelosa di te, un misero sostituto shinigami che non sa badare a se stesso..?-

 

Lui scoppiò a ridere sonoramente e rispose:

 

-Oh si.. Sei gelosa mia cara, sei gelosa!!-

 

La risposta di Rukia non arrivò poiché un cameriere mise sul tavolo il gelato e la granita che avevano ordinato. La ragazza sorridendo al cameriere riuscì a rifilare ad Ichigo un calcio sugli stichi da sotto il tavolo.

 

-Di chi è il gelato?-

 

Chiese con un sorriso, Rukia immediatamente alzò la mano e il ragazzo divertito dal suo gesto le appoggiò il gelato di fronte sorridendole.

 

Poi appoggiò la granita di fronte ad Ichigo ed infine appoggiò il conto in mezzo al tavolo allontanandosi.

 

Rukia prese il cucchiaino e iniziò a mangiare il gelato, analizzandolo attentamente, per decidere da dove iniziare. Ichigo la guardava divertito, mentre quel musetto spuntava dall’enorme gelato che le stava di fronte.

 

-Cosa ti guardi?-

 

Chiese Rukia con fare nervoso. Ichigo rispose tranquillo:

 

-Ancora non mi spiego il perché io e te siamo qui a prenderci un gelato.. Potremmo sembrare quasi una c..-

 

-Non dire quella parola neanche per scherzo!!-

 

Affermò lei irritata. Lui la guardò curioso:

 

-Ti spiacerebbe così tanto?-

 

Lei lo guardò confusa e si mise a pensare. Intanto Ichigo la osservava: gli occhi blu della ragazza erano contornati da due sopracciglia aggrottate; le labbra sottili giocherellavano con il cucchiaino del gelato, mentre probabilmente la ragazza rimuginava sulla risposta.

 

-Mi sembrerebbe irreale..!!-

 

Rispose lei semplicemente osservando l’espressione un po’ imbarazzata sul volto del ragazzo.

 

-Irreale, giusto!! È tutta colpa del vecchio! Insomma siamo stati buttati fuori da tuo padre perché diceva che sembravamo due pensionati.- ribatté lui per cambiare discorso, sentendosi a disagio di parlare di certe cose con Rukia.

 

Lei come se nulla fosse rispose:

 

-Comunque prima avevo ragione che sei proprio un impedito per quanto riguarda le donne!-

 

Ichigo come risposta emise un grugnito, mentre continuava a mangiare la sua granita.

La ragazza notando che il discorso non proseguiva decise di dedicarsi al suo immenso gelato.

 

I due restarono in silenzio per qualche minuto, intenti a mangiare e persi nei loro pensieri, finché Ichigo disse:

 

-Comunque tu non dovresti parlare a me di quanto sono impedito con le ragazze quando tu non hai uno straccio di fidanzato..-

 

Rukia, colpita nell’orgoglio ribatté acida:

 

-Almeno io capisco quando un ragazzo mi fa la corte!! E poi se non ho un ragazzo è perché nessun ragazzo che mi si sia dichiarato è alla mia altezza!!-

 

-Certo, tu sei una nana!-

 

Commentò Ichigo divertito per averla punta nell’orgoglio. Lei per tutta risposta lo fulminò con lo sguardo e ribatté con tono ancora più acido:

 

-Un ragazzino come te non dovrebbe proprio parlare!!! Io appartengo al casato Kuchiki, figurati se posso accettare la corte del primo che passa!! Tu non puoi capire, in fondo un plebeo come te non può comprendere le dinamiche delle famiglie ricche.-

 

Concluse tornando al suo gelato. Ichigo era divertito da quella discussione, anche perché notava quanto Rukia potesse assomigliare al suo fratello adottivo Byakuya, quindi prese una breve pausa prima di lanciare un’altra frecciatina.

 

L’occasione arrivò quando una coppietta si sedette nel tavolo accanto al loro ed Ichigo notò il disappunto della ragazza mentre la coppia si scambiava calorose effusioni.

 

-Rukia, non so se lo sai, ma non dovresti provare disappunto nel vedere una cosa del genere, è una cosa normale per due fidanzati!-

 

La stuzzicò Ichigo scandendo lettera per lettera la parola “fidanzati”. Questa volta però Rukia non ribatté nulla e si concentrò in silenzio a finire il suo gelato. Ichigo, avendo già finito la granita da un pezzo, tornò ad osservare quella nana che gli stava di fronte, facendoli tornare in mente la domanda che prima proprio lui le aveva posto, se a lei fosse dispiaciuto così tanto stare con lui. Ichigo si trovò a chiedersi se in prima persona a lui fosse dispiaciuta così tanto la cosa, ma la risposta era già chiara nella sua testa da tempo, semplicemente non voleva ammetterlo nemmeno a se stesso.

 

Per sfuggire a quei pensieri non appena si accorse che Rukia aveva terminato il gelato prese il conto e senza una parola andò a pagare. Lei rimase un po’ sorpresa da quel suo gesto, quindi si alzò per pagare la sua parte, sicura che Ichigo non avrebbe mai fatto il cavaliere pagando per tutti e due.

 

Arrivati alla cassa però Ichigo tirò fuori i soldi per tutti e due e prima che Rukia potesse protestare rispose:

 

-Io ci so fare con le donne e tu in quanto tale non ti lamentare se faccio il cavaliere!!-

 

Rukia lo guardò perplessa e rispose con un’alzata di spalle. Il cameriere gli diede il resto e salutò cordialmente Rukia e in quel momento venne fulminato dallo sguardo di Ichigo. I due uscirono dal bar e si incamminarono senza una meta.

 

-Come mai questo gesto di galanteria? Pensavo non mi considerassi una donna..-

 

Disse Rukia interrompendo il silenzio che si era venuto a creare tra i due. Lui la guardò e con un sorriso di sfida rispose:

 

-Infatti tu sei una nana per me, ma a quanto pare le nane sono considerate appartenenti al sesso femminile..-

 

Rukia lo guardò storto e chiese:

 

-Ma così siamo sembrati una coppia agli occhi del cameriere, non ti da fastidio la cosa?-

 

Ichigo la guardò senza capire e rispose distogliendo lo sguardo dagli occhi indagatori di Rukia:

 

-A quanto pare non così tanto..-

 

Rukia spalancò gli occhi fermandosi, Ichigo, nascondendo il suo imbarazzo dietro ad uno sguardo strafottente, la guardò di striscio, mostrando un mezzo sorriso e chiese:

 

-Ti stupisce così tanto la cosa?-

 

Rukia non rispose subito, rimase ad osservare ancora il ragazzo per qualche secondo, arrossendo lievemente. Gli occhi di Ichigo erano sicuri e fermi, mentre dentro al ragazzo si agitavano milioni di emozioni: il cuore aveva aumentato i battiti e iniziava a sudare freddo, mentre il suo cervello analizzava tutte le cause della tardiva risposta di Rukia.

 

Anche dentro alla ragazza un milione di emozioni si stavano susseguendo senza sosta. Perché Ichigo stava facendo ciò?  Non aveva mai pensato che quella testa arancione potesse provare qualcosa per lei in più della semplice amicizia. Ma forse questo non voleva dire che ad Ichigo lei interessasse, ma solo che la considerasse come ragazza.

 

Poi con voce spavalda Rukia rispose:

 

-Non mi stupisce proprio per niente la cosa!! In fondo io ho fascino, sono ricca e simpatica!! Chi non vorrebbe avermi tutta per se??-

 

Ichigo si mise a ridere di cuore e le rispose:

 

-Presentami il povero diavolo che ti sopporterà sotto lo stesso tetto tutti i giorni quando lo troverai!! Gli dovrò fare le mie condoglianze!!-

 

-Beh, l’ho già trovato!!-

 

Rispose Rukia sorridendo divertita. A sentire ciò Ichigo sbiancò e chiese:

 

-E chi è??-

 

-Ma come?- ribatté lei tranquilla – Sei te Ichigo che mi sopporti ogni giorno!! Quindi mi devi voler veramente bene!- Concluse con aria innocente.

 

Ichigo arrossì leggermente e commentò:

 

-Come potrei non volertene nana?-

 

I due proseguirono a camminare mentre ridevano di cuore. In fondo nel loro cuore sapevano quanto bene si volessero a vicenda e come non sarebbero riusciti a vivere l’uno senza l’altro.

 

Isshin vedendoli tornare a casa ridendo non poté che pensare a quanto fossero fatti l’uno per l’altra. Sorrise al solo pensiero delle loro facce quando se ne sarebbero accorti, pensando che inizialmente non avrebbero voluto ammetterlo, ma poi la verità sarebbe stata fin troppo evidente. Quei due erano fatti per stare insieme. Quando Ichigo l’aveva conosciuta aveva trovato l’altra metà del mondo di cui aveva sempre sentito la mancanza e lo stesso era stato per Rukia.

 

Gli accolse con un sorriso e il padre commentò:

 

-Ma che bella coppietta che siete!!-

 

Per poi mettersi in posizione pronto a ricevere un calcio dal figlio. Il calcio però non arrivò, quei due non si erano neanche accorti di lui, intenti com’erano a punzecchiarsi.

 

Che avessero già capito che l’altro era la metà che da una vita stavano cercando?
  
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