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Autore: PiccolaEco    31/08/2011    1 recensioni
L'amore non ha nè tempo nè luogo.Anche un semplice tendone da circo può diventare palcoscenico di sguardi, sorrisi, pettegolezzi e batticuori.
L'universo di Ranma narrato sotto un'altra prospettiva.
L'universo di Ranma come non lo avete mai visto prima.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mousse, Shan-pu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 Quello che proprio non riuscivo a capire era perché con tante belle ragazze che c’erano qui al circo, quella talpa di Mousse fosse ossessionato proprio da me. Sì, d’accordo: non posso negare di essere una bella ragazza anch’io, formosa, sensuale, a dir poco mozzafiato…ma diamine! Perché proprio me? 
Più sono fredda nei suoi confronti, più lui sembra attaccarsi a me; più cerco di togliermelo dalle scatole, più me lo ritrovo davanti. Sono esasperata, non so più cosa fare per levarmelo di torno!
Sto seriamente cominciando a prendere in considerazione il detto “In amore vince chi fugge”. Io, Shan-Pu, che di solito sono molto scettica riguardo credenze e proverbi popolari, sto dando credito a una diceria nata chissà quanto tempo fa.
A dire il vero, se proprio devo essere sincera, non è che mi dispiaccia poi tanto la corte di un uomo…ma Mousse! Quello nemmeno può essere definito un uomo!
Non è come Ranma: lui sì che è bello, forte, aitante…il mio uomo ideale, insomma! 
Ma poi avete visto che occhi? Cobalto, blu cobalto come il mare in tempesta. Gli occhi di quella sottospecie di talpa, invece, nemmeno si vedono! Sempre dietro quegli spessi occhiali da vista…
Insomma, non c’è proprio paragone! 
Diciamo pure che Mousse ai miei occhi appare più come un fratello…un dannatissimo fratello fastidioso. 
Ma sinceramente adesso sono troppo stanca anche per pensare…figuriamoci a quello stupido prestigiatore!
Così mi avvio verso il mio camerino con tutta l’intenzione di farmi una bella dormita. Proprio davanti alla porta però trovo lui, accovacciato a terra, con un’aria tanto depressa da fare invidia ad un emo in punto di suicidio. Aveva l’aria di aspettare qualcuno. E quel qualcuno non potevo che essere io.
In quel momento ho la forte tentazione di avvicinarmi e chiedergli se vada tutto bene.


Proprio tu glielo vai a chiedere? Proprio tu che sei la causa di tutte le sue sofferenze? Tsk, che ipocrita che sei! Non mi stupirei se ti ridesse in faccia!
sussurra una vocina dentro di me.


Lentamente mi avvicino alla porta. Appena mi vede, si alza di scatto. 
–Sh..Shan-Pu! I-io v-volevo dirti che…-. 
Prima che possa formulare una qualsiasi frase o domanda giro la chiave nella toppa, apro la porta e mi intrufolo nel camerino richiudendogli la porta in faccia. 
Non so che faccia abbia fatto, di sicuro non una felice. Gli ho appena richiuso la porta in faccia, senza nemmeno degnarlo di uno sguardo. O forse sarebbe meglio dire che gli ho letteralmente sbattuto la porta in faccia.

Ti odierà…dopo questa ti odierà da morire. E avrà anche ragione. Che motivo avevi di chiudergli la porta in faccia, eh? Non potevi almeno ascoltare quello che aveva da dirti?

Mi tappo le orecchie nella speranza di non udire più quella dannata voce. In fondo è quello che voglio. Che mi odi. Che mi odi con tutta l’anima, così forse mi lascerà in pace una volta per tutte. Mousse di me può pensare quel che gli pare, tanto non me ne importa un bel niente. 
Già, tanto non me ne importa…

  
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