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Autore: _Jaslene_    31/08/2011    5 recensioni
Greed stava farfugliando un "Eh già.." quando Envy lo prese per un braccio e lo guardò con fare minaccioso.
Senza dirsi niente si erano già capiti.
Greed con un movimento della mano salutò Ed, e sussurrò qualcosa nell'orecchio dell'altro ragazzo.
"E' tuo, Nii-chan."
[ Envy/Ed ; Maes/Roy ; Roy/Havoc ; Envy/Greed ]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Envy, Jean Havoc, Maes Hughes, Roy Mustang
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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8:15 del mattino del 25 Settembre, Central City, Amestris.

Un ragazzo dal fisico minuto ma muscoloso, con lunghi capelli dorati raccolti in un treccia che cadeva dolcemente sulla sua schiena, e con occhi color dell'ambra, alzò lo sguardo davanti ad un grande cancello di metallo.
Dietro di esso si ereggeva un grande complesso in cemento di colore bianco, a forma quadrangolare, che posteriormente si ramificava in due edifici più piccoli, dall'aspetto rettangolare.
Titubante, avvicinò la mano alla grata e fece per aprirla.

Aveva cambiato così tante scuole in soli due anni, che ormai non teneva più il conto.
Era infastidito da tutto questo.
Sua madre era morta quando lui aveva solo otto anni, e suo padre non lo conosceva - o almeno, avrebbe voluto non conoscerlo - dato che se ne era andato quando lui era ancora piccolo, lasciandolo così da solo con la madre.
Poi, oltre ad averli abbandonati, non si era neanche presentato al funerale della moglie, per questo lui lo odiava.
Ma di certo quello non era il momento più adatto per pensare a quel bastardo.
Non avrebbe rovinato il suo primo giorno nella "Alchemy High School".
Nome davvero curioso per una scuola.

Sorpassato il cancello e saliti i pochi scalini che c'erano nel giardino dell'edificio arrivò ad una grande vetrata, posta di fianco alla porta di ingresso.
Era una bacheca piena di annunci che mostravano la piantina della scuola, e che esponevano gli orari delle lezioni.
Si soffermò su un foglio in particolare.
Lesse che la scuola iniziava alle 8:00 in punto - ed erano già le 8:20 - era in grandissimo ritardo!
Si affrettò a correre in segreteria.
La vecchia segretaria aveva un camice giallo, i capelli grigi tutti arruffati e sparsi in modo disordinato sulle spalle e sulla schiena, gli occhi stanchi e una voce un po' roca.
"Posso aiutarti, ragazzo?" Cominciò lei, atteggiando a un piccolo sorriso. "Non ti ho mai visto da queste parti, ma devi sapere che le lezioni sono iniziate più di un quarto d'ora fa!" Gli disse poi, con aria più seria.
"Sì, ehm.. Lo so." Fece lui, grattandosi la testa e facendosi sfuggire una piccola risata.
"Sono quì per sapere a quale classe sono stato assegnato."
"Il tuo nome?" Disse cortesemente, mentre estraeva da un cassetto una cartellina di un giallognolo sbiadito, stracolma di fogli.
"Edward Elric." Le sorrise.
"Ah ecco." Fece, dopo qualche minuto che aveva passato a sfogliare dei registri contenuti nella cartellina. "Tu frequenterai la classe 3°E. Ora ti ci accompagno."
Si alzò fiaccamente, e fece segno al biondino di seguirla.
Attraversarono un grande atrio.
Il pavimento era decorato da piastrelle di marmo grigio, e le pareti erano in mattone.
Era pieno di gente: insegnanti e alunni arrivati tardi, alcuni inservienti e uno strano uomo.
Era vestito con uno smoking bianco, un soprabito ed un cappello del medisimo colore.
Aveva lunghi capelli neri raccolti in una coda e piccoli occhi sottili.  
Possedeva l'espressione di una persona affidabile, ma allo stesso tempo pericolosa.
Stava, probabilmente, flirtando con un'insegnante.
Poco dopo salirono su per delle scale a chiocciola, completamente rifinite in legno, ed arrivarono al primo piano.
Percosero prima un lungo corridoio, ed arrivarono davanti al bagno dei ragazzi.
La segretaria lo sorpassò con indifferenza, mentre il biondino si bloccò.
Edward scorse dentro uno strano tipo, dalla carnagione pallida.
Aveva un corpo esile e slanciato, un viso tagliente con dei sottili occhi color ametista, e lunghi capelli scuri tendenti al verde raccolti in una fascia che si ramificavano in una buffa capigliatura a palma.
Stava tranquillo nel bagno a parlare con altri due ragazzi, appoggiato con la schiena a un lato della porta, tenendo in mano una sigaretta, assaporandola ogni tanto per poi espirare il fumo facendolo fuoriuscire dalla bocca.
Il giovane Elric si era incantato a guardarlo.
Non sapeva neanche lui il perchè, ma quel tipo aveva qualcosa che lo affascinava.
Nel mentre, il ragazzo si girò nella direzione di Edward.
Lo vide imbambolato a contemplarlo.
Prima lo squadrò con quei suoi particolari occhi d'ametista, poi cambiò radicalmente espressione sul viso.
Dopo che ebbe rigettato fuori dalla bocca l'ennesimo fumo, gli atteggiò uno dei sorriso più maliziosi e suadenti che il giovane Elric avesse mai visto e poi gli fece l'occhilino.
Un brivido gli salì su per la schiena.
Tirò un po sù il labbro inferiore, girò la testa da un lato facendo il broncio e strinse i pugni.
Poi quando vide l'altro ragazzo ridere di tutto gusto per la reazione che aveva avuto si dileguò, non accorgendosi del leggero rossore che invadeva le sue guance.
La segretaria lo aspettava più avanti, l'espressione del viso era  molto scocciata.
Edward per cinque minuti si era perso in quegli occhi viola, che gli erano sembrati, nello stesso tempo, tanto odiosi quanto meravigliosi.

-

"Quel moccioso mi stuzzica. Sapete chi è?" Chiese curioso e allo stesso tempo malizioso ai suoi due interlocutori, appoggiandosi meglio alla porta del bagno.
"Non l'ho mai visto da queste parti, Envy. Sarà uno studente nuovo." Disse uno, il più grande, prima ancora di portare una sigaretta alla bocca.
"Neh, cosa farai adesso, Envy?" Chiese il più piccolo dei tre, guardando il suo Nii-san con aria interrogativa.
Ci fu un attimo di silenzio, dopo di che l'interpellato rispose: "Io ora me torno in classe."
Gli altri due scoppiarono in una risata fragorosa.
"Non è da te dire certe cose!"

In effetti Envy era il tipico "ragazzaccio figo" della scuola.
Non rispettava gli orari, non andava mai a lezione,
non faceva i compiti, si prendeva gioco degli altri, era stronzo ed altezzoso.
Era anche stato bocciato un volta, infatti aveva 18 anni, ma andava ancora in terza superiore.
E si sa, a molte ragazze piacciono questi "elementi" per così dire.
Solo uno, in tutta la scuola, poteva soffiargli il titolo di "Playboy".
Un ragazzo popolare quasi quanto lui: Roy Mustang.
Anche se Envy non sembrava minimamente preoccuparsene.
Le donne lo infastidivano, stava con loro solo quando non sapeva che fare e aveva voglia di divertirsi un po'.
Niente di più.

"Lo so." E scoppiando in una risata, si portò per l'ennesima volta una sigaretta alle labbra.
"Voglio proprio vedere in che classe sta, quel piccoletto."
E così dicendo, buttò quel rotolino di forma cilindrica sotto il suo piede e lo spense, avviandosi poi, con le mani in tasca, verso la sua classe.
Quell'anno si sarebbe rivelato molto interessante.


Angolo autrice:
Salve a tutti! *W*
Questa è la mia prima FanFiction, quindì siate clementi! xD
Spero che in tanti la recensiscano, dandomi anche dei consigli se c'è qualcosa che non và o che non si capisce bene!
Detto questo, grazie a chi leggerà e recensirà!
Al prossimo capitolo. ^__^
  
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