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Autore: guendy88    02/05/2006    3 recensioni
la guerra lascia dietro di se ferite invisibile e profonde ma fuggire da esse non è sempre la soluzione...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La nebbia scende fitta sulla città di Dublino e il gelido vento di febbraio rende ancora più triste e solo questo ponte di pietra. Tutto intorno è grigio,come un vecchio film in bianco e nero e niente sembra smuovere la tranquillità di quel pomeriggio inoltrato,troppo nuvoloso per una passeggiata. Due figure si distinguono da tutto quel grigiore:due uomini posti in posizioni opposte che sembrano aspettare un segno,un saluto o un’ultima folata di vento per potersi muovere. Avvolto in un soprabito marrone,scuro e logoro, uno dei due uomini si avventura lungo il ponte,strofinandosi le mani coperte da guati di lana. Non ha paura di chi incontrerà:nella sua vita ha avuto troppa paura di sè per averne degli altri,e soprattutto non ne avrà per quel giovane uomo che guarda assorto il fiume scorrere sotto di lui,come se riuscisse a vedere oltre la nebbia. I suoi passi verso di lui segnano il ritorno di un passato ancora troppo doloroso per guardarlo negli occhi. Tu, giovane assorto non vuoi voltarti indietro. E fissi il grigiore della nebbia pur di non cedere ai ricordi. Ma i passi sono più vicini. Non puoi più evitarlo.Ti avrà cercato a lungo,ne sei consapevole. Non potresti ignorarlo. Ma quanto fa male sentirselo accanto. Troppo per accoglierlo. Attendi,allora,sulle spine,fissando il vuoto dinanzi a te. Lo ha raggiunto,finalmente .Quel ponte sembrava infinito,come infinite sarebbero le cose da dire. Frasi da circostanza,frasi da vecchi amici,frasi da padre. Ma quanto fa male sentirselo accanto,non lo poteva immaginare. L’aveva cercato a lungo,e adesso che l’aveva trovato,c’era più nebbia nei suoi occhi verdi che sul ponte. Non era giusto. “Buona sera” azzardò l’uomo dal cappotto marrone. “Oh-‘sera”. Freddo come il ghiaccio. “Non è una buona serata per starsene a contemplare il fiume,no?E’ ancora gelato” “Scongelerà” “Ma forse dovremmo aiutarlo un po’ a scongelarsi,o si perderà in mezzo a tutta questa nebbia” Chiaro messaggio. Ricevuto. Tu,spavaldo, ti volti lentamente verso l’uomo fronteggiandolo con i tuoi occhi verdi, fiero,sicuro,e tristemente adulto per quell’età. Indossi un cappotto nero fino al ginocchio ed una sciarpa rossa. I tuoi capelli sono stranamente ordinati ed egli nota che avevi cambiato la montatura dei suoi occhiali ,non più rotondi e sottili ma rettangolari e marcati. Non ci sono più cicatrici a marchiare il tuo volto affascinante,segno che alcuni segni se ne vanno lasciando il posto a ferite più profonde e invisibili. E’ divenuto un vero uomo. E come rendeva il tutto ancora più complicato. Ma è lì per darti una mano. ‘Devi portarlo a casa’ si dice. Doveva perché non era giusto che ti punissi così. “Vuoi un po’ di cioccolata?”ti dice per farti capire che in fondo era ancora la stessa persona con cui tanti anni fa imparavi ad affrontare le tue paure più grandi. “Grazie-Remus- non credo che basterà un po’ di cioccolato adesso” rispondi senza smettere di fissarlo,le braccia incrociate. Chiaro messaggio. Rifiutato .Non si sarebbe arreso facilmente,ma era stufo di far finta di giocare. Nessuno dei due ne aveva lo spirito,a dire al verità. “Non puoi restare solo per sempre. Non è giusto” dice Remus con semplicità. Il cipiglio che prese vita sul volto di Harry lo colpì in modo violento. Non era mai stato tanto simile a James come adesso. Non aveva mai visto in lui quella sicurezza,quella maturità,quell’…quell’essere James. Il senso di fierezza che lo investe è quasi immediatamente sostituito dalla gravità della situazione. Tutti avevano visto in Harry solo l’impronta del suo passato :quanto somiglia a James,gli occhi di Lily,il bambino sopravvissuto,il prescelto… Non aveva scelto niente di tutto ciò eppure era ciò che gli era rimasto. Alla fine di questa assurda guerra da cui –ironia della sorte- era uscito vincitore. Ma avrebbe potute scrivere le pagine del suo futuro adesso. Nessuna guerra e nessun mondo da salvare glielo impedivano oggi. Se solo si facesse avvicinare…. Se solo fosse tornato a casa. “Io sono solo.” Ribatti irritato “Cosa volete ancora da me?L’ho ucciso eppure non vi basta. Sono diventato un assassino a diciassette anni pur di sopravvivere e salvare chi mi era accanto e adesso mi chiedete di tornare?No, grazie. Sono stufo del mondo magico. Forse potrò fingere che questi dieci anni non siano mai passati e vivere come un babbano qualsiasi” “Sappiamo tutti e due che non è questo che vuoi” replica Remus insofferente al suo tono aggressivo. “Sappiamo…ma cosa ne vuoi sapere tu?Tu non hai perso i tuoi genitori perché un pazzo furioso era convinto che tu ad appena un anno potessi ostacolarlo. Non lo hai visto torturare e uccidere le uniche persone che ti erano diventate amiche. Tu non lo hai visto tornare e non hai visto nei suoi occhi tutta quella ferocia e quella tristezza mentre lo uccidevi con le tue mani…con le mie mani…ho ucciso un uomo…che ne puoi sapere,tu?!” dici tutto questo d’un fiato-senza riflettere-vomitandogli addosso tutta la frustrazione di quei due anni passati a girovagare per la gran Bretagna alla ricerca di un posto dove sentirsi liberi da quel peso. Ma mentre le dici capisci che invece lui sa perché tutte le tue sofferenze erano anche le sue:i tuoi genitori,Sirius,Silente,Moody, Fred Weasley, Kingsley Shacklebolt,Neville Paciock… erano anche la sua famiglia e come te,li ha veduti morire in quelle battaglie violente e assurde. Remus aveva passato metà della la vita tra il senso di inadeguatezza,di solitudine,e l’altra metà a piangere le persone care che aveva visto morire con crudeltà. Ma adesso è qui. Per dimostrarti che ci sarebbe sempre stato- nonostante la tua rabbia,i tuoi tentativi per allontanarlo. Improvvisamente ti torna in mente la morte di Sirius- quando l’urlo di dolore che uscì dalle tue labbra si perse tra il tentativo di raggiungerlo. Ed a fermarti c’era sempre lui. Il suo migliore amico era morto e lui ti abbracciava da dietro per impedire a te di lasciarti trasportare dalla disperazione. In quell’istante, guardando negli occhi quell’uomo stanco dal viaggio e di una vita di lotte,tu cedi: tutti i sentimenti che ti lacerano dentro esplodono in un abbraccio improvviso e bagnato da lacrime e singhiozzi. Toccato dalla falsità delle tue parole cattive,Remus ti ascolta fino alla fine perché sa che a parlare è la rabbia e non l’Harry che ha imparato ad amare, con il suo coraggio e la sua generosità. Sorpreso e felice dal tuo improvviso abbraccio,poi,ti accoglie tra le sue braccia come un padre. Quel padre che avevi diritto di incontrare e il destino crudele ti ha proibito. Sa che non potrebbe mai sostituire James, neanche per quell’istante,ma in quell’abbraccio c’è tutto l’amore,il dolore e l’impotenza di un diciannovenne cresciuto troppo in fretta a cui non è mai stato lecito piangere. Sentendolo scosso dai tremiti e dai singhiozzi,nella mente di Remus riecheggiano i ricordi sfocati della tua nascita…al San Mungo,quando James svenne retto da un eccitatissimo Sirius alla vista di te tra le braccia di Lily,bellissima e mamma su quel letto d’ospedale. E non conta il viaggio,non contano le parole,i muri e le distanze perché quell’abbraccio è un seme vivo tra le macerie. Si può ricominciare. Basta tornare a casa.Da lei. Quanto è passato dall’ultima volta che l’hai lasciata indietro.Di nuovo. Lei ti amava,profondamente.E tu non le hai permesso di salvarti da te stesso.Eppure la sentivi stranamente presente nel tuo vuoto girovagare. Ella è in tutto ciò che i tuoi occhi vedono,in tutto ciò che le tue orecchie odono,in tutto ciò che la tua mano sfiora. Perché non ti ha mai lasciato veramente. Sei tu che hai lasciato lei indietro,tra le cose da dimenticare. Ma l’amore non ti abbandona mai. Mai. Ti cerca,disperato, tra le memorie e le strade che hai percorso ma non ti trova. Tu vuoi sfuggirgli, sempre. Solo che stavolta si è affidato a qualcun altro per lasciarsi ricondurre da lui. Lei non ti lascerà mai,come non ti lasceranno mai Ron e Hermione. Senti anche questo nell’abbraccio di Remus. Tra i singhiozzi,è chiaro il tuo senso di colpa nei loro confronti,ma più forte ancora è la mancanza di lei. Ginny,lontana,sola. Senza di te. Anche Remus piange,in silenzio.Ha mantenuto la sua promessa. ‘Portalo a casa da me ’ gli sussurra ginny ad un orecchio prima della partenza. Ha capito che l’amore salva. L’ha capito grazie ad una donna e sa che anche tu ne ha bisogno. Per questo è qui. Torna a casa, Harry. Torna da lei. Il tuo pianto diventa una muta tristezza e fissandoti negli occhi,Remus finalmente vede la tua vera età e fa il suo nome. “Andiamo,Harry. Ginny ti aspetta.” Sussurra. Il suono di quella parola riecheggia nella tua testa carico di promesse e di speranza.Quella speranza che tu non volevi vedere,sconfitto da una vittoria più grande di te. ‘torno a casa, torno da lei.’ È questo il tuo ultimo pensiero prima stringere di nuovo Remus tra le braccia e smaterializzarti insieme a lui.
  
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