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Autore: Perfidia    02/05/2006    2 recensioni
e se all'ultimo, vi rendeste conto di amare il vostro/a migliore amico/a...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

Ginny e Neville si allontanarono presi per mano.

-         Ron non ti preoccupa che Ginny se ne vada in giro con un ragazzo? Che razza di fratello sei?

-         Lavanda! Non mi preoccupo perché sta con Neville, che oltre ad essere mio amico è noto per la sua scarsa esperienza con le ragazze, perciò non vedo proprio di cosa dovrei preoccuparmi!

-         Si ma Ginny è, si può dire, ancora una bambina…- intervenne Calì.

-         SI MA CON LA TESTA SULLE SPALLE! – fu la dura e secca replica di Ron, che fece zittire le due pettegole.

-         Ron andiamo…- disse Hermione impaziente che intanto aveva fatto qualche passo avanti a loro.

-         Si eccomi, a dopo ragazze, e state tranquille, che Ginny starà benissimo.

-         Aspetta Ron…- disse Calì .

-         Non è che potremmo pedinarli.- chiese Lavanda con occhi imploranti.

-         No e poi no! Ma dico siete pazze? Perché non vi cercate un ragazzo voi piuttosto?

-         Uffa! Ron come sei lagnoso...-

-         Già! Volevamo solo divertirci un po’.

E se ne andarono entrambe a muso lungo.

 -Che volevano?- gli chiese Hermione.

- Seguire Ginny.-

- Perché?-

-Perché sono due pettegole…

- In effetti

- secondo me sono pazze

- è un buon punto di vista…- disse Hermione sorridendo.

- allora che si fa?- chiese Ron guardando l’amica.

- non lo so … Ron…- disse Hermione toccandosi la fronte, stava impallidendo, e la cosa preoccupò non poco Ron.

- Hermione che hai?- disse Ron preoccupato.

- niente- disse lei continuando a camminare.

- sei sicura?-

- si non ti preoccupare… è solo che… ti vedo doppio….-  Ad un tratto si fermò e cadde a terra svenuta.

 

Tutto si fece buio all’improvviso, e faceva freddo, un freddo innaturale, spettrale… lei stava correndo. Le sue gambe non ce la facevano più a sostenerla… c’era una figura grande e oscura davanti a lei… stava per g uardargli il volto…

-         AH!- Hermione si svegliò di soprassalto, con Ron che intanto le faceva vento con un foglietto di carta.

-         Hermione stai bene…

-         Che… che è successo?

-         Sei svenuta. Mi hai fatto prendere un colpo… ora come stai?

-         Non lo so- disse toccandosi la fronte- ahia!

-         Si sei caduta e hai sbattuto la testa. Ce la fai a camminare?

-         Credo di si – provo ad alzarsi, ma immediatamente si riaccasciò. - forse no.

-         Vieni. – Ron la prese in braccio.

-         No Ron mettimi giu.

-         Non ce la fai neanche a tenere gli occhi aperti, come puoi camminare? Ora andiamo dalla professoressa, e gli diciamo che io e te torniamo ad Hogwarts.

-         No Ron non voglio che tu rinunci a questo giorno per me. Poi davvero sto bene…

-         Non dire cavolate, sai che non mi convincerai a lasciarti andare perciò…

-         Dici che mi devo rassegnare?

-         Si…

Andarono dalle Mc.Grannit che era da Madama Rosmerta con il ministro della magia.

Parlavano di Harry e del potere crescente del signore oscuro… i toni erano piuttosto preoccupati, non parlavano liberamente, anzi erano piuttosto concisi nelle risposte, e rapidi nel porsi domande. Appena entrarono la conversazione cesso, creando non pochi sospetti in Ron e in Hermione, che si sentiva peggio di prima.

-         Che succede sig Weasley?

-         Professoressa, Hermione non si sente bene.

-         Lo vedo.

-         Ero venuto per avvisarla del fatto che rientriamo prima.

-         D’accordo. Signorina Granger che le succede?

-         È svenuta.- intervenne Ron.

-         Cos’ha fatto alla testa?

-         L’ho sbattuta…

-         Allora si sbrighi a riportarla ad Hogwarts e fatela medicare da madama Chips.

-         Si certo. Arrivederci.

Usciti dalla locanda, entrarono in una carrozza e tornarono ad Hogwarts.

Hermione si addormentò durante il viaggio, e di nuovo fu avvolta da quella sensazione.

Era buio e freddo, c’era una foschia impenetrabile, innaturale. Lei correva, correva affannosamente, finchè le sue gambe non la tenevano più, a quel punto cadeva, un corpo a terra vicino a lei, e davanti  le si stagliava una figura nera incappucciata, della quale il volto era coperto. Lei alzava la testa terrorizzata, verso il suo viso,  a quel punto il cappuccio scivolava …

E poi si sentì scuotere, aprì gli occhi di colpo, era Ron:

- Hermione, siamo arrivati. Stai tranquilla ti porto io in infermeria…

- Ron ce… ce la faccio.- disse lei con gli occhi ancora socchiusi.

 - Sei sicura?

- Si!

Hermione scese dalla carrozza con l’aiuto di Ron. Poi iniziò a camminare verso l’infermeria, seguita da Ron, che era pronto a riprenderla, prima che cadesse nuovamente.   

-         mio Dio! Signorina Granger che avete fatto alla testa?

-         L’ho sbattuta!

-         E come?

-         È svenuta, e ha battuto la testa?

-         Si è addormentata?

-         Si… sulla carrozza…

-         Speriamo non ci sia un trauma…

-         Scusi…

-         Esca sig. Weasley devo lavorare, la vedrà dopo la sua ragazza…

-         Ma veramente…

-         No non è…

-         Fuori!

 

Ron uscì dall’infermeria. Si affacciò pensieroso alla finestra… chissà cosa stesse facendo Harry, se lo aveva affrontato, se era ancora vivo, se soffriva come lui… se gli mancavano… tutte le sue domande non potevano e non avrebbero avuto una risposta, lo sapeva, ma non riusciva a non porsele, Harry gli mancava, gli mancava da morire.

Ad un tratto si aprì la porta. Il rumore lo fece distogliere dai suoi pensieri, e lo fece avvicinare a madama Chips per avere informazioni sull’amica.

Lei notò subito, quella che a lei sembrava preoccupazione, sulla faccia di Ron.

-         Non si preoccupi sig. Weasley, sta bene, un cerotto e un po’ di riposo, e tornerà come sempre. Comunque si è addormentata, se vuole entrare non faccia rumore. Appena si sveglia potete tornare alla torre.

-         Grazie. – Ron entrò in silenzio e si mise seduto di fianco al letto dove Hermione stava riposando.

Guardando l’amica gli tornarono in mente, come un eco, le parole di madama Chips.

“ non si preoccupi un cerotto e un po’ di riposo e tornerà come nuova. Magari bastasse così poco, per rivederti com’eri. Sorridente, allegra, spensierata, persino arrabbiata, eri sempre stupenda, frizzante, strepitosa, presente. In una parola brillante! Poi da quando è andato via sei cambiata, e io non ti riconosco più, a dir la verità forse non riconosco più neanche me stesso, Hermione mi manchi, mi manca, dove siete, dove sei? Sei assente, è come se ti fossi svuotata, è come se non fossi più te… e se non sei più te, neanche io sono più io…”

Hermione iniziò ad agitarsi nelle coperte, ebbe di nuovo la stessa sensazione…

 

 

Ecco il 2° episodio, mi spiace di averci messo tanto…

comunque ringrazio per i commenti ricevuti…

Gima: ho aggiornato… dopo un mese ce l’ho fatta, mi dispiace un casino ma non ho più neanche il tempo di respirare… spero comunque che ti piaccia anche questo…

 

Darthsteo: ce l’ho fatta! Si in effetti Pucciopatato è assurdo ed è il mix dei soprannomi di due miei amici, fuso è stupendo… soprattutto quando li chiamo così in pubblico… Comunque quando aggiorni tu? Se ti serve qualcosa fammi sapere… p.s le mie amiche che hanno letto la tua fic vogliono il seguito più di me… ciao..

 

Alessiuccia: grazie per il commento! Comunque non temere, Herm è pazza di Harry, e Ron non lo tradirà mai… almeno per ora no!!! Poi chissà che esce fuori…

 

 

   
 
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