-Hidan, hai una zanzara sul braccio.-

-... Uh? Ah... Non osare toccarla.-

-Perchè?-

-Le zanzare sono sacre a Jashin-sama.-

-Che?-

-Le zanzare sono sacre a Jashin-sama.-

-...-

-Le zanzare sono sacre a Jashin-sama.-

-Finiscila Hidan, ho capito.-

-... Le zanzare sono sacre a Jashin-sama.-

-FINISCILA HIDAN!-

-... Ok.-

-...-

-AHIA! PERCHE' DIAVOLO MI HAI DATO UNO SCHIAFFO?!-

-Ammazzata zanzara.-

-COSA HAI FATTO?!-

-Dopo magari ti passava la malaria Hidan. Meglio ammazzarne il più possibile.-

-COSA HAI FATTO, RAZZA DI ATEO?!-

-Ho ammazzato una zanzara.-

-NOOOOOOO!!! LA FURIA DI JASHIN-SAMA SI ABBATERA' SU DI TE!!!-

-Si, Hidan. Si.-

-Kakuzu, perchè non porti rispetto a Jashin-sama?-

-Perchè è un Dio inutile.-

-Stavi dicendo amico?- una nuova voce rimbomba nella stanza.

-Questa voce... Questo è... JASHIN-SAMA!!!- urla Hidan con gli occhi a cuoricino.

-Cosa hai detto, razza di ateo che non sei altro?!- minaccia Jashin, puntando verso Kakuzu il lungo bastone da monaco.

-Sei un Dio inutile.-

-D-Dio inutile?! Ora sono davvero offeso!- piagnucola Jashin, mostrando un lato sconosciuto a tutti.

-J-Jashin-sama... Perchè ha le lacrime agli occhi?- chiede Hidan, leggermente imbarazzato.

-N-Niente... Hidan! Sacrificalo a me!- dice buttandosi nelle braccia del credente.

-J-Jashin-sama... S-Sta bene?!- chiede Hidan preocupato.

-SACRIFICALO!!!- ordina Jashin.

-Ma è immortale!- aggiunge Hidan.

-... Uffa...-

-J-Jashin-sama... Non me la immaginato così...-

-Uffa! Perchè quell'ateo è immortale? Come ha fatto?!- chiede Jashin spostando i lunghi capelli corvigni.

-Questo sarebbe Jashin-sama, Hidan?- chiede Kakuzu, sorpreso come non succedeva da un secolo.

-Ehm... A quanto pare si...-

-Questo ragazzino? Questo ragazzino con i capelli da donna?!- chiede ancora più sorpreso Kakuzu.

-Ragazzino a chi?! Capelli da donna a chi?! Io sono Jashin! L'unico vero Dio!!!- pigola il bambino che dovrebbe essere Jashin.

-Che peccato... Combattere contro un Dio mi sarebbe proprio piaciuto... Magari, un Dio lo si vende a buona cifra sul mercato!- sghignazza in modo sinistro l'avaro.

-NO! NON MI TOCCARE!!! HIDAN! SALVAMI!- come non detto Hidan libera Jashin dalla presa dell'avaro.

-Tzè. Hidan, da che parte stai?- chiede Kakuzu.

-Da quella della giustizia!- urla l'interessato.

-Giustizia?- chiedono in coro il bambino e l'avaro.

-Ehm... Da quella di Jashin insomma...-

-Aaah... Mi sembrava strano!- dice Jashin, che penzolava dalle braccia di Hidan.

-Jashin, combattiamo?- domanda Kakuzu preparandosi a un attacco.

-CHE?!- domanda Jashin terrorizzato.

-Non sai combattere?- chiedono Hidan e Kakuzu all'unisuono.

-COMBATTERE?! MA SIETE I-M-P-A-Z-Z-I-T-I?! UN DIO CHE COMBATTE?!- urla Jashin terrorizzato.

-... Cosa fa di utile?- chiede Kakuzu.

-Riesco a entrare negli spogliatoi femminili senza problemi!- dice fiero.

-Ovvio ti scambiano per femmina.- continua Kakuzu.

-ZITTO! COMBATTI SE NE HAI IL CORAGGIO, FIFONE!-

-Nessun problema...-

-Ehm... Tecnica dell'evocazione! Mega Galaxy Tab!- urla il piccolo invocando un gigantesco cellulare.

-EEEEEEEH?!- riesce a dire Kakuzu.

-FIGHT!- urla il bambino guardando fiero la creatura appena invocata.

-Che tecnica I-M-P-A-R-E-G-G-I-A-B-I-L-E!- urla Hidan da dietro a Jashin, che guarda il Galaxy Tab fieramente.

-Il mio Galaxy Tab, non potrà mai essere battuto.- dice spostandosi ancora i capelli e sorridendo fieramente mettendo in luce gli occhi color miele da sotto il cappello di paglia.

 

Click!

 

-Ma che cosa...?- dice Jashin guardando il Galaxy Tab che lentamente sta perdendo vita.

-No, no, no, no, no! Ma che succede?! Dovrei aver vinto a questo punto! Cosa è andato storto?!- chiede guardando Hidan in cerca di una risposta.

-Ho tolto la batteria.- e Kakuzu uscì da dietro il mega cellulare con una batteria gigante in mano.

-NOOOOO!!! HA CAPITO IL SUO PUNTO DEBOLE!!!- urla il ragazzino lasciando cedere le gambe e cadendo per terra.

-Esatto. Io, Kakuzu... Nukenin di livello S, ho battuto Dio. Non sai che soddisfazione!- dice gaurdandolo dall'alto in basso.

-HAI BARATO! TU SEI VECCHIO! IO SONO SOLO UN BAMBINO!- pigola il bambino con le lacrime agli occhi.

-Ma quanti hanni hai?- chiede Kakuzu fissandolo.

-Dodici!- piagnucola Jashin, venendo abbracciato teneramente da Hidan.

-Hidan...- dice Jashin guardandolo nelle iridi ametista.

-Dai... Sei ancora piccolo... Avrai anche tu il tuo momento di gloria, piccolo...-

-Hidan ho sempre avuto ragione sul fatto che tu fossi un pedofilo.-

-ZITTO KAKUZU!- urla Jashin. -Almeno Hidan mi vuole bene! Su Hidan! Andiamo a fondare un nuovo impero di jashinisti al Villaggio della Foglia!- e con questo gli salta in spalla.

-Muoviti! Dobbiamo essere lì prima di domani!- urla sorridendo maleficamente il bambino moro.

-Si Jashin-sama!- Hidan guarda davanti a sé, prende la falce e sfonda la porta.

-DANNATO!!! RIPAGHERAI TU I DANNI!!!- gli urla Kakuzu. Ma Hidan non sente. Ormai era lontano da lì, insieme al suo Jashin-sama.

-Jashin-sama?- chiede timidamente Hidan.

-Si mio discepolo?- risponde Jashin dalle spalle di Hidan.

-Ma ha davvero solo dodici anni?- chiede curioso.

-Naaa! Ne ho circa duemila. Ma sai, non sono il massimo nel combattimento corpo a corpo e so solo evocare il Galaxy Tab per ascoltare musica. E' raro che esca di casa per andare a trovare qualcuno. E poi mi matengo bene in forma, no?- e con un occhiolino si addormenta sulla schiena del suo disciepolo.

-Cazzo, ma come fa a tenersi così giovane e in forma?!-

 

FINE

ANGOLO AUTRICE

Ok, questa dorvebbe far ridere (anche se rileggendola noto che fa letteralmente pena...ç_ç) bon. Vado a piangere in silenzio lontano dalla presa del pc. Ah! Ci tengo a far sapere che dopo 5 volte che la scrivo non mi ha fatto venire un infarto dall'orrore.