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Autore: gufetta_95    01/09/2011    2 recensioni
E’ stato uno shock stamattina, scoprire che era il primo settembre. Credevo che crescendo Harry Potter avrebbe perso tutta la sua importanza, eppure sono ancora qui con un nodo allo stomaco, al pensiero della locomotiva in procinto di partire per Hogwarts.
Dedicato a Tutti quelli che, come me, ancora sognano di possedere un baule, una civetta, ed una bacchetta magica.
"Corri veloce per le vie di Diagon Alley, il respiro corto e gli occhiali per traverso. Tipico, per te,
arrivare in ritardo, anche nelle occasioni speciali, come Lei aveva commentato già dal vostro primo incontro."
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Fiocco rosa

 
Corri veloce per le vie di Diagon Alley, il respiro corto e gli occhiali per traverso. Tipico, per te,
arrivare in ritardo, anche nelle occasioni speciali, come Lei aveva commentato già dal vostro primo incontro.
 

«Usciresti con me oggi?» la voce ti esce in un sussurro.
«Me l’ha già chiesto Adam» arrossisce la piccola Molly. «Ormai gli ho detto di si»
«Va bene. Non importa» Certo che te ne importa, testimoni le orecchie ormai rosse. «Ci si vede in giro»
Ti volti per andartene, ma lei ti richiama.
«La prossima volta … chiedimelo un po’ prima. Se non fossi arrivato in ritardo, sarei venuta volentieri»

 

 

Questa volta però non è colpa tua. Come facevi a sapere che il piccolo Bill avrebbe deciso proprio quel
giorno di sperimentare le sue capacità nell’arte della magia? Hai perso quasi un’ora per riuscire a farlo
scendere dal lampadario, tra le risate di Charlie e quelle dei più pestiferi di casa, Fred e George. Per fortuna
almeno Ron era dalla nonna, sennò non avresti davvero saputo come fare.
Superi la Gringott, e il pensiero va a quella Camera così vuota, a cui ormai hai fatto l’abitudine.
 

 

«Tu non vuoi sposarmi» dalla sua voce traspare delusione.
«Non è così, non puoi capire» sembri stanco di quel discorso, per la prima volta, e lei lo capisce.
«Forse abbiamo fatto male a parlarne. Magari dopo Hogwarts neanche ci rivedremo più»
«Non volevo dire questo, lo sai» Abbassi la testa, arrabbiato con te stesso.
«Credi davvero che m’importi qualcosa del fatto che tu sia povero? Hai così poca fiducia in me? Perché ti
sbagli» Per la prima volta torni a guardarla negli occhi, sorridendo.
«Non ho mai dubitato di te, lo sai»
«Ti fai delle paranoie inutili» Sorride anche lei, quando l’attiri più vicino a te abbracciandola.

«Scusami»
«Perdonato. Ma tu baciami» Ti metti a ridere, prima di obbedire più che volentieri.

 

 
Finalmente sei arrivato. Entri guardandoti attorno furtivo, attento a non destare l’attenzione dei babbani.
Fai un cenno alla signora che sta dietro alla scrivania, prima di salire le rampe di scale, che portano in un
luogo che ormai ben conosci, il reparto maternità.
 

 

«Arthur»
«Dimmi» Ti appoggi allo stipite della porta, guardandola sorridendo mentre tenta di cucinare e allo stesso
tempo di controllare Percy.
«Devo dirti una cosa» si asciuga le mani sul grembiule, prima di voltarsi a guardarti.
«Sono incinta» Rimani un attimo immobile, mentre tenti di assimilare la notizia. Ron cammina a malapena
e già ci sarà un altro marmocchio per casa.
«Magari sarà una femmina» dici in tono sognante, facendo sorridere di rimando anche lei.

«Hai sentito Percy? Avrai un altro fratellino!»
«Io non vollo frateino»borbotta il bambino venendoti vicino e nascondendo il viso tra le pieghe dei tuoi pantaloni.
Scoppi a ridere e gli scompigli i capelli. Hai ancora otto mesi di tempo per fargli cambiare idea.

 

 

 
 
 
Tutto è in silenzio e, anche se tendi le orecchie, l’unico suono che senti è il battito del tuo cuore accelerato.
Si apre una porta e ne esce un infermiere «Signor Weasley?» ti chiama.
«Dov’è Molly?» chiedi, agitato e nervoso.
«A quanto pare il bambino ha voluto aspettarla» replica lui in tono professionale. «Venga pure con me»
 



Qualche ora dopo
 



«E’ una bambina. Una bellissima bambina» annuncia Molly commossa, ancora pallida e spossata. Le stringi la mano, in segno di silenzioso affetto.
«Dove la metteremo a dormire?» chiedi poi con tono scherzoso, tornando a guardarla negli occhi.
«Un posto lo troveremo» decreta lei decisa. «E’ l’unica femmina, ha bisogno di un angolino tutto suo»
E tu l’hai già creato, quell’angolino, ma non glielo dici, vuoi vedere la sua espressione quando scoprirà che non avete più la piccola lavanderia,da dove Molly controllava, mentre finiva di stendere o di stirare, che non capitassero incidenti quando i ragazzi giocavano a Quidditch.
«Sono sicuro di sì.» le dai corda, lasciandole un bacio sulla fronte.
 
 
 



 

La Tana è sempre affollata, ma c’è sempre spazio per una persona in cerca di affetto, sia che si tratti dell’ultima figlia nata, sia di un bambino dodicenne che mai ha saputo cosa volesse dire avere una famiglia.
Harry questo lo scoprirà dieci anni più tardi.




 

Angolino autrice:
Salve a tutti!Spero che questa one-shot vi sia piaciuta: non è la migliore che ho scritto, ma la trovo molto dolce. Purtroppo non ho avuto tempo di scriverne una nuova per l'occasione, e mi sento un tantino in colpa. Solo stamattina ho realizzato che era il primo, sul serio. Non sapete quanto vorrei essere a Londra, in questo momento. Sarò pur infantile e quant'altro, ma prima o poi lo farò, ci andrò.
Le recensioni sono ben accette!Scappo che sennò arrivo in ritardo con la pubblicazione!Secondo il mio pc sono ancora le dieci e quarantotto...^^

Grazie a tutti quelli che hanno letto!=)

  
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