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Autore: remvsg    01/09/2011    2 recensioni
La realtà ha una coerenza, illogica ma effettiva.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sarah Sawyer, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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un grazie speciale a Madamoissele Jillien e a Madamoiselle Roxe

Sarah Sawyer



 
Era stata felice. Lo era stata veramente.
Non capita a tutti trovare un fidanzato e un collega insieme, soprattutto quando hai bisogno di quest'ultimo con una impellente necessità.
Certo, rischiare la vita al primo appuntamento non era proprio un piano romantico, ma John era anche questo. E a lei John piaceva.
E sapeva anche che John non era una persona, era un pacchetto. Era il suo passato, l' Afghanistan ad interrompere le notti d'amore. Era il suo presente, con improvvise sparizioni nelle fulgide notti londinesi. Era il suo conquilino, e quello è sempre stato il boccone più grosso da buttare giù.
Perché lo sapeva. Perché se aveva un rivale nel cuore di John -e nella mente di John- era lui. Ed era una battaglia persa in partenza.
 
    
"Non capisco"
Provaci John.
"Pensavo che stessimo bene insieme"
Lo pensavo anche io. Lo pensavo davvero.
"Ho fatto qualcosa? ti prego dimmelo"
Ami, e non me, ecco tutto.
"Sarah, io...mi dispiace. Lo so che sono stato preso da altre faccende ultimamente, ma ti prometto che..."
bip bip
un messaggio.
"Scusa, è Sherlock"
E' sempre lui.
    
 
°°°
 
Avrebbe potuto licenziarlo, non lo fece. Neanche accettò le dimissioni di John, cavaliere d'annata diceva lei.
La sua però era una presenza assidua, costante. Una routine fredda, priva di spirito, colma di imbarazzo: un cuore a metà non poteva accettarlo, questo era sopportabile.
Era una presenza fisica, concreta. Lo incrociava in pausa caffè, oppure andando al bagno, alla fine del turno e nei corridoi di quel piccolo studio medico.
John era presente, John era ovunque. Pure nel suo cuore.
Ma sarebbe andato via -lo sapeva-, via a rincorrere quel ragazzo. Quel ragazzo che non era lei.













Abbiate pietà di me gente.
Questo capitolo fa schifo, il prossimo (sì c'è anche un prossimo capitolo e dio volendo anche un terzo, con il permesso di roxe) è migliore. Credo. Spero. Mi auguro vivamente.

Probabilmente a causa del personaggio che ho trattato non mi soddisfa pienamente. Sarah è un personaggio vano e fittizzio. Fittizzio perché serve a dimostrare l'eterosessualità di John. Vano perché tanto tutte noi sappiamo che non è così. Amen. 


Tutta la long è ispirata alla canzone I'm not that girl del celeberrimo musical Wicked ( http://www.youtube.com/watch?v=Ly_9rmOE-L8 )   e partecipa allo Sherlock fest -anche se il promt vero e proprio verrà utilizzato nel prossimo capitolo.

 






 Il titolo della storia mi è venuto in mentre pranzavo :D 
Pensavo di chiamarla come una canzone degl'Abba (indovinate pure, tanto è facile), ma ieri sera mi sono vista "Lasciami entrare", il cui titolo originale è Let the right one in, e con i dovuti accorgimenti l'ho ritrovato adatto.

Importante: penso si capisca, ma si hanno di fronte tre momenti ben diversi. 1) Joh e Sarah stanno assieme, ma c'è un presagio. 2) Sarah lascia John -le parole sono sue, i pensieri di lei- 3) Sarah post sfidanzamento.  Ricordatevi questo schema per il futuro (che tanto il secondo capitolo è pronto, anzi, l'ho scritto per primo).


Eventuali spiegazioni sulla genesi di tutto questo, alla fine.
 
   
 
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