*Autore: margherota
*Titolo: Biblioteca scolastica, sei e mezza di pomeriggio
*Fandom: Glee
*Personaggi: Lauren Zizes, Noah Puckerman/ Luck
*Genere: Commedia, Generale
*Avvertimenti: Drabble, What if...?
*Rating: Verde
*Parole: 300
*Prompt: Chimica - Notte prima degli esami/ prima prova
*Note: Questo è sinceramente l'unico fandom su cui mi sia venuta in mente una trama vagamente decente, mi spiace XD penso anche che le prossime sfide personali saranno sempre su loro due, altroché ù.ù (L) d'altronde, si prestano abbastanza, e non devo fare neanche una AU :)
Spero sia una buona lettura per tutti voi (L)

In realtà, Puck non era certissimo della ragione per cui si trovava in quel posto: Biblioteca scolastica, sei e mezza di pomeriggio - il custode era passato per tre volte e li aveva adocchiati in modo strano, specialmente lui, e la cosa l'aveva irritato.
Il quaderno che aveva aperto davanti a sé ormai non lo vedeva più. Aveva letto e riletto tutto quello che c'era scritto sopra che gli stava venendo decisamente la nausea, a sentirlo ripetere per l'ennesima volta. Ma Lauren non sembrava della stessa opinione.
-Puckerman, passami la tabella dei fosfati...-
Pigramente, il ragazzo sfilò uno dei tanti fogli dal quaderno, consegnandolo alle mani della ragazza che gli stava accanto.
Poi sbuffò: lui non aveva mai studiato chimica veramente, e non vedeva la ragione di farlo proprio in quel momento. Lauren aveva insistito per studiare assieme a lui - diciamo piuttosto che la sua era stata una velata minaccia mista alla promessa di una morte lenta, dolorosa e umiliante - e lui aveva accettato, covando in sé l'aspettativa di un dopo che sarebbe venuto presto e sicuramente stato più piacevole.
Avevano passato ore, su quelle maledette tabelle. Ormai le sapeva a memoria!
-Zizes, non ti sembra l'ora di andare?-
Lei non alzò neanche il viso dal foglio, continuando nella sua lettura. Lui sbuffò, lasciando cadere con un tonfo il quaderno.
Stupido esame.
-Guarda l'orologio, è tardi!-
Ci tentò ancora, cercando di essere un poco più suadente - sorrise pure, nel disperato desiderio di essere considerato.
-Fra poco il Bel Gressino apre...-
Alla fine lei alzò gli occhi sulla sua persona e gli sorrise, raccattando con una certa impazienza le sue cose.
Noah intuì benissimo che non aspettava che una scusa per andarsene.
-Ripeti assieme a me i solfuri, Puckerman. Temo di averne dimenticato qualcuno...-