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Autore: cuoredpanna    01/09/2011    5 recensioni
E non ti interessa se la gente accanto a te ti fissa. Tu questa sera sei tutto ma non Blair Waldorf.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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“Ti va un drink?” ti chiede fissandoti con quello sguardo penetrante. Tu deglutisci tentata dalla sua proposta. Vorresti immediatamente accettare ma ti mordi la lingua pensando a Louis. Lo fissi e annuisci “Solo un drink per rilassarmi” proponi, perché proprio non c’è la fai a stargli lontano. E lo vedi sorridere e gli occhi gli si illuminano leggermente imbarazzati e rivedi quel luccichio liberatorio e strano che non si addice a Chuck Bass, ma che gli sta divinamente bene. Lo stesso luccichio con il quale a diciassette anni ti ha confessato di avere le farfalle nello stomaco. Per te. E sorridi perché sai di amarlo. Non Louis. Seduti al bancone del bar sorseggiate i vostri drink. Chuck accanto a te sorseggia il suo solito scotch giocando con il ghiaccio presente nel bicchiere. Entrambi tacete. Mordi lo stecchino in cui era infilzata la piccola oliva verde e questo ti punge la lingua e il sapore agrodolce del tuo sangue mischiato al martini, ti invade la bocca. E lui fissa dinnanzi a sé giocando ancora con il suo scotch. E silenzio. “Chuck” sussurri, perché quel restare muti ti sta uccidendo. Perché nel silenzio i pensieri si affollano nella tua mente. “Dovevamo rilassarci. Non restare in silenzio” dici incoraggiandolo a parlare. “Blair..avrei così tante cose da dirti. Ma davvero non so da dove cominciare” rilassa le spalle abbattuto “Non parliamo allora” ti rintani nel silenzio perché hai paura, hai sempre avuto paura delle confessioni di Chuck. Ti ha sempre fatto paura vedere la parte profonda di Chuck. Quella paura strana che certe scoperte infondono. Quella paura eccitante. E cerchi di leggere i suoi occhi e comprendere quel tumulto interiore che tentano di nasconderti. “Ho un’idea migliore” sorride speranzoso “Ricordi i nostri giochetti?” annuisci ripensando a quei momenti in cui eravate felici. Insieme. “Ti va di riprovarci?” chiede tranquillo “Chuck” lo ammonisci perché stai per sposarti ma desideri con tutta te stessa essere qualcun altro. E riaverlo. “Blair..non nel modo in cui pensi tu. Semplicemente essendo per una sera un’altra persona. Magari una cugina ebrea di questo ragazzino che festeggia il suo bar mitzvah” ti spiega sempre sorridendo. E non puoi non acconsentire. Perché ti sta servendo su un piatto d’argento qualcosa che desideri ardentemente. Essere qualcun altro e riaverlo. Per quella sera sarete una coppia ebrea ad una festa. Di nuovo insieme. Di nuovo una coppia. Di nuovo felici. Afferra la tua mano e ti trascina all’interno della sala. E Louis lascia la tua mente e non ti curi del fatto che ti stia aspettando. Tu questa sera sei un’altra persona. E ti getti nella mischia Blair. E balli libera. E non ti interessa se la gente accanto a te ti fissa. Tu questa sera sei tutto ma non Blair Waldorf. Chuck ti ha assicurato che per questa sera non ci saranno sguardi noti e mancherà persino Gossip Girl. Come quella sera al Victrola. Solo voi. E sguardi sconosciuti. E balli Blair e quando Chuck ti raggiunge in pista ridi. Perché il suo tocco delicato sul tuo braccio e il ballare così vicina a lui ti fa essere felice. E ridere. E poi come vuole la tradizione ebraica c’è il ballo sulle sedie. Sei tu la prima ad essere tirata su. E urli di gioia. Di felicità. Libera come una bambina che, a piedi nudi, corre spensierata sull’erba fresca di Central Park. E poi tocca a Chuck e immancabilmente le vostre sedie sono in aria, l’una accanto all’altra. E ride Chuck, come quella notte al Victrola. Quando tutto ebbe inizio. E Chuck ti porge la sua mano fasciata e non ti importa che quella fasciatura corrisponda al taglio che hai sul viso. Chuck non voleva ferirti. Lo sai. Ti avrà chiesto scusa almeno un miliardo di volte dopo quella sera. E tu lo hai abbracciato per non piangere. Cercando rifugio in quella stretta salda. Sperando che ti chiedesse di scappare. Insieme. E poi afferri la sua mano e una scarica di adrenalina smuove il tuo corpo. E Chuck posa un bacio dolce e delicato sul dorso della tua mano e anche l’atomo più piccolo presente dentro te reagisce. Perché non hai mai saputo resistere ai baci di Chuck. E i tuoi occhi brillano perché siete di nuovo assieme. Felici. Spensierati. E ti sembrano trascorsi solo cinque minuti e non ti rendi conto che tre ore sono volate. D’altronde il tempo con Chuck è sempre sfuggito al tuo controllo. Le ore accanto a lui non ti bastano mai. “E’ ora di tornare alla vita reale Blair” esordisce alle tue spalle, con un tono di voce che non convince nemmeno lui. E non hai nessuna voglia di andare a quella festa. Dove Louis ti aspetta. Dove quel futuro che non ti piace attende te. E lo fissi per alcuni interminabili secondi. E incontri la profondità disarmante dei suoi occhi. E senti quella morsa cioccolato stringerti, attirarti giù nel profondo e non reagisci e lasci che il tuo io più profondo anneghi dolcemente in quegli occhi. Quegli occhi che vorresti incontrare per la vita. In quelli che sono gli occhi che vorresti accanto a te. Per sempre. E afferri la sua mano e lo trascini in quella camera e vi amate con un’intensità che non vi è nuova. E non ti curi del fatto che la porta non sia chiusa a chiave. E non ti curi del fatto che Louis aspetta te. E non ti curi del fatto che hai appena ammesso a Chuck che vuoi lui accanto a te per la vita. Perché questa sera sei un’altra persona. Quella persona che senza Chuck accanto non vive. E siete di nuovo liberi. Felici. Spensierati. Sorridenti. Come quella notte al Victrola, quando eravate entrambi diversi. Quando per la prima volta siete stati voi stessi. E come allora questa sera siete differenti. Siete un Chuck ed una Blair decisi ad affrontare il loro futuro assieme. E come quella notte sfrecciate con la sua limousine per le vie di Manhattan.Ma questa volta decisi a non tornare indietro.
   
 
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