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Autore: _Yumemi_    01/09/2011    5 recensioni
Certe volte non ci si rende conto di vivere un sogno fino al momento in cui ci si sveglia.
Genere: Generale, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aang, Katara, Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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uffa
Sogno


    Katara stava guardando Zuko dritto negli occhi, finendo per perdersi presto in quelle profonde iridi color ambra. I loro visi erano così vicini che ai loro nasi sarebbe bastato un soffio per sfiorarsi.
    Erano soli, stesi sulla tiepida sabbia di una piccola spiaggia appartata. Il sole stava lentamente tramontando, nascondendosi in lontananza oltre i flutti del mare.
    Con una mano la Dominatrice dell'Acqua scosto i capelli del Neo Signore del Fuoco e, con un certo timore, sfiorò quella cicatrice che gli sfregiava un lato del volto. Lui al suo tocco chiuse gli occhi, e si lasciò sfuggire un sospiro. Il suo fiato ardente le infiammò la pelle, facendola però rabbrividire. Zuko girò appena la testa, per accarezzarle con le labbra le dita. Lui con una mano la teneva per la vita, usò l'altra libera per afferarle il polso. Lentamente, le dita della ragazza scesero seguendo il profilo del suo volto, oltre il collo, fino alla cicatrice sul petto all'altezza del cuore. Poteva sentirlo battere, ogni istante più veloce. Il suo cuore fece altrettanto.

    Un ultimo sguardo, poi Zuko iniziò ad avvicinare il volto al suo. Katara chiuse gli occhi, attendendo quel bacio che presto sarebbe arrivato.



    Un urlo acuto squarciò la calma immobile della notte, risuonando in tutta la casa.
    Come un fulmine Aang si precipitò giù dal letto.   «Katara! Katara!»   La chiamò dal corridoio, mentre correva da lei. Entrò nella sua camera, catapultandosi immediatamente sul suo letto.
    «Katara, che succede? Stai bene? Sei ferita? Hai battuto da qualche parte?»  Domandò a raffica il giovane Dominatore dell'Aria, sveglissimo per l'ansia nonostante fosse notte fonda.
    Katara aveva la fronte imperlata di sudore, il petto ancora scosso si alzava e abbassava velocemente in preda all'agitazione. In silenzio fissò per qualche altro secondo le coperte che le avvolgevano come un bozzolo stretto le gambe. Poi, senza rispondere, si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino. Oltre la finestra aperta udiva il fruscio del vento che soffiava placido su Ba Sing Se.
    Aang si chinò verso di lei, per scostarle con premura una lunga ciocca di capelli da davanti agli occhi.
    «Tutto bene?»
    «Sì»  Rispose infine lei, tirando un lungo e profondo sospiro di sollievo.  «Era solo un incubo.»







ecco tutto quello che è e sarà sempre lo Zutara. un incubo.
ditemi, quanto ci siete rimaste male? XD
l'ho scritta di getto, mentre iniziavo a studiare per la sessione straordinaria di esami. è stato divertente e al tempo stesso...paradossale. ma devo dire che chi ci ricama sopra alla cosa ha davvero fantasia e da orgogliosa tifosa del Kataang non posso non dire "Obiezione, Vostro Onore!".  ^-^

concludo con un "spero vi piaccia" e un "non scannatemi Zutariane. infondo la scena romantica c'è lo stesso, no?".
  
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