Cigarettes
Le
dita si intrecciarono sul letto della cabina di Zoro, le mani dello spadaccino accarezzavano la schiena,
dalla base alle spalle, le labbra baciavano il collo o mordicchiavano il lobo
dell'orecchio.
Sanji gemeva, mordendosi il polso per cercare di non far troppo rumore.
Mosse il bacino avanti e indietro assecondando i movimenti del compagno,
ancora, ancora, ancora, mentre la mano si stringeva ancora a quella dell'altro,
autonomamente.
Poi la loro stessa passione li travolse, lasciandoli entrambi abbracciati,
sfiniti e dormienti sulla stessa brandina.
Quando il biondo aprì gli occhi, si ritrovò il braccio di Zoro intorno alla
vita che lo spingeva verso di sé. Giacché lo spadaccino dormiva col viso sulla
sua spalle, la bocca semiaperta, e la stretta assassina sui suoi poveri
fianchi, Sanji non si mosse.
Ma dopo tutta quell'attività fisica, aveva davvero bisogno della sua consueta
sigaretta, in più doveva preparare la colazione per tutta la ciurma prima che
Rufy si svegliasse e la reclamasse a gran voce, svegliando di conseguenza
tutti.
Ma prima la sigaretta.
Allungò il braccio verso il basso, cercando di arrivare al pavimento per
prendere il pacchetto abbandonato non ricordava bene dove la sera prima.
Forse si spinse troppo in là, perché Zoro grugnì infastidito e aprì un occhio.
Sanji allora ne approfittò per riuscire ad allungarsi abbastanza e prendere il
pacchetto, per poi accendersi una paglia e portarsela alle labbra, aspirando
una grossa boccata di fumo.
Zoro intanto gli aveva dato le spalle, perché per i suoi standard era davvero
troppo presto per pensare di svegliarsi. Peccato quell'odore di tabacco
rovinasse ogni suo tentativo.
Per di più, quell'odiosissimo odore sovrastava anche quello di quel cuoco da
strapazzo.
Si alzò di scatto, guardandolo in cagnesco.
-"Spegni quella cosa, cuocastro"-
Sanji lo guardò alzando un sopracciglio -"Non ci penso nemmeno marimo. Dormi"-
-"Non riesco a dormire con questa puzza"-
-"Oh, andiamo, lo sai che fumare mi rilassa, specie dopo questa ginnastica"-
-"Me ne sbatto"- ribadì -"Questa è la mia cabina e qui non
fumi"-
-"Sei un inutile rompipalle, Marimo, e se credi che la spegnerò solo
perché me lo chiedi tu ti sbagli di grosso"- concluse, aspirando una nuova
boccata.
-"Non te lo sto chiedendo"- ribatté l'altro -"Te lo sto
ordinando"-
-"Bene"- affermò il biondo, sistemandosi meglio le lenzuola sulle
gambe nude e sbuffando il fumo direttamente sulla faccia dello spadaccino
-"Motivo in più per non farlo!"-
Zoro lo guardò, scacciando con stizza il fumo con la mano, e grugnì ancora.
-"Dannato cuocastro dei miei stivali"- bofonchiò, solo per poi
trovarsi la sigaretta di Sanji a pochi centimetri dalle labbra. E mentre il
biondo sorrideva vittorioso, l'altro storceva schifato le labbra e si
allontanava.
-"Che diavolo fai?"-
-"Prova. Impara a capirmi"- spiegò subito l'altro. Essenzialmente
intenzionato a farlo smettere di lamentarsi.
Zoro lo guardò scocciato -"Lo sai che odio quella maledetta puzza di
fumo"-
Sanji annuì, muovendo la mano con nonchalance -"Ma una volta che provi non
la senti neanche più, vedrai!"-
-"Piantala, torciglio"- detto questo si
alzò e, recuperando pantaloni e panciotto, iniziò a rivestirsi. Sanji lo fissò
con sguardo liquido, alzandosi in ginocchio sulla brandina e mostrando il
fisico asciutto ma modellato, ora completamente nudo.
Zoro deglutì a vuoto nel vederlo, sforzandosi d'ignorandolo.
-"Dai Marimo"- lo sfidò -"O hai paura di una
sigaretta?"- chiese provocante,
aspirando a sua volta un'altra boccata.
Zoro, punto nell'orgoglio, assottigliò gli occhi, minaccioso.
Sanji sorrise soddisfatto.
-"Una boccata"- ripeté, porgendogli la paglia già consumata per metà
-"Poi saprò come ricompensarti"- lo disse con tono indifferente, ma
con una punta di malizia che non sfuggì allo spadaccino. Anche se l'unica cosa
che voleva era togliergli quel sorriso dalla faccia, ma avrebbe trovato un modo
molto migliore per farlo.
Sostituendola con un'altra espressione, molto più interessante.
Accettò, ma non certo per la ricompensa, quanto per mostrargli che lui non
aveva paura proprio di niente, tantomeno di fumare una stupida sigaretta.
Gli faceva schifo odore e sapore, ma sicuramente non si tirava indietro davanti
ad una sfida, di qualsiasi genere.
Gli prese la paglia dalle mani, se la portò alle labbra, e inalò, facendo come
gli aveva mostrato il cuoco poco prima.
Subito il fumo gli invase la gola, quasi mozzandogli il fiato. Lo sentì
propagarsi con un fastidioso formicolio alla gola e lo fece uscire dal naso con
qualche difficoltà.
Scoppiò a tossire senza poterselo evitare, con le lacrime agli occhi,
scatenando l'ilarità del biondo.
-"Piantala. Di. Ridere"- gli intimò, fra un colpo di tosse e l'altro.
Sanji non si sforzò nemmeno di trattenersi, perché vedere Zoro piegato in due
in quel modo non aveva davvero prezzo.
Sconfitto da una sigaretta.
Quando la tosse cessò, almeno in parte, il verde lo spinse sul letto e lo
sovrastò di peso.
-"Dannatissimo sopracciglio a ricciolo, quella roba fa schifo"-
Sanji rise ancora -"Ricevuto"- disse, e si apprestò a spegnere la
cicca. Ma solo perché ormai era completamente finita.
-"Ti facevo più resistente Marimo"- lo sbeffeggiò.
-"Come osi, cuocastro?"-
-"Cos'è che non potrei osare?"- chiese distrattamente, rivestendosi
in tutta fretta. Zoro lo guardò contrariato, dimenticandosi tutto il resto.
-"Dove stai andando, stupido cuoco?-
-"Non chiamarmi stupido, idiota d'un marimo!"-
-"Sennò che fai, stupido cuoco idiota?!"-
-"Ti ammazzo"-
-"Provaci!"-
Sanji gli tirò un calcio, ma non si sorprese di vederlo schivarlo con relativa
facilità. Non lo stava facendo con intenzione, era troppo impegnato ad
accendersi un'altra sigaretta.
-"Spegni subito quella cosa!"-
-"Tranquillo, sto andando via. Devo preparare la colazione per gli
altri!"- gli rispose, prima di lasciare la cabina chiudendosi la porta
alle spalle.
-"Come diavolo fai a fumare quella roba?"-
Ma la domanda cadde nel silenzio. Non che Zoro volesse una risposta.
Tanto, anche se Sanji gliel'avesse spiegato, e ammesso che lui lo sarebbe stato
ad ascoltare, non gli avrebbe fatto cambiare idea.
L'odore e il sapore di quella roba era decisamente sgradevole.
Ma addosso al cuoco, poteva anche reggerlo.
Angolo dell'Autrice:
Questa è una stupidata, lo so xD
Dovevo rimediare il non aver mai scritto su loro due che in fin dei conti sono
la mia coppia preferita, nonché la prima che ho scippato in OP ù_ù
Forse non ho dato un buon tributo, ma almeno ci ho provato, ecco, quindi spero
di avere un vostro parere.
Commenti/critiche e quant'altro sono sempre ben accetti.
Con affetto,
Vostra,
Asuka <3