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Autore: Hayley Black    02/09/2011    5 recensioni
Lucius/Narcissa | One shot | Generale, Introspettivo
Si congedò con poche parole, stringendo ancora tra le mani un sasso azzurro.
«Vai già, Lucius?» Narcissa lo guardò, con un sorriso che tradiva la delusione dei suoi occhi.
Lui, veloce come l’ennesimo lampo che vibrò tra le nubi, le lasciò tra le dita quella pietra color del cielo.
Lo scettro potevano tenerselo. Solo per un momento.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Le tasche piene di sassi.

 

 

Nella vita mia niente mi appartiene,
tranne quegli istanti in cui insieme noi siamo stati bene.



Il vento soffiava tra le chiome degli alberi, increspando le acque scure del Lago Nero. Le nuvole gonfie di pioggia minacciavano un violento temporale, ma il gruppo di studenti appartato dietro un paio di rocce non si lasciava scoraggiare dall’imminente tempesta. Stavano giocando a Spara Schiocco, così presi dal gioco da non accorgersi dei primi tuoni che vibrarono nell’aria.
Un ragazzo, in disparte, raccoglieva i ciottoli depositati sulla riva, infilando in tasca quelli più belli e leggeri.
Ce n’erano di tutti i tipi: lisci, candidi come la neve o ruvidi e spigolosi, dalle diverse tonalità del grigio o dai riflessi del sole, nascosto tra le nuvole.
Nessuno conosceva la strana fissazione di Lucius Malfoy per i sassi. Ne amava la superficie levigata, la varietà di forma e colori che le caratterizzava. Non esistevano due pietre uguali, c’era sempre un piccolo particolare che le distingueva, che le rendeva uniche.
Le mani percorse dai tagli raccoglievano gli ultimi superstiti, quelli che le deboli onde del lago non portavano via. Li infilava nelle tasche, ormai gonfie e pesanti per colpa del contenuto, troppo grande per quell’inospitale pezzo di stoffa.
L’aria ormai era pregna di pioggia, che avrebbe ricoperto il suolo di Hogwarts a breve. Ma Lucius non si stancava di raccogliere sassi, non voleva rientrare. Voleva godersi quegli ultimi secondi di grigio, di cielo trapuntato di nuvole e di foglie che vorticavano nell’aria.
«Insomma, vi decidete a rientrare? Arriverà un temporale!» la voce aggraziata di Narcissa coprì le grida di vittoria di un ragazzo di Tassorosso, uscito vittorioso dal torneo di Spara Schiocco. I suoi occhi chiari si posarono su di lui, delusi.
«Anche tu, Lucius? Credevo fossi in Sala Comune. Il Preside aveva ordinato di rientrare» sbottò, incrociando le braccia
«Se li avessi lasciati da soli si sarebbero scannati. Stavo solo aspettando che finissero» replicò lui senza guardarla, tornando a raccogliere i sassi lucidi e bagnati –E poi, il tempo rimarrà così ancora per un paio di ore».
«Sì Cissy, ascolta Lucius, rimani qui con noi anche tu! Non credo che il vecchio Phineas metta in punizione la sua Prefetta preferita»! Bellatrix rise, ma la sorella rimase impassibile
«Non sapevo avessi una passione per i sassi» disse, rivolta a lui. Si bloccò subito, la mano che avrebbe dovuto afferrare l’ultimo ciottolo rimasto si fermò a mezz’aria
«La mia non è una passione. Sto solo ripulendo la riva» si giustificò, con quella calma quasi irreale con cui si faceva distinguere. La ragazza si fece più vicina, quando ormai l’attenzione del gruppo di ragazzi era rivolto nuovamente al gioco.
«Ripulendo la riva? Suvvia Lucius, puoi inventare scuse migliori. Ho visto che ne portavi in grande quantità nei dormitori. Che fai poi, li mangi?» fece sarcastica, evidentemente quella situazione non le dispiaceva affatto
«Li uso come arma per tutti quelli che entrano di soppiatto la notte» ribattè, ricomponendosi con aria regale.
«Quelli del Lago Nero sono particolarmente belli- mormorò la ragazza, prendendone uno dalla tasca di Lucius e rigirandoselo tra le dita.
«Sono solo sassi»
«Non c’è bisogno di mentirmi, Lucius» con un gesto veloce fece rimbalzare cinque volte il sasso sulla superficie dell’acqua, poi fu inghiottito dalle profondità del lago.
Dopo qualche minuto di silenzio lui la imitò, scegliendo quelli più sottili da utilizzare. Quasi mai si era trovato in compagnia della Serpeverde, troppo sfuggevole per trattenerla, come acqua tra le dita.
Odiava mostrarsi vulnerabile a qualcuno, odiava perdere la sua maschera da impassibile purosangue.
Ma con Narcissa cambiava, cambiava radicalmente, perché di fronte a quegli occhi blu che sembravano scavargli dentro sentiva di poter lasciare lo scettro di Malfoy a qualcun altro, per un po’ di tempo.
Ma si sentiva anche terribilmente stupido.
L’amore lo faceva diventare stupido.
Tutto ciò che stava facendo lo faceva sentire stupido.
Vai via, Lucius. Ci saranno altre occasioni per rubarle il cuore.
Si congedò con poche parole, stringendo ancora tra le mani un sasso azzurro.
«Vai già, Lucius?» Narcissa lo guardò, con un sorriso che tradiva la delusione dei suoi occhi.
Lui, veloce come l’ennesimo lampo che vibrò tra le nubi, le lasciò tra le dita quella pietra color del cielo.
Lo scettro potevano tenerselo. Solo per un momento.
«Niente potrà mai eguagliare il colore dei tuoi occhi, Narcissa».

 


Questo è uno scempio. Uno scempio a Lucius Malfoy *si  inginocchia*
Non so come cavolo mi è uscito quest'orrore, ma ce l'avevo in cantiere incompleto da qualche mese e ho deciso di finirlo. Purtroppo.
Mi è uscito un Lucius totalmente... non Malfoy, ecco. Non so com'era da giovane, non so se Bellatrix giocava a Spara Schiocco e non so nemmeno se Narcissa era una Prefetta.
Ecco, diciamo che non so niente. E questa storia orribile non avrebbe dovuto essere neanche pubblicata, ma è il mio primo esperimento Lucius/Narcissa e speravo fosse almeno accettabile. Ma.. ma mi sbagliavo, ecco.
Loro due assieme mi piacciono molto, e trovo che la frase in corsivo sia molto azzeccata: è della canzone "un'illusione" di Jovanotti. E anche il titolo è di una canzone di Jovanotti. Questa storia prende spunto da Jovanotti. XD
Beh... non ho nient'altro da dire se non che questa shot mi fa schifo. Ma schifo davvero, oh.
Spero comunque che a voi sia piaciuta <3 e che lascerete un commentino, anche per mostrare il vostro disgusto verso le mie parole.
Perdonatemi ancora se ho insozzato la persona di Lucius, mi rifarò con qualche altra fic su di loro. *sparge amore*
Alla prossima! <3

Sayonara! 

   
 
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