“Mmmh…cos’è questo buon profumino?” esordì Jonghyun entrando in cucina.
Key stava preparando la cena, dopo il successo ottenuto con il programma “Raising Idol” era diventato davvero un ottimo chef!
Rivolgendosi a Jonghyun ma continuando a tenere gli occhi su pentole e padelle, Key  rispose, fiero di sè “Stasera vi delizierò con una bella cenetta all’italiana! Il menù di questa sera consisterà in un bel piatto di spaghetti  al ragù e basilico, pollo arrosto per il nostro Onew e una bella bistecca alla fiorentina con patatine fritte e insalata come contorno!”
“…E tu sapresti fare tutte queste cose?!”
“Certo! Cosa credi??” si stizzì Key, tornando al suo lavoro.
Jonghyun rimase sulla porta a osservare il suo Kibum...serio, dalla mano sicura e veloce, intenta a tagliuzzare e raccogliere cibo ovunque.
Jong si lanciò uno sguardo alle spalle, verso la porta d’ingresso. Gli altri membri della band erano andati a fare la spesa da poco, e probabilmente non sarebbero tornati molto presto…conoscendo Taemin, avrebbero raccolto solo dolciumi e schifezze varie, ma per fortuna c’era Minho che riusciva sempre a tenere tutto a bada.
Per rendere le cose più interessanti e divertenti, Jonghyun andò in camera a prendere il portatile, lo appoggiò sul tavolo alle spalle di Key e fece partire Abracadabra.  Era proprio impaziente di assistere a un’altra performance alla Kim Kibum.
Key dal canto suo non si fece pregare, appena la musica glielo permise, cominciò ad ancheggiare nel modo in cui solo lui era capace di fare, continuando a rumare il sugo in padella.
Si voltò verso Jonghyun e si scambiarono una sonora risata “Ci voleva proprio!”
Jonghyun si avvicinò ai fornelli, mentre Key era intento ad assaggiare con il mignolo il sapore del suo ragù.
“Gnam gnam…mmh forse ci vuole ancora un pizzico di sale”
“Fammi sentire”
Key riimmerse il mignolo nel sugo e lo “porse” a Jong che lo assaggiò ad occhi chiusi, concentrato sul suo sapore…non si accorse di aver automaticamente preso tra le sue la mano di Key e, una volta riaperti gli occhi, sentì su di sé gli occhi felini di Key. Si guardarono per un secondo interminabile, poi uno tornò alla musica e l’altro al mestolo
“Oh  cavolo, siamo soli in casa, lui sta cucinando per me…si insomma, per la band…e tutto questo lo trovo…decisamente eccitante” si voltò a guardare la sagoma di Key…cosa gli avrebbe fatto…
Incurante della cena, Jong non riuscì a resistere.
Abbracciò di spalle Key e porse con delicatezza le proprie labbra sull’orecchio dell’altro. Sfioravano leggere ogni singolo centimetro arrivando in fine al collo, passando da un tocco lieve ad una serie di baci più marcati. Sentiva fremere il corpo di Key ad ogni suo bacio, la sua pelle d’oca era ben visibile. Key era in preda al desiderio, allungò un braccio e cominciò ad accarezzare i capelli di Jonghyun, per poi passare a stringerli in una morsa di piacere. A Jonghyun non faceva male, anzi, quando Key faceva così sapeva già che era il momento di agire. La mano destra si infiltrò sotto la maglia di Key, la sinistra dentro i suoi pantaloni. Fu allora che Key si piegò a quella libidine. Con un gesto spense fornelli e forni, al diavolo la cena. In quel momento aveva solo fame di Jong.
Entrambi consumarono il loro pasto sotto le coperte del letto di Key, più morbido ed accogliente di quelli altrui.
“La prossima volta che vuoi cucinare indossa solo il grembiule. E sottolineo SOLO” suggerì Jong, appagato, sdraiato accanto al corpo nudo e sudato di Key.
“Certo, magari quando ci sono anche gli altri ragazzi” ironizzò lui.
“No, certo che no, questo è uno spettacolo che devi riservare solo a me, lo sai”
“Posso continuare a ballare nei programmi televisivi le coreografie dei gruppi femminili, vero?”
“No”
“Perché no???”
“Perché poi ho voglia di saltarti addosso…quando balli Mister poi…che ti farei!”
Detto questo, Jong si avventò sul corpo inerme di Key che, sorpreso dallo scatto improvviso del compagno, balzò in piedi e cominciò a correre nudo per tutta casa, inseguito da un voglioso Jonghyun.
Nello stesso momento in cui i due amanti si erano afferrati, la porta di casa cominciò ad aprirsi.
Il resto del gruppo era tornato.
“Quante volte te lo devo dire Tae? Ne abbiamo abbastanza di cioccolato in casa!”
“Ma Hyung, non quello con l’aranciaaa! Io volevo provare quello!”
“Prima finisci quello che abbiamo”
“Uffa però, eh…”
“Se non ci fossi io…” mormorò Minho.
“Scusate ragazzi, ma il mio pollo?” esordì Onew quando  vide che la cucina era vuota.
“Dove sono Jong e Key?” si domandò Tae
Gli altri due si scambiarono uno sguardo di intesa...quei due si erano nascosti in bagno, a fare una lunga doccia refrigerante insieme.
“Bene vorrà dire che mangeremo quello che abbiamo comprato”
“POLLOOOOOOOOOOOOOOOOO!!”
Già, Onew si era comprato un altro pollo, per ogni evenienza, e aveva fatto bene!