02/09/2011
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Buona lettura
Inu No Taisho :*
Ci avevo messo troppo tempo a capirlo.
Era chiaro come il sole a tutti che lui mi piaceva.
Non lo vedevo più come un semplice amico e compagno di viaggio da quando ho iniziato ad esserne gelosa.
Che sentimento orribile la gelosia.
Porta dolore, rabbia, frustrazione. Eppure lui non capiva niente.
Mi trattava come una merda di cane secca lasciata su un marciapiede da un animale di passaggio.
Più mi trattava così, più mi attraeva.
Più ero gelosa di quella vecchia sciacquetta di Kikyo e dei loro rari ma intensi incontri, più lui diventava il mio desiderio irraggiungibile.
Kami se mi piaceva! Non dico che gli sbavavo dietro, perché non sono quel tipo ti ragazza, ma ero abbastanza infatuata di lui, da cercare in ogni modo (anche il più stupido) di attirare la sua attenzione su di me.
Ma quel testardo ed introverso di Inuyasha non levava più gli occhi su di me. Non veniva più nel mio mondo quando voleva. Non provava più a proteggermi con così tanta foga dai demoni. Non si assopiva più sul mio letto quando cercavo di studiare.
In parole povere non mi voleva più vicina. O questo era ciò che sentivo io.
Le sue parole quando cercavo di affrontare l’argomento dicendo:
“Va bene per te se rimango nel mio mondo? Se non ci vediamo più? Così puoi cercare sia la sfera dei quattro spiriti che Kikyo senza complicazioni…”
A quelle parole la sua risposta era sempre la stessa:
“Non dire sciocchezze. Non voglio che te ne vai. Anche perché solo tu riesci a vedere i frammenti della sfera e di Kikyo TU non ti devi preoccupare”
Ogni volta, dette queste parole lo mando “a cuccia” cercando di fargli il più male possibile e poi torno nel mio mondo.
Mi voglio allontanare da Inuyasha. Mi piace molto, certo. Ma sono tanto stupida da credere che se me ne vado, se provo a dirgli addio, se mi allontano, verrà un giorno in cui capirà quanto lo desideri al mio fianco come un tempo e tornerà da me.
Capisco da sola che sono inutile speranze, ma io ci provo lo stesso. Se non si avvicinerà peggio per lui.
Ora sono sul mio letto e scrivo in questo diario per passare il tempo.
Penso a lui, alle sue labbra ben definite, alla voce calda che a volte gli sento se siamo soli, al suo pessimo carattere, forte e allo stesso tempo timido, al coraggio che mostra quando mi difende e salva dai demoni, alla premura che mostra verso di me quando non sto bene e viene nel mio mondo di nascosto per prenersi cura di me…
BASTA!
Non devo più pensare a quel ragazzo di almeno un secolo più grande che mi ha colpito dal primo istante in cui l’ho visto sigillato al Goshimboku . Mai più.
Accetterò l’invito ad uscire di Ojho e mi dimenticherò di lui e dell’epoca Sengoku.
Mi spiace dover dire addio anche a Sango, Miroku, Shippo e gli altri, ma se dovessi tornare da loro, lo dovrei rincontrare.
Chissà che sta facendo, se qualche volta mi pensa… ho voglia di vederlo, ma resisto e rimango nella mia epoca, nel mio mondo. Se lui non sente il bisogno di venire da me, io mi faccio passare il bisogno di lui.
Anche se sono stupida e orgogliosa, me ne vado avvertendo solo lui … sarebbe troppo doloroso salutare anche il resto del gruppo…del mio gruppo. Sapranno cavarsela benissimo anche senza di me e per frammenti basta trovare Kikyo.
Questo e tutto per oggi, caro diario.
Scusa se ti ho rovinato questa bella pagina con le mie infantili lacrime, ma avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno. A presto fedele amico mio…