02/09/2011
8 recensioni{Regalami il tuo sogno}
"Uffa, Naruto, quante volte ancora te lo dovrò ripetere?".
Un padre, con una voce che faceva trasparire il suo essere molto stanco e stufo, stava rincorrendo il figlio per la casa.
"Me la stai rovinando tutta! Dai, fermati, piccola peste!" lo implorò, senza ottenere alcun risultato.
Il ragazzino, imperterrito e come se nessuno avesse parlato, continuò a girovagare per i corridoi di casa.
Correva divertito con addosso la giacca da Hokage del padre, che era sempre più esasperato.
"Non ne posso più. Ti decidi a tornare a casa, moglie inaffidabile? Io sono qui a sudare e lei in giro con le amiche. Sono l'Hokage del Villaggio e mi trattano in questo modo. Quanta pazienza!" pensò, sospirando profondamente, rassegnato, portandosi la mano destra alla fronte.
Naruto, vedendo che il papà non lo stava più pedinando, smise di correre e si recò in giardino, dove trovò il genitore che scrutava l'orizzonte, con le braccia conserte. Era sicuramente arrabbiato con lui.
"Scusa papà, non volevo fare il cattivo, mi dispiace....tanto." concluse il bambino, triste e imbarazzato.
"Ah, sei qui, peste!" disse l'Hokage, senza nemmeno voltarsi.
Il figlioletto non disse più niente, costringendo l'uomo a verificare che non se ne fosse andato via, lasciandolo lì a parlare al vento. Ma si sbagliava. Era rimasto immobile, e con la piccola mano paffuta, si stava sfregando gli occhi.
"Non starai mica piangendo, vero?" lo provocò Minato.
"No.." rispose il piccolo, con una voce talmente triste da far commuovere anche il più duro degli uomini.
"Piccolo, non volevo farti piangere. Mi dispiace tanto" si scusò il padre, capendo di essere stato effettivamente un po' duro con lui.
"Volevo solo scoprire cosa si provava ad essere Hokage, perché è il desiderio più grande che ho. Volevo solo che mi regalassi un po' del tuo sogno, papà. Prometto di non farlo più" continuò dispiaciuto il biondino.
Allora Minato, colpito e intenerito dalle parole del figlioletto, si abbassò e gli strinse forte le spalle.
"Sarai l'Hokage più forte di tutti, figlio mio" e lo abbracciò.
Quando quel momento di tenerezza finì, accadde qualcosa che sorprese, ma non troppo, il capo del Villaggio della Foglia.
"Allora prendimi, se ci riesci!" esclamò Naruto, divertito come non mai.
"Me l'ha fatta, di nuovo. E' proprio mio figlio" pensò divertito Minato, con un dolce sorriso stampato sul volto.
Glielo avrebbe regalato, quel sogno.
{Sproloqui di Yume}
Eccomi con la mia prima MinaNaru. Mi sono divertita molto a scriverla, spero sia di vostro gradimento =)
A presto,
Yume.
P.s. Il titolo l'ho preso da una canzone del Liga "Regalami il tuo sogno", che mi piace davvero tantissimi <3
"Uffa, Naruto, quante volte ancora te lo dovrò ripetere?".Un padre, con una voce che faceva trasparire il suo essere molto stanco e stufo, stava rincorrendo il figlio per la casa.
"Me la stai rovinando tutta! Dai, fermati, piccola peste!" lo implorò, senza ottenere alcun risultato.
Il ragazzino, imperterrito e come se nessuno avesse parlato, continuò a girovagare per i corridoi di casa.
Correva divertito con addosso la giacca da Hokage del padre, che era sempre più esasperato.
"Non ne posso più. Ti decidi a tornare a casa, moglie inaffidabile? Io sono qui a sudare e lei in giro con le amiche. Sono l'Hokage del Villaggio e mi trattano in questo modo. Quanta pazienza!" pensò, sospirando profondamente, rassegnato, portandosi la mano destra alla fronte.
Naruto, vedendo che il papà non lo stava più pedinando, smise di correre e si recò in giardino, dove trovò il genitore che scrutava l'orizzonte, con le braccia conserte. Era sicuramente arrabbiato con lui.
"Scusa papà, non volevo fare il cattivo, mi dispiace....tanto." concluse il bambino, triste e imbarazzato.
"Ah, sei qui, peste!" disse l'Hokage, senza nemmeno voltarsi.
Il figlioletto non disse più niente, costringendo l'uomo a verificare che non se ne fosse andato via, lasciandolo lì a parlare al vento. Ma si sbagliava. Era rimasto immobile, e con la piccola mano paffuta, si stava sfregando gli occhi.
"Non starai mica piangendo, vero?" lo provocò Minato.
"No.." rispose il piccolo, con una voce talmente triste da far commuovere anche il più duro degli uomini.
"Piccolo, non volevo farti piangere. Mi dispiace tanto" si scusò il padre, capendo di essere stato effettivamente un po' duro con lui.
"Volevo solo scoprire cosa si provava ad essere Hokage, perché è il desiderio più grande che ho. Volevo solo che mi regalassi un po' del tuo sogno, papà. Prometto di non farlo più" continuò dispiaciuto il biondino.
Allora Minato, colpito e intenerito dalle parole del figlioletto, si abbassò e gli strinse forte le spalle.
"Sarai l'Hokage più forte di tutti, figlio mio" e lo abbracciò.
Quando quel momento di tenerezza finì, accadde qualcosa che sorprese, ma non troppo, il capo del Villaggio della Foglia.
"Allora prendimi, se ci riesci!" esclamò Naruto, divertito come non mai.
"Me l'ha fatta, di nuovo. E' proprio mio figlio" pensò divertito Minato, con un dolce sorriso stampato sul volto.
Glielo avrebbe regalato, quel sogno.
{Sproloqui di Yume}
Eccomi con la mia prima MinaNaru. Mi sono divertita molto a scriverla, spero sia di vostro gradimento =)
A presto,
Yume.
P.s. Il titolo l'ho preso da una canzone del Liga "Regalami il tuo sogno", che mi piace davvero tantissimi <3