C'era qualcosa che doveva imparare, per questo era tornato dopo così tanti anni. Ancora una volta qualcuno aveva bisogno di lui e come sempre avrebbe dato il suo aiuto. Quella persona si chiamava Jane.
Jane era una liceale come tante: la mattina andava a scuola, il pomeriggio faceva nuoto e nel tempo libero andava nella biblioteca scolastica a leggere. Non aveva un genere preferito, leggeva di tutto. Le piaceva immaginare di essere una di quelle bellissime principesse ed essere salvata dal principe azzurro. O di essere un supereroe, combattere contro il crimine e salvare la città. O essere una famosa star, amata e conosciuta da tutti.
I suoi pensieri volavano attraverso i dinamici caratteri, ingorda di un'insana curiosità di sapere come andava a finire e quando succedeva rimpiangeva d'aver già esaurito la lettura.
Anche quel pomeriggio era andata nella biblioteca scolastica a trovarsi qualcos'altro da divorare. Scorreva i vari libri esposti negli scaffali, non fu difficile scegliere. Un libro molto raffinato e curato intitolato "il sogno di amare" rosso e dai contorni dorati.
Come resistere a una copertina così bella?
Lo prese e si accinse a sedere quando urtò un piede su un vecchio e malandato libro. Si stupì di trovare una cosa simile per terra,anche se non gli sembrava di averlo visto al suo ingresso. Lo raccolse da terra leggendone il titolo "La vita è come un film". Probabilmente non veniva letto da parecchio tempo visto che era pregno di polvere. Colta da uno strano senso di compassione possò l'appariscente copertina e decise di leggere quello, inoltre una sognatrice come lei non poteva non essere attratta da un titolo simile.
Si mise a sedere e posò una mano sulla rude copertina aprendola.
Lo sfogliò stupita, una sola domanda scritta e lettere cubitali ripercorreva ogni singolo foglio "Vuoi che la tua vita sia come un film?" e alcuni puntini su cui scrivere la risposta. Alcune pagine erano già state scritte, altre no. Trovò una penna accanto al libro, non ricordava di avere portato con se una penna. Oh si?
La prese e scrisse la sua risposta "Si".
Posò la penna dove l'aveva trovata e il libro tra gli scaffali, con solenne attenzione affinchè non si rovinasse ancor di più, poi si recò nell'aula di musica dove aveva dimenticato il giubotto. Quando aprì l'aula non riuscì a credere ai suoi occhi, i suoi compagni di classe stavano tenendo un mercato... in aula? La preside, in abiti succiniti, era seduta sulle cattedra a mangiare uva e con le gambe sopra la schiena del bidello che ringraziava di poter sostenere i regali piedi... Della regina? Fu come aspirata all'interno dell'aula e la porta si chiuse.


Note Autore:
Salve a tutti, innanzitutto ringrazio chiunque abbia letto il mio piccolo lavoro, ovviamente è solo un primo capitolo^^
Questa era la storia che avrei voluto portare al concorso del URL Editor, ma come  potete vedere sono qui xD
Questa è la prima volta che scrivo una fic originale a capitoli, finora i miei lavori più grossi li avevo dedicati al fandom perciò spero di non fare troppi errori e di non risultare monotono o infantile.
Il mio italiano ahimè pecca parecchio perciò cercherò di dare il meglio per ogni capitolo visto che ho deciso di non abusar della mia beta che già si sopisce un'altra fic da correggere.
Direi che ho parlato troppo, grazie a tutti quanti e ci sentiremo col prossimo capitolo xD