Ormai era passato un mese dalla guerra che aveva sconvolto il mondo magico, e la felicità dei sopravvissuti era immensa. Ma nonostante fosse tutto finito, Hermione non riusciva ad essere felice, anzi, ogni giorno che passava era sempre più triste. Era rimasta a casa dei Weasley, che aveva sempre considerato come una seconda famiglia e a cui voleva tanto bene. Ma dopo la morte di Fred la Tana era caduta in un cupo silenzio interrotto solamente dalla signora Weasley che lavorava senza sosta per non pensare alla perdita del suo amato figlio. Bill era tornato a Villa Conchiglia, Charlie in Romania, Percy e Arthur avevano ricominciato a lavorare, ma molto più del solito: nessuno di loro riusciva a stare in quella casa che senza Fred aveva perso tutta l’allegria. Rimanevano solo la signora Weasley, George, Ron e Ginny, anche se lei usciva spesso con Harry che faceva di tutto per tirarla su di morale, con scarsi risultati. Hermione aveva deciso di restare alla Tana per aiutare i Weasley , in particolare Ron, il ragazzo che amava e che dopo la fine della guerra aveva aperto bocca solo per mangiare o bere . Lei soffriva molto per questo; ricordava benissimo il loro bacio nel bel mezzo della guerra e ogni volta che ci ripensava desiderava rivivere quell’istante. Una mattina si alzò decisa a migliorare la situazione, preparò la colazione insieme alla signora Weasley e aspettò con lei che Ron, Ginny e George scendessero per mangiare. Quando furono tutti seduti a tavola, la tristezza era quasi palpabile ma Hermione non si demoralizzò e appena tutti ebbero finito di mangiare esclamò << Ehi Ron, mi aiuteresti a riordinare la tua camera?>>. Il ragazzo alzò il volto pallido e sciupato, la fissò con aria stupita per alcuni istanti e infine rispose con tono piatto << Certo>> e insieme salirono di sopra. Quando entrarono nella stanza, Hermione tentò un sorriso e, con il tono più allegro che riuscisse a fare, chiese<< Allora, da dove cominciamo?>>. Evidentamente la sua voce non era uscita armoniosa come aveva sperato, perchè Ron disse<< Hermione, so che non sei felice qui e se vuoi sei libera di andartene, anche se preferirei che non lo facessi…Sai lui mi manca molto ma vederti mi fa sentire meglio>>. Le strinse la mano e Hermione sentì uno strano calore sulle guance, ma non ci badò e rispose <