03/09/2011
1 recensioni
Ullalà x° Vediamo, cosa posso dire? Ho trovato questa creatura mentre ripulivo il pc. E' vecchia di due, tre anni credo x°
Però mi piaceva, quindi l'ho pubblicata :D
Un bacio, spero vi piaccia! :3
Red Fox
La sconosciuta
Non la conoscevo. Non sapevo il suo nome, non conoscevo la sua età, non avevo idea di chi fosse. Una studentessa?
Una ragazza scappata di casa? Una donna appena lasciata dal suo uomo? Forse niente di tutto ciò, forte tutte e tre.
Non lo sapevo. Ma il suo sguardo bastava a farmi venir voglia di conoscerla, di starle accato per sempre.
Iniziai a fissarla. Era una ragazza bellissima, non avevo mai visto capelli così soffici e morbidi, somigliavano a tante spighe di grano colpite dai raggi del tramonto. Gli occhi poi, di quell'azzurro così particolare, insolitamente caldo.. Il viso era di una bellezza sconvolgente, rovinato solo da tiepide lacrime che scendevano, fastidiose, lungo il profilo perfetto del suo volto.
Dopo un minuto già non ne potevo più di stare lì, ferma a guardarla senza fare nulla. Così presi un respiro e mi avvicinai.
Mi fermai ai suoi piedi e indecisa sul da farsi, mi sedetti accanto a lei. Frugai nella mia tasca e trovai il mio fazzolettino di stoffa, mai usato.
-Tieni.-
La ragazza mi fissò. Anzi, sarebbe meglio dire che il suo sguardo mi rapì. Anche se avessi voluto -e non volevo-, non sarei riuscita a liberarmi dall'effetto che il suo sguardo aveva su di me. Dopo quello che mi parve un secolo, la ragazza mi lasciò andare.
-Grazie..- mormorò.
Inutile dire che la sua voce era la più bella e la più musicale voce che avessi mai sentito. Non riuscii a trattenermi. Dovevo sentirla ancora. E dovevo anche sapere perchè una ragazza come lei era tanto triste.
-Perchè piangi?- mi ritrovai a chiedere.
La ragazza si limitò a tirar su col naso. Aspettai la sua risposta, ma quella non arrivò mai.
-Scusami.- dissi.
Feci per andarmene ma lei inaspettatemente cominciò a parlare.
-Ecco, io.. ultimamente ho avuto grossi problemi. Scusa ma non mi va di parlarne. Grazie però. Davvero.-
-No, scusa tu! Non volevo farmi gli affari tuoi, è solo che mi dispiaceva vederti così abbattuta.- replicai svelta, sperando di non essermi bruciata la mia chance di stringere amicizia.
-Grazie.- commentò nuovamente.
-Senti.. c'è qualcuno che possa venire a prenderti? Io devo tornare a casa ma sono preoccupata per te. Non mi va di lasciarti sola.-
-Non c'è nessuno.-
-Come?-
-Non c'è nessuno che possa venire a prendermi. Non ho una famiglia. Non ho nessuno..- mormorò.
Mi sentii malissimo. Feci una domanda, sperando in una risposta positiva, ma dentro di me sapevo già cosa mi avrebbe rivelato.
-Amici?.-
-Io non ho amici. Nassuno vorrebbe mai avere a che fare con me.. Nessuno mi salverà. Sono sola.- Le ultime parole le sussurrò lentamente, cercando invano di nascondere la tristezza.
-Non è vero. Ora hai me.- Con delicatezza la strinsi al petto, quella ragazza infinitamente fragile e delicata, e appoggiando le mie labbra accanto al suo orecchio, mormorai: -Insieme ce la faremo. Fidati.-
Sollevò la testa e il suo sguardo mi scrutò in profondità. Mai avevo visto tanta speranza, gratitudine e indecisione negli stessi occhi, nel medesimo istante.
Non la conoscevo. Non sapevo il suo nome, non conoscevo la sua età, non avevo idea di chi fosse. Una studentessa?
Una ragazza scappata di casa? Una donna appena lasciata dal suo uomo? Forse niente di tutto ciò, forte tutte e tre.
Non lo sapevo. Ma il suo sguardo bastava a farmi venir voglia di conoscerla, di starle accato per sempre.