Anime & Manga > Shugo Chara!
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Autore: Meme06    03/09/2011    6 recensioni
Okay, non so come mi sia venuta in mente una storia del genere, so solo che nella mia mente è sbocciata quest'idea e non ho resistito dallo scriverla e pubblicarla. Per far capire un po' di cosa si tratta potrei dire di considerarlo come un finale alternativo alla serie di Shugo Chara Doki. Vedete voi come definirlo...
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Amu, vuoi che ti racconti una cosa che ti farebbe davvero ridere? Ben se è così allora rispondi a questa semplice domanda… Cos'è che fa più male di qualunque altra cosa? Cos'è che ti tormenta l'animo a tal punto da farti impazzire e farti implorare di smettere? Non lo sai… come immaginavo. So che sei ancora piccola, so che forse sono io a sbagliare, sono io che pretendo troppo da te. Ma credimi non posso farne a meno.

Proprio adesso, mentre ti guardo che ti diverti con i tuoi amichetti guardiani, che sorridi a lui. Anche adesso penso a come potrei fartelo capire, a come potresti arrivarci. Mentre tu stai lì, con quell'aria da bambina quale sei. Quel viso fanciullesco che mi è sempre piaciuto. Eh già… ho sempre adorato tutto di te. A partire dai tuoi capelli lisci e morbidi per finire con i tuoi occhi color miele. Mi piace ripensare a quando ci siamo conosciuti, alla volta che tu mi sei caduta sopra mentre io dormivo. Mi sembrava di stare ancora sognando quando ho aperto gli occhi.

Ecco, ti vedo mentre stai tornando a casa, come fai tutte le sere ovviamente quando ti lasci con i tuoi amici. Non so che cavolo mi prende, ma scendo dall'albero e ti seguo da lontano. Seguo la tua figura che si muove davanti alla mia. Non è difficile starti dietro senza che tu te ne accorga. Sono un gatto dopo tutto, è da me avere il passo felpato. Yoru è qui vicino a me che come promesso sta in silenzio e mi segue attaccato alla mia spalla.

Ti osservo mentre anche tu parli con i tuoi Shugo Chara e sorridi, sorridi felice some ti ho sempre visto fare.

Non ci posso credere, ho fatto rumore. Un passo, è bastato un passo. Oggi non ci devo proprio stare se commetto errori così stupidi. Non mi era mai capitato di mettere male un piede. A quanto pare poi neanche la fortuna è dalla mia parte oggi. Infatti tu ti giri, con la paura negli occhi e poi quando mi vedi con una tua tipica espressione: -.- . Mi guardi quasi sempre così, tranne quando mi avvicino a te. Solo lì cambi espressione, arrossisci e mi guardi incantata. Adoro quando mi guardi così e allo stesso tempo mi fa divertire, perché ci vuole talmente poco a farti imbarazzare.

- Ikuto? - sei stata tu a parlare e a chiamarmi. Non posso perdere la mia maschera, quella che indosso sempre. Ti faccio un sorrisetto divertito e come al solito ti prendo in giro.

- Wow, che occhio!

Tu ti infuri e mi punti un dito contro con fare minaccioso, gesto che mi fa sorridere ancora di più.

- C-che cosa ci fai qui? - mi chiedi leggermente imbarazzata. Noto che ti guardi intorno. In effetti siamo soli, in un vicolo buio di Tokyo. - Mi segui per caso?

Chiedi leggermente confusa. Io non smetto di sorridere, è troppo divertente l'espressione sul viso che hai adesso.

- Chi lo sa… - rispondo facendo finta di niente e avvicinandomi a te che fai un passo indietro, quai avessi paura di starmi troppo vicino. - Se fosse così?

Ti chiedo. Vedo bene che le tue guance diventano rosse e che mi guardi smarrita, mi guardi sempre così quando ti dico una frase tipo questa.

Mi abbassò mettendo il viso a pochi centimetri dal tuo. Tu ti imbarazzai ancora di più. Indietreggi e finisci spalle al muro, mentre io rimango sempre alla stessa distanza dal tuo volto.

- Cosa vuoi Ikuto? - riesci finalmente a chiedermi.

Perché non capisci Amu, perché non comprendi il motivo della mia presenza qui?

E va bene, visto che questa sera sono impazzito finiamo questa pazzia. Come si dice, abbiamo fatto trenta perché non fare trentuno? Mi avvicinò sempre di più al tuo volto e poso le mie labbra sulle tue. Avverto la tua sorpresa e il tuo smarrimento a questo mio piccolo ma importante gesto. Quando mi stacco e mi metto eretto vedo che i tuoi occhi fissano il vuoto. Ti passi un dito sulle labbra con fare confuso, poi mi guardi chiedendomi:

- Perché lo hai fatto?

Come immaginavo. Tu non vedi quello che io provo per te, nonostante faccia di tutto per dimostrartelo. Neanche adesso lo capisci. Sarà la tua età che ti impedisce di ragionare, sarà che credi che sia solo una presa in giro il mio gesto. Pensala come ti pare, tanto ormai ho capito che è tutto inutile. Ho compreso benissimo che tu non capirai mai quello che provo per te. Ma sappi questo, che quando lo capirai sarà troppo tardi e io non ci sarò più per te.

Non rispondo alla tua domanda, mi giro e inizio a camminare, non so dove sto andando, la meta non c'è, c'è solo un'intenzione. Starti lontano, partire e non tornare più in dietro, andarmene e provare a vivere.

Dopo tutto come ti ho detto poco fa. Quando capirai i miei sentimenti e quando ti accorgerai di provare gli stessi per me sarò troppo tardi e io non ci sarò più.

  
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