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Autore: Kilari_Uchiha    04/09/2011    2 recensioni
Una stella luminosa brillava in mezzo al cielo. Era lì, sola, sperduta, abbracciata dalle tenebre. Eppure illuminava la notte più di mille stelle.
Perché in fondo, lui era come quelle tenebre e lei era come quella stella…
Lui l’avrebbe abbracciata per sempre.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Niente. Neanche il vento. L’atmosfera di quella notte a Konoha era totalmente statica. Il cielo era ricoperto da spesse nubi che non promettevano niente di buono per l’indomani. L’unica luce in quel mare di buio e silenzio era luna, che a tratti veniva ricoperta da nuvole passeggere che però sembravano non osare oscurarla del tutto. Il satellite color avorio rifletteva sulla pelle di un ragazzo seduto su una panchina. Non c’era alcuna differenza tra il colore della pelle del giovane ninja e quello della luna, né tra il colore dei suoi occhi e quello del cielo nuvoloso notturno. Due pozzi neri, due abissi incolmabili. L’unica differenza era nel fatto che il cielo, seppur minaccioso, non era niente in confronto al tormento di quegli occhi impenetrabili.
Il ragazzo era presente solo fisicamente; infatti, con la mente stava viaggiando lontano da quel posto, immerso in un’irreale calma. Tornò con i ricordi a quella notte.
Nessuna differenza. Nessuna stella. Nessun movimento. Solo grida di dolore.
La guerra continuava pur essendo notte fonda e le forze dell’alleanza cominciavano ad affievolirsi e ben presto si sarebbero spente del tutto‏. I medic ninja erano stremati ma la quantità di vittime provenienti dal campo di battaglia andava ad aumentare di minuto in minuto. Tra loro c’era una vigorosa ragazza dai capelli color confetto che nonostante la fatica cercava di rimanere concentrata sul suo compito e salvare più vite possibile.
Erano ormai agli sgoccioli. Sarebbe bastata qualche manciata di minuti e l’alleanza sarebbe stata sconfitta. Accadde tutto così velocemente; troppo velocemente.
Tutti i ninja presenti sentirono arrivare un'enorme quantità di chakra. Pochi secondi dopo apparvero il jinchuuriki della volpe a nove code e il traditore del team 7.
Forse c’era ancora una speranza. FORSE.


[…]
 
 
Era finita. Questa volta era finita veramente. La maschera scheggiata di Madara era ochi metri di distanza, macchiata in più punti di sangue. Naruto era in ginocchio e stringeva tra la braccia un corpo esanime. Una grossa ferita squarciava il ventre del ferito.
Sasuke guardava inorridito la scena, pochi passi dietro Naruto.
Continuava a chiedersi da dove fosse spuntata, ma non riusciva a trovare una risposta plausibile.
Possibile che quella noiosissima ragazzina dagli eccentrici capelli rosa fosse diventata così veloce da sfuggire al suo nuovo Mangekyou Eterno!?
Sembrava proprio di si.
Non aveva potuto fare niente per fermarla, ma lei aveva saputo come fermare il colpo che avrebbe sicuramente ucciso l’Uchiha.
L’aveva fermato con il suo stesso corpo.
Quel corpo che ora giaceva tra le braccia di un disperato Naruto che chiamava ad alta voce la kunoichi cercando di tenerla cosciente.
 
 
Sakura.
 
Sakura.
 
Sakura!
 
SAKURA!!!
 
Quante volte aveva sentito quel nome. Innumerevoli. Eppure non gli era mai suonato così melodioso. Forse perché riusciva a collegarlo solo alla fastidiosa risata della fastidiosa ragazza dai fastidiosi capelli rosa.
In quel momento no.
Una strana sensazione si impossessò del suo corpo.
Ricordò il calore di quel fastidioso corpo che l’aveva stretto durante la seconda prova dell’esame per diventare Chuunin.
Ricordò la luce che brillava in quei fastidiosi occhi verdi, ridenti, così diversi dai suoi, ma affascinanti a loro modo.
Ricordò il profumo di quei fastidiosi capelli rosa che lei aveva lasciato crescere solo per farsi notare da lui.
Sakura per lui era questo…
Era calore.
Era luce.
Era profumo.
 
Un rantolo sommesso lo riportò alla realtà. Le sue gambe mossero involontariamente qualche passo in avanti, senza che fosse partito un impulso dal cervello.
Non serviva infatti. L’impulso gli era partito dal cuore. Già, anche Sasuke Uchiha ha un cuore.
Un cuore corroso dall’odio, dalla vendetta e dal dolore.
Ma comunque un cuore.
Cadde sulle ginocchia accanto al suo ex compagno di team. Un rivolo di sangue usciva dalla bocca della giovane. Riusciva a mala pena a tenere gli occhi aperti, ma come lo vide sembrò che il volto si illuminasse di una luce nuova.

Sa…suke. Resta c..on Naru..to. Dimentica l’o..dio”


Come faceva!? Perché lo faceva!?
Stava morendo eppure continuava a preoccuparsi per lui. Perché non chiedeva di essere portata da Tsunade per essere curata!? Perché una volta tanto non si preoccupava per se stessa…
 
 
Sakura…io…io..ti…ti…”


L’aveva quasi detto. Ma non aveva fatto in tempo. Aveva avuto sedici anni di tempo ma non ce l’aveva fatta. Quegli occhi verdi adesso lo fissavano ma in realtà non lo stavano gurdando. Sembrava che stessero guardando oltre. Che stessero guardando direttamente dentro al suo cuore. Un dolce sorriso curvava le sue labbra che già perdevano colore.
Sorrideva, anche nella morte, Sakura continuava a sorridere a Sasuke
 
 
 
[…]
 
 
 
 
 
Le avrebbe detto che l’amava se avesse avuto il tempo?
Il tempo ne aveva avuto, e anche tanto; ma non gliel’avrebbe detto comunque.
Le avrebbe detto soltanto che l’avrebbe ricordata per sempre.
Lui che l’aveva sempre disprezzata.
Lui che le aveva infranto il cuore.
Lui che l’aveva abbandonata.
Lui che l’aveva tradita.
Lui, per il quale lei era morta…
 
L’aria era improvvisamente cambiata. Tirava un leggero vento che scompigliava i capelli neri del ragazzo seduto sulla panchina. Sembrava quasi che stesse accarezzando il suo viso e sospirasse malinconico.
Sasuke guardò in alto. C’erano ancora le nuvole, ma adesso vedeva una luce in più.
Una stella luminosa brillava in mezzo al cielo. Era lì, sola, sperduta, abbracciata dalle tenebre. Eppure illuminava la notte più di mille stelle.
Perché in fondo, lui era come quelle tenebre e lei era come quella stella…
Lui l’avrebbe abbracciata per sempre.
 
 
 
 
 
 
 
 
Starete pensando tutti: “Ma da dove è uscita ‘sta roba?!”
Vi risponderò: “Non ne ho la più pallida idea!!”
Chiedo venia…sono arrivata al mio terzo giorno di esami di recupero (me ne manca ancora uno T^T) e questi purtroppo sono i risultati. Mi dispiace solo che  siate voi a dover pagare le conseguenze del mio stress. ‘^^
Comunque se siete arrivati fino a qui sappiate che meritate una statua! xD
Vabbè mi sembra chiaro che la storia parli di Sakura e Sasuke (il mio pairing preferito :3) e diciamo che volevo cimentarmi in una fanfiction incentrata su Sasuke e i suoi pensieri; questo è il (discutibile) risultato.
Spero comunque di avervi tenuto compagnia e di essere riuscita a trasmettere un briciolo di emozione.
Grazie a chi dovesse leggere o recensire.
Baci, Ila
  
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