Ciao, eccomi qui con una nuova pubblicazione non mia e sottolineo NON MIA
E' di una cara amica, che a parer mio scrive da favola, quindi merita di esser pubblicata.
E' collegata alla one-shot che ho scritto io.
Non mi resta altro, che augurarvi buona lettura.
Giorgia <3
-Nate, ti prego … và piano!- una voce femminile, la voce di Erika, mi implora di rallentare la macchina. Stiamo percorrendo l’autostrada verso il centro città, il paesaggio è ancora più particolare e suggestivo con le poche luci che illuminano l’asfalto. –No, non ho intenzione di rallentare …- sospiro girandomi a guardare la donna seduta alla mia destra. –Non finché mi dirai chi è questo Jeremy del cazzo!- aumento la stretta sul volante, gli occhi fissi sulla linea bianca. Lei sospira preoccupata, -Te l’ho già detto: è solo un collega e un amico!- poi il suo sguardo si fa più dolce, -Perché sei sempre così geloso, Natanian?- allunga una mano e mi accarezza il viso. Alzo lo sguardo verso lo specchietto: la mia piccola stà bene, sembra che dorma. –Posso esserne sicuro? Se scopro che te lo porti a letto …- solo dopo mi accorgo della gravità delle mie parole. Percepisco subito la tensione di quel momento -C-cosa?- chiede Erika con voce strozzata –Pensi davvero che io ti possa tradire?- questa volta nel suo tono non c’è un minimo di comprensione, solo rabbia e delusione. –Mi fido di te, Erika!- mentre parlo continuo a guardarla, e la strada passa in secondo piano. –Solo che … ho paura di, di ….- non mi accorgo di una pericolosa curva a qualche metro di distanza. –Cosa Nate?! Cos …- vedo l’espressione di Erika cambiare all’improvviso, -Naaaate! La strada!- urla coprendosi il volto con entrambe le braccia. Tutto quello che accadde in seguito … è solo un ricordo sfuocato: un forte rumore di uno schianto, il finestrino frantumato, le urla di una bambina … e poi il silenzio. Fù così che morirono mia moglie e la mia bellissima bambina.
E' di una cara amica, che a parer mio scrive da favola, quindi merita di esser pubblicata.
E' collegata alla one-shot che ho scritto io.
Non mi resta altro, che augurarvi buona lettura.
Giorgia <3
-Nate, ti prego … và piano!- una voce femminile, la voce di Erika, mi implora di rallentare la macchina. Stiamo percorrendo l’autostrada verso il centro città, il paesaggio è ancora più particolare e suggestivo con le poche luci che illuminano l’asfalto. –No, non ho intenzione di rallentare …- sospiro girandomi a guardare la donna seduta alla mia destra. –Non finché mi dirai chi è questo Jeremy del cazzo!- aumento la stretta sul volante, gli occhi fissi sulla linea bianca. Lei sospira preoccupata, -Te l’ho già detto: è solo un collega e un amico!- poi il suo sguardo si fa più dolce, -Perché sei sempre così geloso, Natanian?- allunga una mano e mi accarezza il viso. Alzo lo sguardo verso lo specchietto: la mia piccola stà bene, sembra che dorma. –Posso esserne sicuro? Se scopro che te lo porti a letto …- solo dopo mi accorgo della gravità delle mie parole. Percepisco subito la tensione di quel momento -C-cosa?- chiede Erika con voce strozzata –Pensi davvero che io ti possa tradire?- questa volta nel suo tono non c’è un minimo di comprensione, solo rabbia e delusione. –Mi fido di te, Erika!- mentre parlo continuo a guardarla, e la strada passa in secondo piano. –Solo che … ho paura di, di ….- non mi accorgo di una pericolosa curva a qualche metro di distanza. –Cosa Nate?! Cos …- vedo l’espressione di Erika cambiare all’improvviso, -Naaaate! La strada!- urla coprendosi il volto con entrambe le braccia. Tutto quello che accadde in seguito … è solo un ricordo sfuocato: un forte rumore di uno schianto, il finestrino frantumato, le urla di una bambina … e poi il silenzio. Fù così che morirono mia moglie e la mia bellissima bambina.
Solo che, ho paura di perderti.