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Autore: Giz21    05/05/2006    9 recensioni
Come lucifero è stato condannato all'Inferno dal Paradiso...io ho lasciato il mio per accedere all'Giardino dell'Eden. Non aggiungo altro baci-baci
Genere: Romantico, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lucifero, angelo caduto

Lucifero, angelo caduto.

 

Ben misera pena

Sarebbe la Morte.

Nei confronti di una vita

Vissuta tra i ghiacci.

 

E ben dolce tortura

Sarebbero le fiamme dell’inferno

Piuttosto che il sole cocente

E il freddo d’inverno.

 

Sono passati tre anni dalla fine di Hogwarts. Il Lord è stato sconfitto da Potter, ora felicemente fidanzato con la Weasley, mentre suo fratello si è sposato la Lovengood.

È strano! Adesso li invidio, se me lo avessero detto qualche anno fa sarei scoppiato a ridere, però li invidio, perché loro possono stare con la persona che amano.

Io no, so solo che è viva, ma non posso stare con Lei.

Sono qui, nel mio dolce “Paradiso”, fatto di gelide mura di pietra e servi che si prostrano ai miei piedi, e anche se non sembra…..sono in prigione, prigioniero a Malfoy manor, prigioniero in casa mia.

 

Oh si! L’Inferno!

Non bramo il Paradiso

Ne i suoi angeli albi

Schifosi bugiardi.

Non bramo il Paradiso

Né il suo Signore

Vile traditore.

 

Mi ripugna l’idea!

 

Voglio l’Inferno

Con i suoi peccatori

Assassini si!

Ma veri

Voglio l’Inferno

Con il suo padrone

Ammaliatore infido

 

Sono qui, steso sul mio letto, con i soliti capi firmati, sulle solite lenzuola di seta verde scuro, nella mia stanza arredata sontuosamente. Ricordo ancora le parole di mio padre “-Un Malfoy deve sempre distinguersi!-“ Oh si! Mi sono distinto, come falso, stronzo e vile traditore.

Per tutti ero Malfoy, un cognome che diceva tutto di me, solo Lei aveva visto Draco, il ragazzo come tanti, fragile e insicuro come tutti…..ma ormai avevo la mia bella maschera e non potevo torgliemela.

Sono qui, nel mio paradiso, come lo ritengono molti, ma per me questo è peggio dell’inferno, come tutta la mia vita, ne porto ancora i segni. Quanto mi piacerebbe morire, lasciare tutto, andarmene per sempre…..mettetela un po’come vi pare; ma ogni volta che ci provavo mi venivi in mente Tu e non riuscivo a farlo.

Ricordo ancora quella notte, la prima e l’unica, in cui mi illusi di toccare il Paradiso, quello vero.

Fosti Tu ad illudermi, non certo per colpa tua, se fosse stato per te quel paradiso sarebbe stato mio….ma sono un Malfoy e ne pago le conseguenze….

 

……Era notte, non riuscivo a dormire, così decisi di scendere in biblioteca a leggere un po’.

Quando entrai sembrava deserta ma poi ti ho vista, leggevi –come eri bella così- da notti ti sognavo, non so da quando eri entrata nella mia testa, ma da quando l’hai fatto non ne sei più uscita.

Mi avvicinai, presi un libro e mi sedetti ad un tavolo poco distante dal tuo –Dio se faceva freddo- vicino a te c’era un piccolo braciere ma non osavo avvicinarmi.

Tu te n’eri accorta subito e commettesti l’errore più grande della tua vita “Si congela, vieni a sederti qui” io mi avvicinai e mi sedetti davanti a te “Sai, adesso non ho voglia di leggere, ti va di parlare?” quando me lo dissi rimasi senza parole, mi parlavi come se non fossi più Malfoy, lo  stronzo, bastardo, malferet..Malfoy, mi parlavi da amica come se ci conoscessimo da sempre “Oh! Ma che stupida! Tu non parli con i mezzosangue, giusto….va bhè! Fa niente” stavi per andartene quando io per fermarti ti presi la mano –quello fu il più grande errore della mia vita- non so come o perché ma non resistetti più. Mi alzai di scatto e ti baciai, forse anche io ti interessavo perché quel bacio venne ricambiato, -eccome se venne ricambiato-, mi staccai da quel bacio tanto bramato e desiderato, quelle che sognavo tutte le notti…non so dove trovai la forza di dirti quelle parole ma lo feci, dovevo farlo, “Hermione aspetta! Non possiamo, non puoi stare con me!” tu mi guardasti come se ti avessi appena riferito la notizia più orrenda della tua vita “Ma…ma perché?” io distolsi lo sguardo, era la prima volta che lo facevo, perché non riuscivo a reggere il tuo, quei tuoi occhi ‘ambra e oro e l’ingenuità che ci leggevo dentro…”Perché vivesti una vita d’inferno! Tutti quelli che mi hanno voluto bene sono morti o hanno sofferto le pene più atroci e io non voglio che ti succeda niente!!”, lo dissi con un filo di voce, appena un sussurro.

Te lo avevo detto, ti avevo detto quale sarebbe stata la tua vita, ma….ma tu non sei scappata, ti sei messa a ridere, una risata dolce e gentile, come sai fare  solo tu…”Draco, io non potrò mai andare all’inferno, per un semplice motivo…ci sei tu e tu sei il mio paradiso” io non riuscivo a crederci! Ti guardai, ma prima che potessi dire niente mi hai baciato, quei baci da film con gli occhi chiusi e tutto il resto, quei film con L’Happy-ending –anche se il nostro non lo è stato-.

Poi… quella frase, quella che cambiò per sempre la mia vita “Draco, voglio fare l’amore con te” io ti guardai “Ma ne sei sicura..?” fu l’unica domanda sensata che mi venne in mente “Si, non riesco a non pensare a te dall’inizio dell’anno, ti sogno la notte, non riesco a non guardarti durante le lezioni….ti voglio!!” io ero felicissimo, come lo ero veramente per la prima volta, ma non potevo permetterti di fare un errore così grande “Hermione….lo sai che non si torna indietro?” “Lo so” due parole pronunciate col sorriso, con la fede, con il coraggio e l’orgoglio.

Cominciammo a correre per i corridoi bui della scuola, baciandoci ad ogni angolo, raggiungemmo la mia stanza, feci appena in tempo a fare gli incantesimi e poi ti baciai, un bacio appassionato, dato con foga, quasi con disperazione.

Indietreggiammo verso il letto mentre ti toglievo la maglia e tu facevi ugualmente con me, ti spinsi dolcemente sul letto stendendomi sopra di te senza gravarti del mio peso, continuando sempre a baciarti per poi passare al collo e alla spalla abbassandoti la spallina del reggiseno ,baciandoti la pelle morbida e liscia che profumava di vaniglia, per poi slacciarlo e farlo finire fuori dal letto con la tua gonna mentre tu mi accarezzavi la schiena –fortunatamente non te ne eri accorta- facendomi provare brividi come non avevo mai fatto.

Ti baciai il ventre e i nostri sospiri e i nostri gemiti si mescolavano gli uni agli altri, nel frattempo i miei pantaloni erano finiti insieme alla tua gonna.

E le posizioni si invertirono, adesso eri tu che mi baciavi il collo, e le spalle e il petto, mentre le tue mani si muovevano sulle mie braccia come non aveva mai fatto nessuna e poi i tuoi baci….erano baci dolci, quasi da bambina, ma fantastici.

E Ci amammo, -è stato fantastico- quello non era solo e semplice sesso, no, era amore vero, allo stato puro, e all’ultimo momento, il più bello di tutti, ci guardammo negli occhi, ghiaccio contro fuoco, cristallo contro ambra, i nostri occhi si unirono in una promessa muta che ho rispettato fino ad oggi e continuerò a rispettare…..e ci addormentammo così, tu tra le mie braccia e i tra le tue, aspettando la mattina con le sue dolci carezze.

Arrivò la mattina, tu ti stavi vestendo per tornare tra i tuoi amati grifoni.

Avevi appena messo la mano sulla maniglia quando ti fermai –non potevo permettere che tu te ne andassi senza saperlo- tu mi guardasti con quel sorriso dolce e sorpreso “Hermione io…” Dio se era difficile dirlo!! “io…Ti Amo!” mi ricordo che avevi quasi le lacrime agl’occhi….ma non facesti in tempo a

rispondere……..ci fù l’attacco dei mangiamorte, ci dividemmo, tu scappavi con i tuoi amici, io solo, c’era sangue e grida e fuoco e dolore, salvai qualche ragazzo del primo anno.

E lì, dove con Lui era cominciato tutto…tutto finì, nell’ufficio di Silente, del vecchio e…caro Albus Silente, quando uccisi mio padre, un Avada Kedavra rapido e indolore, sarebbe dovuto andare con i Dissennatori, ma nessuno merita una morte così….in fin dei conti….era sempre mio padre.

 

Da quel giorno non ti ho più vista.

 

Non bramo il Paradiso

Casa lontana

Dei santi la dimora

Casa di luce

 

Voglio l’inferno

Terra pagana

Dei peccati la patria

Terra arcana

 

Voglio la morte

Per il mio peccato

La vanitaà

Di me, Lucifero,

l’unico vizio.

 

Nel pensare mi sono ritrovato vicino al lago, ci vengo spesso quando voglio pensare, “chissà dove sei? Cosa fai? Se hai continuato a pensarmi?”.

Non so più neanche io cosa pensare……”Draco!” ,… devo essere ammattito! Adesso mi sembra anche di sentire la tua voce “Draco…ti amo!”

 

No, non era l’immaginazione di Draco, lei era li, Hermione era li davanti a lui e gli aveva appena detto-Ti Amo-.

Non gli importava come era arrivata, non voleva saperlo, corse ad abbracciarla, baciandola dopo tanti anni, un bacio follemente innamorato.

“Anch’io”  fu l’unica cosa che le disse prima di trasportarsi in camera da letto per amarsi ancora e ancora e ancora. Recuperando quegli anni persi.

                               

 

The End

 

Tutti hanno peccato almeno una volta nella vita, tutti hanno provato odio e disprezzo per qualcuno o qualcosa.

Anche Draco ha peccato, tante…tantissime volte, ma se doveto condannarlo per i suoi peccati alle fiamme dell’Inferno, non giudicatelo per quello più commesso, la Vanità, l’unico e solo peccato di Lucifero, angelo caduto e dannato, ma per l’ultimo di tutti…L’Amore.

                                                                         Giulia

                                                                                         

  
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