04/09/2011
3 recensioni
Dedico questa ff ad una delle persone più speciali che ho vicino.
Sei stata con me sia nei momenti belli che in quelli brutti, sia in quelli felici che in quelli tristi.
Sei stata con me ieri e sono sicura che ci sarai anche domani.
Anche se non ci vedremo più tutti i giorni, anche se ci sentiremo sempre sappi che mi mancherai
(mi spiace se lo dico all'inizio della ff e non a te personalmente ma sono stupida lo sai).
Ho pensato a te per vivere quest'avventura insieme :).
ti voglio bene ♥
grazie di tutto Dani (non so se l'hai capito che è dedicata a te :P)
Prologo : Tutto ebbe inizio da...
Guardo il calendario sulla mia scrivania, oggi è una triste,noiosa e soleggiata giornata di giugno. La scuola per fortuna è finita e ci sono le vacanze. Si vacanze, ma finché stiamo a Milano a morire letteralmente di caldo non si possono certo chiamare vacanze.
Le vacanze sono sole,mare,montagna, giochi stupidi, nuovi incontri e… torniamo tristemente a noi. Ora mi sto letteralmente annoiando. Sono davanti al mio computer ma fisso il vuoto.
Un suono cattura la mia attenzione un profilo famigliare, l’icona con l’immagine di Lucius Malfoy e un nick tutto colorato mi fa venire un idea.
Contatto la ragazza dal nick “colorato”.
Ilaria:
ciao baka sama
Daniela:
o.o
Ilaria:
ti va se oggi pomeriggio ci annoiamo insieme? Magari un giro in centro??
Digito speranzosa attendendo una risposta affermativa.
Daniela:
okkk. 15 fermata della 57 sotto casa tua?
Ilaria:
Perfetto!!!
Daniela:
A dopo
Aspetto le 15 impaziente mi vesto e scendo ovviamente in ritardo come al solito, certe cose non cambieranno mai. Alla fermata aspetto l’autobus verde, quando arriva il mio sguardo incontra quello della mia amica e salgo. Per tutto il percorso chiacchieriamo di Harry Potter, Lucius Malfoy, Rupert, Lucius Molfoy, fan fiction e troppe altre cose. Quando usciamo insieme capita raramente di avere minuti di silenzio, se non parla una parla l’altra e se parla una anche l’altra parla. Nonostante ci vediamo spesso e parliamo tutti i giorni c’è sempre qualcosa , di stupido di solito, da dire. Insieme non ci si annoia mai!
Arrivate a destinazione facciamo i nostri soliti giri, duomo, porta Venezia e fumetterie varie. Stanche ci fermiamo nei giardinetti dove ci fermiamo di solito. Oggi sono particolarmente pieni e per cercare una panchina all’ombra ne percorriamo quasi tutto il perimetro.
Ad un certo punto vediamo davanti a noi una villa, di fine 800, che ci incuriosisce. Ci avviciniamo e notiamo che è una biblioteca.
Io fisso lei e lei fissa me, amiamo entrambe leggere.
“Entriamo?” provo a proporre io.
“Si”
Alla risposta affermativa di Daniela entriamo. La villa era semi vuota, poco illuminata e questo gli conferiva un alone di mistero. Avviate davanti agli scaffali alla ricerca di un libro. Davanti a noi delle lettere argento e rosse ci attirano.
Passo le mie dita sulle lettere, un brivido percorre la mia schiena. Quel libro che mi aveva fatto piangere, piangere talmente tanto che avevo dovuto bloccare la lettura.
“È da tanto che non lo leggo” dice lei guardando il mio sguardo triste e pensieroso “lo leggiamo?”
“Ok” esce dalla mia bocca triste, udibile solo a chi aveva di fianco quasi come un sussurro.
Ci guardammo in torno l’unica persona era una vecchietta dall’aria strana. Dopo aver osservato il libro che avevamo in mano sorrise. Era abbastanza inquietante. Cercammo una saletta tutta per noi per stare indisturbate.
Alla fine optammo per quella più luminosa dove due poltroncine rosse in penombra dall’aspetto molto comodo ci aspettavano. Sedute cominciammo a leggere il libro un capitolo a testa, ovviamente leggendo solo le parti che preferivamo, ovvero quasi solo i dialoghi.
“Harry Potter e l’ordine della fenice” cominciò Daniela.
Io ascoltai quella storia già letta troppe volte, anche se meno rispetto alle altre. Odiavo la fine di quel libro avrei dato qualsiasi cosa per salvarlo.
“… Capitolo 27 IL CENTAURO E LA SPIA” legge Daniela.
Ad un certo punto un pensiero esce dalla mia bocca.
“Quanto vorrei essere li con loro” sbuffai.
“Non essere ridicola è solo un libro…” mi dice prima di continuare a leggere “La gioia provata da Harry…”
Poi più nulla, tutto intorno a noi nero… poi un gran male.
Eravamo cadute per terra, prima ci guardammo in torno e poi tra di noi.
“Ma dove siamo?” mi dice Daniela spaesata.
*
Miki Black