04/09/2011
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All humans, without exception, eventually die.
After they die, the place they go is MU (Nothingness).
-Sei solo una cretina!- sentenziò, e si mise a sgranocchiare con i denti aguzzi la sua mela.
Rem lo fulminò con l’unico scoperto occhio d’ambra:-Tu mi hai chiesto perché lo faccio, e io ti ho risposto, stronzo-.
Ryuk ricambiò con i grossi occhi sporgenti lo sguardo della Shinigami, senza scomporsi.
Come sempre, nulla poteva ferire la sua indifferenza a tutto e tutti:-Sai com’è, ci si fanno alcune domande quando uno Shinigami è così stupido– sputacchiò dei frammenti di mela; Rem mosse un angolo delle labbra violacee con disgusto -Da mettere in pericolo la propria vita per un umano… e un umano come Misa! Quella ragazza ha i vermi nel cervello, e sai che morirà presto in qualsiasi caso, Light non vede l’ora di sbarazzarsene- deglutì il torsolo del frutto –Ah, che bontà… Oddio, non che a me interessi di quei due, tantomeno di te. Sono solo curioso-.
Rem sbuffò. Non capiva perché quel giorno continuava ad assillarlo con quella domanda.
Osservò sotto il cornicione su cui erano appollaiati: le luci delle auto guizzavano senza tregua nella strada sottostante, i pedoni si muovevano frettolosi, stretti nei loro cappotti contro il vento incessante.
Sopra di loro massicce nuvole bigie minacciavano di piovere.
-Non puoi capire, Ryuk. Sei troppo scemo, e ho già provato a spiegartelo-.
-Riprova un’ultima volta!- esclamò l’altro.
-Faccio tutto questo perché sono in debito nei confronti di Misa. Perché mi ha dato qualcosa che ha decretato la mia fine e contemporaneamente mi darà la possibilità di raggiungere... uno scopo. Anzi, lo scopo. Lo scopo di un'intera vita-.
Ryuk piegò la testa lateralmente, senza capire. “Cretino”, pensò Rem con una punta di tristezza inaspettata.
-A me Light da solo mele- disse Ryuk con aria soddisfatta –Ma non hanno tutte queste complicazioni, le mele. Hai fatto davvero un brutto affare, fattelo dire-.
-Sei tu che non capisci, Ryuk. Ma è normale che tu non capisca, che tutti gli Shinigami non capiscano. Non pretendo che tu possa comprendere i sentimenti-.
-Senticosa?-
-Sentimenti, cazzo! Li vedi quelli?!- indicò con foga le persone che camminavano sotto di loro –Noi abbiamo il potere di poterli uccidere a nostro piacimento! Se adesso volessi, potrei volentieri uccidere quella donna dal cappotto rosso, la vedi? Ecco, lei morirà, finirà, non proverà più nulla, andrà dritta nel MU, nel niente più assoluto!- ormai si era alzata in piedi e sovrastava Ryuk, stravaccato sul cornicione –Ma quella donna, quella donna che potrei far cadere esanime sull’asfalto, ha avuto una vita. Una vita vera, Ryuk!-
-Sei impazzita, vedi?- disse Ryuk ridacchiando –Gli umani non durano nulla. La loro esistenza è inutile e breve, mentre noi siamo praticamente immortali. Non è complicato, Rem: noi vita infinita, loro vita piccola e stupida- mimò con le dita ossute e spigolose.
-La nostra non è vita, è merda!- imprecò lei –Siamo l’inutilità, valiamo un soldo bucato, fin dall’inizio oscuro della nostra esistenza e per l’eternità solo un ammasso di schifo!- la voce le saliva roca ed irosa per la gola –Darei qualsiasi cosa per vivere una vita umana, qualsiasi cosa, anche se questo significherebbe morire-.
-Cos’hanno di speciale i sentimenti? Non ci vedo niente di buono. Fanno perdere la testa e basta. Guarda Jealous, che fine ha fatto, quello stupido…-
-Perché pensi che la fine che ha fatto Jealous sia qualcosa di brutto?- disse Rem –Questa distinzione stupida di buono e cattivo tra l’esistere e il non esistere… C’è peggio, Ryuk, del morire, ed è vivere con un anima senza sentimenti, è come essere un guscio vuoto, un ente insignificante e privo di emozioni. E noi Shinigami ci sguazziamo, in questo schifo, solo che non possiamo rendercene conto! Ecco cosa mi ha dato Misa, Ryuk, capisci? Misa mi ha fatto provare, per la prima volta nella mia vita, dei sentimenti-.
Ryuk fece una smorfia:-E con questo? Bene, ti ha donato i sentimenti, siamo tutti più felici che tu possa provare qualcosa come gli umani, e quindi? Perché sacrificarsi per lei?!-
Rem fece un sorriso sconsolato e pieno di compassione:-Questo non puoi capire, Ryuk. I sentimenti ti legano agli altri, e tu raggiungi il punto in cui per loro potresti fare qualsiasi cosa. Qualsiasi cosa per prolungare la loro esistenza, per renderla più bella, più degna di essere vissuta. Nel momento in cui uno Shinigami muore, raggiunge quel punto. L’apice del sacrificio. Rinuncia ad un’esistenza blanda per un unico, drastico gesto per chi ama. E in quel momento, mentre tutto si riduce al nulla e la sua anima viene trasportata nel MU, per la prima volta... vive-.
Rem osservava lo Shinigami. Sembrava non capire ancora nulla di tutto quello che lei stava confessando rabbiosa a lui e a sé stessa.
-Guarda- sussurrò, alzando la benda dall’occhio coperto. Ryuk, come se capisse improvvisamente, sussultò. Non riusciva a parlare, ma solo ad emettere un borbottio sommesso:-Rem… non è normale... È …-
-È umano-.
Delle tiepide lacrime sgorgavano silenziosi e timide da quell’occhio. Scintillanti lacrime di rabbia e dolore.
Ryuk non capiva, o meglio, non voleva capire. Era così assurdo quello che stava succedendo, ma Rem era lì, a risistemare la benda sopra l’occhio umido di pianto:-Non mi interessa morire. Non più, almeno. E spero che un giorno potrai capirmi, Ryuk. Capire quello che sto permettendo che accada-.
-Come si fa? Come si fa ad avere i sentimenti?- lo Shinigami si avvicinò a lei –Voglio… anche io…-
Lei sogghignò con scherno:-Pensi che sia così semplice? Pensi che basti desiderarlo, ed eccoli lì, i sentimenti, a galleggiare in aria davanti ai tuoi occhi pronti per te?!-
Ryuk non rispose.
Rem rimase a fissarlo, e lui era sicuro che dietro quella benda le lacrime stessero inzuppando il tessuto. La Shinigami distolse lo sguardo con uno scatto e si lanciò sopra la strada, spiegando le grandi e pallide ali, e si allontanò tra i grattacieli sparendo in lontananza nel cielo cupo.
Ryuk rimase immobile.
Una tenue pioggerellina iniziò a scendere dalle nubi plumbee.
Aveva un tremendo sospetto, che si faceva strada nella sua mente in una scia di preoccupazione e dubbi.
Quando Rem aveva mostrato le sue lacrime, alla vista di quella manifestazione limpida e sincera di un sentimento profondo, Ryuk aveva sentito qualcosa.
Una sensazione fulminea al petto.
Un sussulto tra le costole.
Un battito.
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SPAZIO AUTRICE:
Allora, premettiamo che è la mia prima One-shot e a dirla tutta non ne sono pienamente soddisfatta, ma volevo scrivere questo pezzo di narrazione, anche se era difficile spiegare quello che intendevo.
Leggendo Death Note ho adorato tanto Rem, e l'ho sempre trovata diversa dagli altri personaggi per questo: si rivolta alla sua natura di avere un'anima fredda e prova dei sentimenti. Sentimenti che portano alla distruzione degli Shinigami.
E qui il dilemma: per loro è meglio provarne e vivere una vita mortale o condurre un'infinita esistenza ma priva di emozioni?
Ci ho riflettuto e questo è stato il risultato...
Non è niente di che, ma spero vi piaccia!
Nina.