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Autore: Shinushio    05/09/2011    19 recensioni
L'ultimo saluto dei Gaze al pubblico.
Il mio addio al fandom.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTRODUZIONE:

 

Leggere le note di fine pagina.

Prego caldamente l’ascolto di “Story” di Gackt: mi ha aiutata a scrivere quanto state per leggere.

La mia prima e ultima doppia drabble. 219 parole.

 

 

 

 

 

ADDIO

 

 

E’ sempre difficile dire addio. E in fondo, se ci pensi bene, è quasi un paradosso credere che cinque lettere messe in croce possano sconvolgere la vita di un uomo e cambiarla da così a colà: cinque lettere quanti sono loro. Ci pensano mentre guardano il pubblico per quella che sanno essere l’ultima volta e cercano di contenere le lacrime che lottano per uscire.

Con quella gente, che neanche conoscono, si sentono a casa, in famiglia.

Con quelle persone, che probabilmente non vedranno mai più e che sbiadiranno nella loro memoria, si sentono completi, realizzati.

Con tutti quei cuori, che battono per loro, si sentono parte di qualcosa di grande ed unico.

E non possono fare a meno di commuoversi quando li vedono scomparire dietro il sipario che si abbassa definitivamente frapponendosi tra loro.

E’ finita. Stavolta, lo è per davvero. E’ stato un bel viaggio, con alti, bassi, pianti, sorrisi, risate e amore. Ma tutto finisce, tutto ha un tempo, una scadenza da rispettare, e loro lo sanno bene.

Immersi nel buio, dietro le quinte, ormai lontani da casa, alzano le braccia al cielo e saltano ancora dando l’estremo saluto.

Nessuna urla, nessuna risposta. Una sola, silenziosa parola riecheggia fastidiosa senza che nessuno osi pronunciarla ed è “addio”.

Ciao famiglia. Continua a sognare anche senza e per noi.

 

 

 

FINE

 

 

 

NOTE DELL’AUTRICE:

 

Non c’è molto da dire credo.

Questo è il mio addio, il mio ultimo saluto al fandom dove sono praticamente nata, cresciuta e diventata scrittrice. Pensate forse sia una presunzione da parte mia ritenermi tale?

Sapete una cosa? Non lo so. Non so tante cose che fino a pochi mesi fa erano pilastri incrollabili nella mia mente e che hanno cominciato a sbriciolarsi piano a piano nel giro di pochi giorni, portandomi a questa drastica decisione.

No, non sforzatevi di pensarci sopra, di scervellarvi o di accusare magari un terzo per quello che vi sto dicendo. E’ una decisione che ho preso completamente da sola, senza farne parola con nessuno. Per natura, tendo a tenere per me il dolore e ho imparato sulla mia pelle quanto fidarsi e raccontare qualcosa di personale ti porti solo ulteriore dolore. Non abbiatecela con me, non è che non mi fido per cattiveria, semplicemente lo faccio per evitare ulteriore male che francamente non mi sento di poter sopportare.

Esco da questo fandom, da quella che io ho sempre chiamato “casa” col cuore a pezzi.

Perché? Già’ perché? Quando qualcosa ha cominciato a rompersi e portare a questo? Da quando entrarci mi fa così male?

Non lo so, forse sì, ma che differenza fa? Il risultato non cambia in fin dei conti.

Non mi accusate di star scappando, di non assumermi le mie responsabilità nei confronti di “Azzardo” o “Moon Will Be Our Sun”: non me la sento di continuare storie nelle quali non credo più e che nel rileggere provo solo una grande sofferenza. Sofferenza perché, in quelle parole, vedo qualcosa di meraviglioso che si è distrutto per sempre, che mai tornerà. Un passato al quale penso col sorriso sulle labbra e contemporaneamente le lacrime agli occhi.

Farebbe troppo male, sarebbe insopportabile.

Sono una persona diversa da quando, nel lontano giugno 2009,  sono arrivata in questo fandom, all’epoca appena nato e, ricordo, avente 113 storie. La mia Azzardo fu la 114esima. Uno dei miei numeri preferiti da quel giorno. Porterò nel cuore tutte le persone che sono entrate a far parte della mia famiglia, persone meravigliose che amo e rispetto con tutta me stessa. Vorrei fare un elenco ma preferisco parlarci di persona e chiarire ogni dubbio con loro: non vogliatemene, ma penso che un dolore così grande non sia adatto per finire sulle pagine di un sito che chiunque può leggere. La considero una grande mancanza di rispetto nei confronti di me stessa e di coloro ai quali voglio bene. In ogni caso, penso sappiate chi siete, vero?

Mi dispiace, perché avevo un sacco di altri progetti per la testa e sappiate che non era questa la storia con cui avrei voluto andarmene un giorno. E invece è nata, l’avete letta, è semplice, per nulla elegante, diretta: le parole dei gaze sono le mie, è quello che sento mentre me ne vado.

I Gaze sono io. Il pubblico, la famiglia, siete voi. Il palco, la casa, il fandom, EFP. In pratica, quello che dicono può essere letto anche come mio messaggio per voi, molto semplice, chiaro e conciso.

Quindi statemi bene. Continuerò a scrivere, questo è certo, perché comunque scrivere è una delle cose che mi fanno sentire bene e realizzata, esattamente come per i Gaze stare col pubblico e cantare e suonare. Solo non qui, non in questo fandom. Se vorrete continuare a seguirmi ne sarò lieta, ma sappiate che NON tornerò MAI PIU’ qui. Accontentatevi delle storie che ho già postato, sono e rimarranno quelle, storie che, quando ho scritto, amavo profondamente e che ieri, rileggendo un’ultima volta, ho disprezzato e odiato come non ho mai odiato nessuno. Ve le lascio, sperando di lasciarvi un pezzo di me, un qualcosa che vi possa far piacere.

Direi che è tutto ragazzi. E’ stato bello finché è durato ma, come detto sopra, ogni cosa ha una fine e la mia permanenza qui è giunta al termine.

Vi voglio bene e vi prego scusate la mia debolezza, ma davvero non posso sopportare un solo giorno di più questo flagello che mi reco appresso da circa un anno.

Sayonara.

 

 

Shin

 

 

 

 

 

   
 
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