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Autore: Aku177    05/09/2011    1 recensioni
Salve a tutti :3
Questa è la mia terza fic, su una storia che avrebbe voluto inziare KairyUchiha97, ma che poi non ha fatto e ho ripreso io :\
Parla dei personaggi dei Pokémon, fake e originali, che vanno a scuola.
Buona lettura! :D
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Una cosa tira l'altra, il tempo era passato incessante, tra un incontro tra amici, lezioni, e fine settimana passati nei modi più disparati.
Arrivò, quindi, anche là il tanto atteso (quanto temuto) giorno di Halloween.
Vi starete sicuramente chiedendo: perché temuto?
Beh... a casa di Erik il clima era pessimo.
E questo perché lui odiava Halloween.
Perché ogni anno si faceva fregare da Axel a festeggiarlo.
Parlando di Axel... anche lui si trovava in quella casa.
Indovinate per quale motivo?
Erik, inorridito, osservava l'amico, travestito da vampiro, mentre cercava di convincerlo.
O meglio, cercava di non perdere troppo tempo a farlo. Dato che sapevano entrambi che l'avrebbe convinto.
Ma forse è meglio fare un passo indietro, di... 5 minuti?
                                        5 Minuti prima
Axel entra. Dalla finestra.
Mentre Erik è invece appoggiato con fare mogio sulla scrivania, scarabocchiando un disegno.
-ERIK!- gli urla saltando dentro.
Il ragazzo urla a sua volta, cascando dalla sedia.
-MUOVITI, INDOSSA QUESTO!- gli dice lanciandogli un costume da zombie.
-Ma che...-
-ABBIAMO UN QUARTO D'ORA PER ORGANIZZARE TUTTO! Dentro questa valigia ci sono gli striscuoni e altra robetta utile per...-
-PER?!-
-Ma come, non lo sai? Per la festa!-
-QUALE FESTA?!-
-La festa che faremo qui, a casa tua!-
Silenzio pesante.
-Ed esattamente, quando me ne avresti parlato?-
-Mai, che domande-
-Beh, è un vero peccato, ma io non festeggio Halloween-
-Oh, allora dovrò dire a Fiammetta, tutta la classe e VERA che abbiamo disdetto la festa per colpa tua…-
-… OK, VA BENE- si arrese Erik.
Tornando al nostro tempo, il ragazzo in questione è davanti allo specchio della porta dell'armadio, mentre usa il rossetto di Kairy per farsi delle ferite da zombie e mugugna sottovoce.
-Erik, sei uno schianto! Se fossi gay, ti chiederei di uscire qui su due piedi!- lo deride l'amico.
-Fottiti...- risponde a denti stretti creando alcune cicatrici bianche sotto l'occhio sinistro.
In effetti, sembra proprio uno zombie.
-Soddisfatto? Spero proprio che i dolciumi ti vadano di traverso...- dice prendendo i vari striscioni e scendendo di sotto.
I genitori (e sia Erik che Axel lo sapevano) erano andati, per quella sera, in una lontana località a trovare un qualche altrettanto lontano parente ricco ma poco famoso, lasciando casa libera fino alle 2:00 del pomeriggio del giorno dopo.
-Sei dannatamente fortunato...-
     
Sibila attaccando a una parete con dello scotch uno degli striscioni.
Questo e mettere i tavoli con sopra cibarie (rigorosamente fredde) e piatti richiedono 14 minuti buoni. Stanchi e sfiniti, i due si buttano sul divano.
-Questa... me... la... pagherai.... Axel...-
-Certo... certo...-
Un minuto dopo, spaccando il secondo, suonano i primi invitati.
                                     Una mezz'ora dopo
In soli 30 minuti, il salotto di Erik si è riempito di gente che ride, scherza, e ascolta musica a tutto volume.
-Quanta gente... è proprio una bella festa, Erik!- dice contenta Vera mentre sbocconcella un salatino.
-Già, già...- risponde poco attento.
Axel sta divorando e tracannando tutto quello che gli capitava, mentre Fiammetta lo seguiva un po' imbarazzata.
Era vestita da strega in un modo abbastanza provocante. Improvvisamente Axel si ferma e la guarda, dopodiché fa un enorme sorriso e si complimenta con lei: -Sei davvero bellissima-
Però Fiammetta non ha il tempo di rispondere che le luci si spengono.
Tutte & Contemporaneamente.
-Ehi..-
-Ma che...-
Un brusio si espande per la sala.
E lentamente, una sensazione di gelo e di freddo si insinua nel salotto.
Lontano, alla porta, si sente un battito. Fortissimo.
Poi un altro.
E al terzo, la porta salta via dai cardini.
Mentre, lentamente, una mano bianca e con pochissima carne si fa strada sul pavimento.
E una voce lamentosa dice
-AAAAAAAXXEEEELLL.....-
     
Intorno a lui si forma un vuoto di persone, mentre tutti lo fissano.
     
-AAAAAXXELLLL!!!....- più forte, questa volta.
-RIDAMMELO...-
Axel, vagamente spaventato, chiede:
-C...cosa?-
-IL MIO...-
-IL MIO...-
-IL MIO ROSSETTTOOOOO....-
E Axel si gira verso Erik, capendo due cose.
Primo, sarebbe morto perché aveva preso di nascosto il rossetto della sorella.
Secondo, sarebbe morto (di nuovo) perché l'aveva fatto "inquinare" da Erik.
-Ah... uh... eh...-
La mano preme con forza sul pavimento, facendo tremare ogni vetro.
Una foto dell'amico con la famiglia viene fatta cadere, e durante la caduta, l'altra mano appare, e con un indice ossuto ferma a metà la foto, rompendo il vetro nell'esatto punto dove si trova la faccia di un Erik 12enne.
E, dall'oscurità oltre la porta, un occhio rosso si intravede.
-LO SENTO.... SENTO... IL SUO... ODORE...-
E a quel punto, Axel si ricorda dell'unica arma utile a fermare Kairy.
-MUORI, STREGA!-
Con un balzo, supera la folla, e arrivato dalla sorella, estrae dalla tasca dei pantaloni una...
-CROCE DIPINTA CON I COLORI DELL'AMERICA! AAAH, BRUCIO!!!- Esclama Kairy, mentre una fiamma comincia a divampare sulle mani ossute.
Con un rumore di risucchio, le mani vengono trascinate fuori dalla porta, chiudendosela dietro, mentre Kairy continua a gridare sofferente.
Fatto ciò, le luci si riaccendono, e la musica riparte, mentre la senzazione di gelo e nebbia spariscono.
-UN APPLAUSO AD AXEL!- esclama Erik, seguito da tutti.
Sono passate 3 ore da quando Kairy è venuta a fare quella visita. Compagni e non si sono divertiti, rifocillati e spaventati per bene (epico è stato il momento in cui la testa di Erik è apparsa sotto un vassoio d'argento, o quando il torchic ha incendiato la tovaglia).
Ormai Halloween sta finendo, e nella casa rimangono solo 4 personaggi: 2 Streghe (Vera e Fiammetta), un Vampiro (Axel) e uno Zombie (Erik).
I quattro sono saliti sul terrazzo dello Zombie, e, una cioccolata calda ciascuno, osservano una luna piena e bellissima solcare il cielo.
-Axel, come ti ripeto ogni anno...-
-"Questa è l'ultima volta, Axel!"- lo anticipa l'amico sorridendo.
-Oh, andiamo, non ci credo che non ti sei divertito...- gli dice Vera stuzzicandolo.
Lui, dal canto suo, risponde sorseggiando.
I kricketune cantavano. E oltre al loro canto, il silenzio.
                                            Conclusione
Vera e Fiammetta se ne sono ormai andate, e restano solo Axel ed Erik.
I due hanno finito di mettere a posto e cancellato ogni prova del passaggio del gruppo.
     
-Axel...-
-Si?-
-Comunque... mi dispiace per tua sorella: le ho finito il rossetto per farmi questo costume...-
-Stai tranquillo, ho un ottima difesa contro quella comunista!-
-Comunque, dalle questo-
Axel si volta. Erik ha in mano un rossetto ancora incartato.
-Viene direttamente da Cuordilava: è una ricetta nuova che sfrutta prodotti chimici ammorbiditi con la lava, e costa un occhio della testa. Volevo darlo a Vera... ma lei un rossetto ce l'ha già-
Axel non sa cosa rispondere. E quando non sa cosa dire, fa la cosa che gli riesce meglio: non dire niente.
Quindi, apre la mano e prende il rossetto, sorridendo all'amico.
-Potresti sempre provarci con Kairy... le ha più grandi di Vera-
-Scemo- sorride Erik.
 


Scritto con la collaborazione di TheToonlink97
  
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