Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Ricorda la storia  |      
Autore: TooLateForU    05/09/2011    5 recensioni
Il mio cuore non è un pungiball da poter prendere a pugni ogni volta che vuole. Non è di gomma, fa male. Cazzo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Wishing Stars'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ispirazione dubbia sempre sulla stessa coppia. Ditemi voi quanto fa schifo da uno a dieci! ;)


Le presi il viso tra le mani, e baciai quelle labbra d’angelo. La sentii stringere la presa attorno alla mia schiena, e prima di lasciarmi un ultimo delicato bacio sussurrarmi “Ti amo Justin..
Justin..
Justin..
 
JUSTIN!” un urlo stridulo mi arrivò alle orecchie, e spalancai gli occhi, puntandoli sul soffitto.
Avevo ancora il battito accelerato, e il respiro corto. Richiusi gli occhi, e mi passai stancamente una mano sugli occhi.
Era solo un sogno.
Un altro.
Sempre lo stesso, da troppo.
“Ma ti rimetti a dormire? Jus, che cazzo!”
Oddio, ma questa voce era di..
“Amy!” balzai di colpo sul letto, puntando lo sguardo sulla sua figura che se ne stava accucciata vicino al bordo del mio letto. Mi fissava scocciata, picchiettando il suo cellulare sul materasso.
Ma che cavolo ci faceva in camera mia?
Ma che ore erano?
Ma era in pigiama?
Ma che cazzo succede?!
“No, sono Scooby-Doo.  Sai che non ricordavo tu avessi il sonno così pesante?”
Io continuavo a non capire niente.  Lanciai uno sguardo alla sveglia blu e arancione sul comodino, che segnava le tre e diciassette.
Di notte.
Le tre e diciassette di notte.
“Okay, fammi capire. Tu piombi in camera mia alle..” mi interruppi per sbadigliare “Alle tre di notte, mi svegli peggio di un cane e ti lamenti pure che abbia il sonno pesante?” 
“Certo! Guarda che sono in una situazione disastrosa!” disse, rimarcando bene l’ultima parola.
“Ah sì? Cosa c’è, ti è di nuovo finito lo smalto verde acqua?” la presi in giro, facendolo un sorrisetto sarcastico.
Che poi non c’era nulla da ridere.
L’ultima volta mi aveva svegliato nel cuore della notte per questo. L’avrei ammazzata.

Okay, questa era una cazzata, ma sorvoliamo eh?
“Peggio Justin, molto peggio!” esclamò, portandosi melodrammaticamente le mani ai capelli. Sorrisi vedendola così, era talmente tenera.
Ed io ero talmente fuso.
Salì sul letto, e notai che sotto la magliettona indossava solo degli short molto..short, che le lasciavano scoperte tutte le gambe.
E le cosce.
Dio, quanto darei per poterla accarezzare..
“Mi serve un consiglio!” la sua voce mi riportò da Perversilandia  al pianeta Terra.
“No! Non ho intenzione di dirti se ti sta meglio il blu cobalto o il rosa carne un’altra volta!”
Che poi lei starebbe benissimo pure vestita da cassonetto, quindi.
“Cretino!” mi insultò, dandomi una spintarella. Poi agitò il suo cellulare sotto al mio naso “Tom mi ha chiesto di uscire! Finalmente! Però ora non so come rispondergli..Non voglio fare troppo la facile, ma non posso fingere di essere chissà quale donna impegnata! Tu che dici?”
Serrai i denti, infastidito.
Vaffanculo. Che cazzo voleva Tom, ora? Perché non se ne tornava a fumarsi canne nei bagni, invece di provarci con Amy?
E poi aveva vent’anni, mentre lei solo quindici e mezzo! Che pedofilo di merda.
“Non lo so.” le risposi, irritato, volgendo lo sguardo altrove.
“Che vuol dire ‘Non lo so’?! Cosa devo rispondergli?”
“Che la pedofilia è reato.”
“Justin!” esclamò, indignata “Non è un pedofilo, smettila di fare lo scemo! Mi-serve-una-mano.” Scandì, lentamente.
“Ed-io-ho-sonno.” Mi sdraiai sul letto, tirando su le coperte così bruscamente che Amy cadde dal letto.
“Ehi!” gridò “Si può sapere che hai?”
Non risposi. Non volevo più sentire niente di lei e di quel Tom.
Il mio cuore non è un pungiball da poter prendere a pugni ogni volta che vuole. Non è di gomma, fa male. Cazzo.
“Jus?” mi chiamò piano, dandomi una spintarella sulla spalla. Io mi girai dall’altra parte.
La sentii sospirare, poi il materasso si piegò verso destra e quando i suoi capelli mi solleticarono il collo capii che era salita sul letto.
Trattenni il respiro, mentre sentivo il suo sulla nuca. Mi mosso leggermente il braccio “Hai intenzione di fare il grande offeso ancora per molto?” domandò.
“Forse.” Replicai, sussurrando.
Sbuffò “Io proprio non ti capisco quando fai così!”
Meglio per te che non capisca, Amy.
Mi tirò per un braccio, e stavolta non opposi resistenza. Mi ritrovai a fissarle il viso dal basso, e pensai che se fosse stata meno bella forse sarebbe stato più facile rimanere arrabbiati a lungo.
Senza preavviso, si sdraiò accanto a me, e mi abbracciò forte. Io mi irrigidii, ma alla fine cedetti e risposi all’abbraccio.
Perché fai così, Amy? Perché mi fai arrivare in paradiso, e il secondo dopo mi lasci a sfracellarmi sul terreno? Perché devi rendere tutto più difficile?
“Perché non vuoi che esca con Tom?”
 “Perché è un’idiota.”
Perché ti amo.
“E quale ragazzo con cui potrei uscire non lo è?”
“Nessuno, credo.”
Io.
“Allora rimarrò zitella a vita.”
“Potresti sposare Mr Pog.”
O me.
“Oh sì, il mio caro vecchio peluche non mi ha mai tradita!”
Neanche io.
Fece un sospiro leggero “Ti voglio bene, Jus.” Mormorò.
Vorrei tanto poter dire lo stesso, dolcezza.
“Anche io,  Amy.”

I’d rather give you the world, or we could share mine.
 
 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: TooLateForU