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Autore: queenseptienna    06/09/2011    5 recensioni
[Batman/X-Man] Erik Lansherr non dovette nemmeno appoggiare la mano sulla maniglia per aprire la porta del suo sarto di fiducia per spalancarla ed entrare.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Erick Lensherr/Magneto
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Fetish per i mantelli
Fandom: Batman/X-Man
Personaggi: Batman, Magneto
Pairing: SORPRESA D:
Rating: PG13
Genere: CRACK, romantico
Avvertimenti: pre-slash, OOC, crossover, la follia più acuta
Info: “Fetish per i mantelli. Batman e Magneto s'incontrano dal sarto e si scambiano consigli. Bruce suggerisce a Erik come far pace con Charles, e Erik gli consiglia come ammansire il giovane e turbolento Robin”. Questo kink assolutamente malato è opera di [info]hikaruryu , che lo ha postato su [info]kinkmemeita .
Questa roba mi fa paura e mi terrorizza D:
Disclaimer: mai visto, ma i successo e... metà delle frasi sono citazioni di [info]the_great_hush  <3




Erik Lansherr non dovette nemmeno appoggiare la mano sulla maniglia per aprire la porta del suo sarto di fiducia per spalancarla ed entrare. Con un sorrisetto soddisfatto si sistemò il colletto della camicia e si guardò in giro, fino a congelarsi sul posto.
“Devi sempre farti notare, Magneto?”
Bruce Wayne era dritto e impettito di fronte a un grande specchio, mentre John, il sarto, gli ronzava intorno e gli prendeva le misure.
“Almeno io ho qualche potere” ripose Erik, accomodandosi su una poltroncina e salutando il sarto con un sorriso e un cenno del capo. “Mantello nuovo?”
Batman annuì, divertito. “Già. Il mio si è stracciato a causa del mio turbolento compagno di squadra. E per quanto concerne i poteri... mi risulta che io non sia un mutante, ma un uomo normalissimo e riesco a fare cose che tu e tutti i tuoi amichetti insieme vi sognereste di notte.”
“Touché” Lensherr rise, osservando il vecchietto che drappeggiava un pezzo di stoffa sulle spalle di Wayne.
Rimasero in silenzio per qualche istante, limitandosi ad ascoltare il chiacchiericcio allegro di John che chiedeva a Mr. Lensherr se voleva sempre il rosso per il proprio mantello.
“Dimmi Erik...” iniziò Bruce, mentre si sistemava i polsini della camicia e osservava l’ometto allontanarsi con la stoffa del suo mantello. “Sei sempre in rotta... beh, sì lo sai, con Charles.”
Magneto si raddrizzò sulla schiena, mettendo su un vago sorriso di circostanza. Perché ogni volta che si incontravano lì si iniziava a parlare sempre delle stesse cose? “Umh... sì?”
L’altro sospirò, avvicinandosi a lui e accomodandosi sulla poltroncina vicina. Passò lo sguardo sugli scaffali ricolmi di scampoli e si girò. “Sai, secondo me la dovresti smettere con tutta questa storia della superiorità dei mutanti. In fondo io sono l’eccezione che smonta la tua tesi” aggiunse sottovoce ed Erik lo guardò male. “Ehi, non prendertela amico. Perché non metti da parte l’orgoglio e torni dal tuo amico a quattro ruote e gli fai... sì, quelle cose che ti diverti a fare con i metalli.”
“Non sono certo di capire...” mormorò il tedesco, vagamente a disagio. “E tu dovresti dare un paio di sculacciate in più a quel moccioso che ti porti dietro. Fatti gli affari tuoi.”
Batman roteò gli occhi al soffitto. “Non sai quante vorrei dargliene, ma non esattamente con le mani...”
“Non voglio sapere niente.”
“Disse quello che sa creare sex toys di ferro.”
“Questo è un colpo basso!”
“Forse dovresti usarne uno sul tuo amico telecinetico.”
“Telepatico.”
“E’ la stessa cosa.”
Rimasero in silenzio a fissarsi in cagnesco per qualche istante, fino a quando John tornò con un pacchetto fra le mani. “Signor Wayne, il mantello. Dovrebbe essere un po’ più resistente alle sfuriate del suo giovane assistente.”
Il magnate di Gotham ringraziò l’ometto e si fece segnare in conto il costo della lavorazione e prima di uscire Erik lo fermò. “Ehi. Legalo.”
“Chi?” domandò l’altro senza capire.
“Robin. Con il mantello nuovo.” aggiunse Erik, facendogli l’occhiolino.
Bruce Wayne si soffermò un attimo a contemplare l’opzione, per poi sorridergli. “Ti consiglio di fare lo stesso e scegliere cosa è più importante. Charles o una stupida guerra fra mutanti? Tanto siete tutti schiappe alla stessa maniera.”
L’uomo se ne andò, scomparendo oltre la porta ed Erik dovette prendere il suo posto di fronte al grande specchio dove John iniziò a trafficare con il metro.
Aveva appena avuto una meravigliosa idea, concluse con un ghigno.
Charles Xavier, aspettami.

FINE
   
 
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