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Autore: dubious3    06/09/2011    3 recensioni
Un tributo a Telesette e ai suoi cross-over.
Nella lontana terra di Konohamere, un malvagio stregone risorto dal passato esercita il suo terribile e nefasto potere.
L'unico che che può fermarlo è Ser Sasuke Uchiha, il più leggendario eroe della storia del regno, risorto per la stessa magia del negromante.
Peccato che le leggende, spessissimo, esagerino...
Note dell'autore: cambiamento di rating da giallo ad arancione per linguaggio più "forte".
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Orochimaru, Sasuke Uchiha
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap. 2. L'invasione: ovvero del piano di Orochimaru e dei suoi misteriosi alleati.
 
 
Attenzione, avviso importante: per un incidente con un brufolo sul naso, il nostro Sasuke non sarà ancora presente nel racconto, questo capitolo dunque adotterà una terza persona narrata dal vostro incavolatissimo bardo di fiducia. Fan-girl, siate clementi.

 
*************

 
Non esiste signore del Male che si rispetti senza la sua letale fortezza, ed appunto la mostruosa e inaccessibile Tana di Orochimaru dello stregone dimostrava il suo spaventoso e incommensurabile potere nonché la sua altrettanto spaventosa e incommensurabile fantasia. Nell'ultimo secolo molti hanno tentato di raggiungerla e di violarle gli antichi misteri, ma nessuno è mai riuscito per l'impresa data la pericolosità potenza della magia di Orochimaru e la sua posizione un tantino sopraelevata rispetto alla terra.
Normalmente la rocca era avvolta nel più profondo e funebre silenzio (se si escludono i rutti dei mostri, le urla dei torturati, i tornei di Playstation e la serata karaoke del sabato sera...), ma non nel giorno in cui vado raccontando: nel grande salone di marmo che si affacciava ad un bellissimo panorama di cielo rosso sangue e di piccioni abbrustoliti fece la sua presenza il terribile mago oscuro Orochimaru.
Toccandosi l'addome che gli faceva un male atroce per il nuovo bustino strettissimo in vetro smaltato che si era comprato, il possente stregone avanzò lentamente verso un piedistallo di cristallo nero su cui era posto un vecchio e voluminoso tomo. Cercando di distrarsi dal dolore del busto, l'uomo lentamente sollevò le pesanti coperte rilegate e sfogliò velocemente le pagine del misterioso libro.
"Dunque vediamo: orto... ortopedia... os...teoporosi, ahia!"
Il grande negromante si era ferito all'indice per colpa delle pagine sottili ma taglienti come rasoi, dunque si lecco il dito ancora pieno di tinta nera per capelli. Dopo aver quasi perso l'indice e il medio in taglietti vari ed aver vomitato tre volte per via del saporaccio, trovò finalmente l'incantesimo adatto.
"Oscurità Eterna! Bene... bene... l'incantesimo in grado di gettare il mondo intero nelle tenebre eterne... assolutamente formidabile... Vieni a me, grande e gloriosa Oscurità!"
Detto ciò pronunciò un'invocazione in un vernacolo dimenticato dagli uomini e dalle pagine consunte del tomo iniziò a sprigionare un fumo acre e nerastro. La nube si addensò fino a mostrare una consistenza solida, la consistenza di una testa mostruosa, nera e puzzolente e feroce come il demonio. Una testa di c...rudeltà pura insomma(vi aspettavate quella parola, vero? Per favore, questo è humor serio), desiderosa di anime umane e dolore.
"Allora, perché mi hai chiamato ancora, Orochimaru?" Sbraitò la creatura appena formatosi. "Perché diavolo mi hai disturbato adesso?!? Sai benissimo che ho lo sfida a poker con la Luce a quest'ora ed io detesto essere deconcentrato!"
Lo stregone si inchinò a fatica dinnanzi all'essere mostruoso, non tanto per l'amor proprio quanto per le sue zeppe quasi da trampoliere.
"Perdonatemi gloriosa Oscurità, lo so che voi avete i vostri affari da divinità e tutto il resto, ma il tempo per un'entità come voi dovrebbe essere qualcosa di inconsistente e privo di valore..."
"BALLE!!!" Latrò ancora più forte, tanto che il povero equilibrio Orochimaru perse il suo equilibrio e rischiò di cadere.
"Questi discorsi vanno bene per filosofia e metafisica, ma qui in ballo c'è una partita di poker! E ho pure la mano vincente..."
Orochimaru riacquistò una postura normale e parlò al suo divino signore in modo mellifluo.
"Anche io mio signore... dopo anni a recuperare forze durante la sconfitto, ho acquisito poteri enormi che mai avrei sognato di avere. Ma tutta la mia forza non è nulla paragonata alla vostra, Imperatore delle Tenebre, Signore delle Forze Oscure, Principe dell'Abisso senza Fine, Sommo Potere e Somma Intelligenza..."
" Se c'è una cosa che odio più di essere interrotto sono i ruffiani come te; dovrei punirti succhiando dal corpo ciò resta della tua anima e sgranocchiarmela durante l'aperitivo della mia partita... annusandola, direi che ha il sapore delizioso di pollo arrosto".
Lo sguardo della Bestia si fece vorace tanto che lo stregone ne ebbe gran timore incontrollato, un timore che la divinità oscura con cui aveva fatto patti lo distruggesse davvero tanto forte da fargli sudare ombretto come la fontana di Trevi, ma quest'ultimo scoppiò a ridere in modo convulso dopo qualche secondo.
"Ahahahhahaha.... il vecchio trucco del mangio la tua anima... numi tutelari, voi stregoni siete tutti uguali... appena una menzione del fatto e ve la fate addosso.... che ridere...."
Il mostro continuò a sghignazzare e lo stregone sghignazzò di rimando. Il mostro ruggì e lo stregone ruggì. Il mostrò ruotò la testa di 360° gradi e lo stregone riuscì a fare lo stesso grazie ad alcuni corsi di contorsionismo avanzati e delle articolazioni del collo molto elastiche. Quando il mostro tornò alla sua posizione il suo sguardo stavolta indicava serietà assoluta.
"Ma, torniamo a noi". Il suo timbro di voce divenne così brutalmente serio che il negromante non ebbe modo di replicare (anche perché stava facendo uno sforzo considerevole a trattenere la paura in esubero di prima e altre cose simili...). "Tu vuoi che io ti aiuti nel tuo scopo come cento anni fa, vero? Ti ricordo che facemmo un patto in cui io ti promettevo l'aiuto delle mie crudeli e temute milizie, i Demoni delle Ombre..."
"Ricordate benissimo mio signore... e come sapranno i vostri occhi onniveggenti le vostre gloriose forze sono state rinchiuse dentro la Foresta Incantata dopo la mia sconfitta, mio possente signore. Ma non dovete preoccuparvi: i miei uomini hanno localizzato la chiave della prigione al Villaggio Dormiente della Nuvola. Se sferriamo il nostro attacco lì, riusciremo certamente a trovarla e liberare la vostra invincibile armata".
Il volto dell'essere antico rivelò un senso di scocciatura.
"Fammi capire bene: vuoi per caso che io ti aiuti ad annuvolare il Villaggio Dormiente della Nuvola , così che tu possa trasformarne gli abitanti in schiavi posseduti, poi razziare il villaggio in tutta tranquillità e usare al contempo le anime delle vittime per rimpolpare le tue forze d'assalto non-morte, è così?"
"Siete saggio quanto glorioso, mio signore e padrone".
"Mph... e tu sei un ruffiano della peggior specie. Ma sei intelligente e citi Leopardi, dunque mi piaci un pochino. Ti aiuterò".
Una cupa soddisfazione riempì lo stregone mentre udì queste parole. L'Oscurità prese quindi un bel respiro ed iniziò a ruotare attorno al suo servitore sempre più vertiginosamente, tanto da far scompare i contorni dell'ambiente circostante e a oscurarlo del tutto.
Dopo pochi secondi di questo vortice, Orochimaru si ritrovò trasportato assieme al suo oscuro maestro sulla collina vicino al villaggio dormiente.  Notò subito che la luce solare era fortissima e si coprì gli occhi con una mano per evitare di rovinarsi il cerone.
"Il sole è alto nel cielo, mio signore". Disse. "Ma ancora per poco".
Il dio oscuro fece un cenno affermativo con la testa innaturale e si lanciò contro nell'orbita contro il disco solare, disperdendosi nell'atmosfera. In un instate tutta la porzione di cielo sopra il villaggio dormiente venne avvolta in una cappa nera di oscurità tipo inchiostro di seppia ma con un odore di catrame e zolfo.
Pregustando la vittoria, Orochimaru si diresse davanti agli imponenti e famigerati cancelli 9metrix9 del villaggio della nuvola del Villaggio Dormiente della Nuvola costruiti i mithril, acciaio temprato e legno di tek per proteggere gli abitante mentre facevano la siesta e rivolse il suo pallido palmo verso di esso.
In un istante i cancelli si aprirono con uno schianto tremendo ed un raspare di metallo arrugginito assordante, segno che forse qui cancelli non erano così resistenti...
Alzò quindi lo scettro dorato e bipunte che aveva in mano (non l'ho detto prima perché tutti i negromanti hanno uno scettro. Mai visto uno senza bacchetta, bastone o affini?) e recitò alcune oscure parole. La gemma al centro del suo immancabile accessorio iniziò a lampeggiare sinistramente richiamando a se oscure e potenti magie ed emise delle scariche di energia verdastra tutto attorno a se che entrarono nelle case degli abitanti in cerca di anime da strappare ai loro legittimi proprietari.
Attirate dalla magia oscura come un maniaco della disco dalla collezione di tutti i testi dei Bee Gees in edizione limitata, gli spiriti dei poveri e sfortunati abitanti del pigro villaggio iniziarono a fluttuare verso lo scettro e ad essere assorbito da esso. Il processo fu piuttosto lento data la corpulenza fisica( o spirituale) di quei pigri spiriti, alla fine della magia lo stregone notò di avere un ricco bottino di anime.
"Alcune delle più importanti mancano, inclusa quella del sindaco". Mormorò tra se pianissimo. "Ma non importa: cadranno anche loro".
Si girò e vide davanti a lui un grande e sterminato cimitero, costellato di lapidi.
"Poveri sciocchi!" Urlò da solo. "Tutti dicevano sempre: eh no Orochimaru, giocare con i morti è sbagliato e contro natura, e no non puoi resuscitare tuo padre, tua madre e le tue cinque ex mogli con relative amanti, eh no, c'è il rischio di creare una nuova apocalisse di zombi mangia-cervella, eh no gli zombi sono cattivi e tu hai delle tendenze necrofile... blablabla... DANNATO FILM DI SNYDER! Temevano tutti l'Alba dei Morti Viventi, e adesso scatenerò un esercito che farà sembrare il remake di Romero una produzione cinematografica da DUE SOLDI! Ecco a voi La rivincita del geniale e potente Orochimaru sul mondo crudele e senza cuore che lo ha escluso perché non sapeva capire la bellezza dei cadaveri putrefatti e delle ciglia finte, azione!"
Soddisfatto, ruotò la sua arma e ne conficcò la punta nel terreno argilloso. In breve tempo lampi di energia si propagarono dall'arma e si diressero verso le varie tombe.
Si udì quindi un raspare terribile dai sepolcri e, come dal copione della sua produzione, vari arti di cadaveri fuoriuscirono dal terreno animati da potere oscuro.
Un piccolo guizzo di energia però assunse una traiettoria animale rispetto ai suoi simile; girovagando a zig-zag, andò a finire in una piccola cripta.
Questa deviazione passò inosservata allo stregone, ebbro del suo trionfo come dopo la vittoria della Juve, ma non all'Oscurità che tutto vede e tutto sente e tutto (purtroppo per lui) annusa.
E il tanfo che stava odorando era davvero disgustoso.
Che schifo... pensò tra se e se. L'odore dei cadaveri non ha nulla a che vedere con quello sublime dello zolfo e delle carni arrostite dei dannati. Comunque...sembra che il ragazzo abbia imparato bene le mie lezioni di arti negromantiche. Anche se si è dimenticato della solita magia incontrollata che combina sempre tanti casini, come è scritto al paragrafo 6 di Guida al Perfetto Signore Oscuro. Poco male comunque... vediamo come se la cava il pupattolo. Nel caso in cui fallisca, potrò sempre cibarmi della sua anima. Nel caso in cui riesca, potrò godermi dell'era di terrore e morte e cibi scaduti che ne seguirà, nonché fare il manager del mio pollo: se riuscirà ad inventarsi un titolo migliore, Orochimaru si evolverà in una gallina dalle uova d'oro per le videoteche dell'aldilà... ed io avrò il piacere di spennarla con i diritti d'autore...
Senza farlo notare ad anima viva e morta scoppiò in una risata diabolica. Non c'è che dire: non era il Diavolo per nulla...
 

************
 
Angolo dell'autore: l'unica cosa che posso dire è che non intendo offendere nessuno con questo lavoro. Siamo qui per farci due risate. 
Sasuke: sempre che tu facessi ridere.
Me: chiudi quella bocca che è il tuo turno!

Alla prossima e mi raccomando, recensite in tanti se vi piace ma anche se vi fa schifo! Mi aiuterà molto
  
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