Se
l’era ritrovato dinanzi. Quegli occhi la scrutavano con
intensità. Un sorriso
sfiorava le sue labbra.
Gli si
avvicinò, lentamente, quasi potesse scalfire
l’aria che l’avvolgeva.
Avvicinò
il viso al suo, sino a far combaciare i contorni della sua bocca,
accarezzando
la pelle.
Fece
correre le labbra all’incavo del suo collo, dove
posò timidamente le sue labbra
schiuse.
Lentamente
portò la bocca tra le sopracciglia e le sue palpebre. Vi
posò ancora un altro
bacio. Poi invitò il giovane a fare lo stesso.
Labbra.
Collo. Palpebra.
Poteva
sentire il suo respiro sulla pelle.
Fu
oblio. Mani che si stringevano in lotte amorose. Sospiri. Lenzuola.
Ora, finalmente, non era più sola.